Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
C'era una volta un regno di streghe, folletti e orchi.
Un mondo completamente fantastico dove tutto andava bene e tutto veniva capito.
Beh, non tutto.
C'era anche un essere umano, e come tale era al di fuori da
questo cosmo d’immaginazione, che mal comprendeva.
E il tempo passava.
Il ghiaccio e la neve invasero e distrussero quasi tutto.
Le battaglie infinite tra il mondo di fantasia e la realtà
dell'essere umano annientarono ogni cosa.
Orchi, folletti e streghe scomparvero.
Rimase solo l’essere umano.
Da quel momento non ci fu più spazio per luoghi da sogno.
Tutto divenne reale.
Tutto cominciò ad avere senso.
Non esistettero mai più storie di Peter Pan, di Pinocchio o Hansel e Gretel; non
più racconti di streghe e fate.
Ora l'uomo si trovava di fronte a una donna in carne e ossa, e stava iniziando per lui una nuova battaglia che però non aveva oramai niente di fantastico, ed egli non doveva far altro che accettare una vita fatta nel nulla più profondo.
Quest’individuo, cominciò a sentire che qualcosa non andava, che forse era meglio prima quando non capiva… ma dovette adattarsi.
Lui e il mondo intiero.
Inserito da Loredana il 31/07/2012 17:27:11
...forse il regno delle fate e degli orchi esiste ancora. L'uomo l'avrà anche fatto sparire perché non lo capiva, ma mi sembra che il suo disagio finale faccia capire che streghe e orchi siano finiti sotto un tappeto insieme alla polvere, e che da lì stiano ritornando. Non credo se ne sbarazzerà: sono dentro di lui.
Inserito da beatrice.g il 31/07/2012 13:49:43
Siamo sicuri che non esistano più Peter Pan, Pinocchio e Hansel e Gretel? Io ne vedo tantissimi passare davanti ai miei occhi, anzi, ne sento spesso le voci dentro di me. Siamo fatti di un immaginario popolato di paure, e proprio per esorcizzarle l'uomo ha inventato le fiabe, anzi, non le ha inventate, esse esistevano già all'interno dell'essere umano, le ha semplicemente trasformate in parole comprensibili anche ai bambini. Studiare le favole è molto interessante: si trovano in esse tutti i nostri timori più inconsci, ma anche le nostre speranze più fanciullesche. Ecco, ciò che cambia nel corso della vita è questo: non muoiono Peter Pan, non muiono le paure di Hansel e Gretel, muore la speranza del lieto fine. Al quale non crediamo più. Ed è la cosa più brutta, perché continua a sopravvivere il fanciullo che non vuole crescere, il bambino che non si sente amato, quello che ha paura di essere divorato dal male incarnato dal lupo cattivo, quello che si sente brutto e non apprezzato...soltanto che sono cresciuti, senza che sia arrivato qualcuno a salvarli.
Inserito da bruna il 31/07/2012 13:28:20
non è per caso che vedi la" donna in carne e ossa " come il nemico da combattere vero ?
Inserito da Angela Passera il 31/07/2012 13:25:48
senza maghi,gnomi,e le favole,siamo soli ,si ma se qualcosa abbiamo capito è che le magie,le piccole magie,i momenti speciali, i sentimenti sublimi, le possiamo suscitare, creare noi e condividerle se riusciamo ad essere veri naturali e onesti, gà queste qualità sono rare come magie.conquistiamole.
Inserito da marilena il 31/07/2012 13:15:41
carissimo amico, meravigliosa fiaba,grazie di cuore,abbraccio ♥♥♥
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