Libertà se ci sei batti un colpo

Non ci è rimasto più niente: né lavoro, né soldi, in compenso rischiamo il carcere ogni giorno

La classe politica ormai se ne frega del cittadino, troppo giovani o troppo vecchi non ci possiamo fidare di chi abbiamo eletto

di Claudio Tedeschi

Non ci è rimasto più niente: né lavoro, né soldi, in compenso rischiamo il carcere ogni giorno

Attilio Befera, Direttore di Equitalia, continua a ripetere: «È il Parlamento che ci dice come comportarci, quindi non facciamo altro che ubbidire agli ordini della politica». Befera, recentemente, presentando il nuovo redditometro, ha dichiarato: «Il nuovo strumento servirà a scovare gli evasori confrontando il reddito dichiarato con il tenore di vita, letto attraverso una serie di voci ‘spia’: tra queste anche le spese per la colf, il cellulare, l'asilo o l'università dei figli».

Equitalia. Oggi è come parlare della Gestapo o del Kgb. Il terrore corre sulla raccomandata, basta che le Poste consegnino una lettera con sopra il logo ed il cittadino «normale» comincia a sudare, respiro accelerato da crisi di panico. Già si vede sui treni piombati diretto ad un gulag o lager, per una multa non pagata, per una tassa inevasa.

Lo sa il cittadino «normale» chi dobbiamo ringraziare di tutto questo? Berlusconi ed il di lui Ministro dell’economia Tremonti, che nel 2005 vararono la riforma della riscossione, dando all’ente operativo, nel 2007, il nome di Equitalia. Alla nuova struttura furono concessi poteri immensi: avvalersi della Guardia di Finanza, accedere ai dati personali del debitore (alla faccia della «riservatezza»), applicare misure drastiche su beni mobili, ordinare al datore di lavoro di pagare all'esattore le somme dovute dal dipendente/debitore trattenendo 1/5 dello stipendio, saltando l'intervento del giudice, e mettere ipoteche sulla casa anche per debiti di poco conto.

I veri colpevoli della attuale situazione, quindi, non sono da ricercarsi all’interno di Equitalia, ma in Parlamento. Fra coloro che, da destra a sinistra, hanno votato queste leggi liberticide.

Berlusconi e Prodi, con i loro governi, crearono e potenziarono il Moloc fiscale. Tutti, con esclusione di poche eccezioni, votarono la legge. Tanto con quello che prendono al mese, cosa vuoi che gli frega se intere famiglie finiscono in miseria, piccoli imprenditori si uccidono per debiti, oppure che tutti coloro che finiscono nelle liste di proscrizione della Centrale Rischi o del Crif, sono condannati alla morte civile, per mancanza di lavoro e di credito.

Avete visto Berlusconi, mentre a Venezia si imbarcava sulla nave da crociera Divina, per il viaggio organizzato da il Giornale? Un uomo di oltre settant’anni, gonfio per le medicine, dal volto tirato per il restyling. Lo stesso uomo che aveva dato forfait, per la prima volta, all’annuale incontro con i giovani di Atreju2012.

Al centro, a sinistra, sono tutti vecchi, ma non soltanto di età: di vita politica. Da Casini a Bersani, dalla Bindi a D’Alema, da Veltroni a Rutelli. Hanno tutti scambiato il dovere verso lo Stato come la garanzia al posto fisso a vita.

Eppure, sono gli stessi che, sotto la guida spirituale di Giorgio I ed operativa del grande «fratello» Monti, hanno massacrato l’Italia e la maggioranza dei cittadini, con tasse, leggi fiscali ingiuste, ed una ignavia politica che serviva loro soltanto a mantenersi il posto in Parlamento, nelle Regioni, nelle Provincie, nei grandi Comuni, negli Enti pubblici, nelle società a partecipazione nazionale e locale.

Quello che è accaduto alla Regione Lazio è la conferma che il castello di carte costruito sul furto della nostra libertà sta crollando. Milioni di euro pubblici finiti nelle tasche dei politici, di destra come di sinistra, viaggi, cene, gettoni di presenza à go-go per tutti. Intanto i cittadini muoiono di fame e di mancanza di lavoro.

È di oggi la notizia che si vuole far lavorare più detenuti per reinserirli nella società in maniera ottimale, progetto non realizzabile per mancanza di fondi. Eppure ai cittadini onesti che vivono ogni giorno nella prigione del precariato e dell’insolvenza, perché nessuno ci pensa, magari devolvendo gli stipendi pagati con le nostre tasse?

La delinquenza organizzata che gestisce la «fortezza» di Scampia ha tagliato i fondi per soldati e vedette. Sono nati i «co.co.co» all’insegna della spending review nel mondo di Gomorra.

Intanto Matteo Renzi, usando le parole di Berlusconi del ‘94, affascina gli orfani berlusconiani; una manovra pre elettorale che sta gettando il centrosinistra nello scompiglio. A meno che il «giovane» Renzi non sia un piano machiavellico di quella sinistra che vuole cambiare tutto per non cambiare nulla.

Ed a noi cosa resta? Non abbiamo più nulla, né lavoro, né sicurezza nel futuro. Ma quello che più fa male è che non abbiamo più libertà.

Libertà di votare liberamente, tanto anche con le preferenze i candidati li scelgono i partiti.

Libertà di lavorare, facendo quello che piace e stimola, contribuendo alla crescita del Paese ed alla sicurezza della nostra famiglia.

Libertà di scegliere quale tipo di Europa vogliamo: se quella dell’euro, succube delle banche e della grande finanza; oppure quella della Nazione Europa, libera e sovrana, unita nel sogno che fu di tanti uomini e donne morti per questo.

Libertà di fare una rivoluzione degna di questo nome, togliendo di mezzo poche migliaia di «padroni» ed i loro sgherri.

Libertà, se ci sei batti un colpo.

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    2 commenti per questo articolo

  • Inserito da pietro46 il 26/09/2012 22:47:54

    ...non abbiamo più libertà. Libertà di votare liberamente,tanto anche con le preferenze i candidati li scelgono i partiti...'A...ecco che c'era il trucco.Possibile che la maggioranza degli Italiani non ci abbia pensato(come sempre ci si pensa dopo)?Però...vuol mettere la goduria di poter votare l'ultimo della lista.O il penultimo.Speriamo che non li mettano in ordine alfabetico,altrimenti al senato dovremmo rivotare il sen.Zavoli se non gli troveranno un'altra carica nel frattempo e nella camera evitando i cognomi con la zeta dovremo rivotare...Veltroni,Verdini,Versace,Vietti...meno male, ci potrebbe capitare di peggio. Per la rivoluzione,forse, abbiamo già dato e poi gli ultimi acciacchi non ce lo permettono.E ai giovani abbiamo messo in mano i telefonini e...l'esempio dei vari Fiorito.

  • Inserito da Loredana il 26/09/2012 16:04:06

    Credo che ci vorrà un medium bravo per indurre la Libertà a comparire e a battere colpi...quelli che si stanno scambiando senza pietà manifestanti spagnoli e forze dell'ordine a Madrid, mentre noi brancoliamo intorpiditi. Anche la Gestapo, la Securitade un giorno smisero di funzionare, poiché qualcuno trovò il coraggio di ribellarsi e di rovesciare la situazione? Noi, quando lo faremo? Ormai non ci resta altro. Lavoriamo, quando siamo fortunati, per farci derubare da questi mostri vestiti da maiali in festa. C'è qualcosa che PESANTEMENTE non va...

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