Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Lorenzo
Lorenzo era lì, in piedi di fronte al mare, ancora in attesa del ritorno di Clara.
Non capiva se tutto ciò fosse corretto o se realmente ci fossero poche speranze di rivederla, ma non poteva evitare di pensare di riaverla ancora accanto.
Improvvisamente, cominciando ad affondare nei suoi pensieri, dalla profondità dell’anima si sentì scosso da una raffica di mille sentimenti che germogliavano repentini, causati dai molteplici ricordi che non riusciva, oramai, a contenere.
Ogni cosa, in quel momento, era memoria di lei; più che mai, tutto era intenso e veemente.
L'azzurro acuto del cielo gli riportava alla mente il ricordo dei suoi occhi, il suono delle onde che battevano sulla sabbia ardente, il suo gemere delicato nelle notti di piacere, e la soave brezza che sfiorava sensualmente la pelle di Lorenzo, senza dubbi, rammentava le morbide e suadenti carezze che lo facevano impazzire.
Le sue mani lo accarezzavano dappertutto, mentre Lorenzo con
lo sguardo indicava loro il cammino.
L’uomo sfiorò i seni disegnandovi piccoli cerchi intorno ai capezzoli turgidi, abbassandosi lentamente con la testa fino a raggiungere un piccolo abisso di perdizione nel quale sembrava perdersi nel fondo della sua esistenza.
Godette di questi carnali ricordi benché ella non vi fosse.
Il sole bruciava la sua pelle olivastra, non potendo distinguere se questo fuoco dentro di lui dipendesse dai raggi o dagli appassionati ricordi della donna.
Decise di tuffarsi, assicurandosi che le fresche e ritempranti acque placassero quel calore che gli soffocava l’anima.
Andò avanti senza guardare indietro, camminando lentamente e come un vulcano spento, tutta la sua intimità -in un primo momento- sembrò scomparire nel nulla, ma istantaneamente si rese conto che si stava sbagliando.
Allora comprese che tutti quei ricordi che non lo volevano lasciare, erano solo suoi; tutto il piacere che bruciava la pelle, era di Lorenzo; anche tutto l’esistere di Clara, era suo.
E l'atto carnale che divorò la sua pelle, che portò l’anima ed il suo fisico ad un'estasi infernale, lo guidò verso Clara, senza che lei ci fosse, mai più.
L’amata che mai il mare gli restituirà, ma che potrà stare per il resto dell'eternità al suo fianco e godere eternamente di lei e del suo ricordo infinito…
Inserito da bea il 02/08/2012 16:16:04
Bella storia triste... un po' autobiografica??? "Un sogno infranto può trasformarsi in una realtà di sogno?" (Marc Levy) Salutone
Inserito da pat il 02/08/2012 16:14:02
...e a me il mare...restituirà il mio amore?...voglio sperare di sì... bellissimoraccontro maxin...
Inserito da famea il 02/08/2012 15:24:23
un viaggio nella fantasia dei ricordi + belli... tanto da pare vivi
Inserito da a.passera il 02/08/2012 15:02:20
è una bellissima poesia d amore,l ho letta tre volte,ne sarebbe bastata una ,tanto è intensa,non posso dirti altro , perchè sento le onde del tuo mare .
Inserito da vincenzo il 02/08/2012 14:50:38
Fa-vo-lo-so!!!!!!! Erotico senza essere volgare nè banale. Non è da tutti. Bravissimo Max!!!!
Inserito da Loredana il 02/08/2012 14:49:02
...e di mezza estate, anche. Per continuare con le suggestioni, di cui questo racconto è colmo fino all'orlo, direi che il Raccontafavole ha sottratto il piffero incantato al pifferaio di Hamelin. Al pari di Lorenzo, sono stata catturata anch'io da parole-fili invisibili, che mi hanno portato nel loro viaggio e poi mi hanno ridepositato sulla mia sedia. Magico Raccontafavole!
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