Forum dei lettori su Itaca

Voglio parlare di contenuti, di futuro e di una svolta possibile

Forse domani ce ne pentiremo, ma almeno potremo dire di aver sognato il cambiamento spinti dall’entusiasmo per non essere pecore

di Luca Folegani

Voglio parlare di contenuti, di futuro e di una svolta possibile

Mi sono avvicinato alla politica ancora in età adolescenziale in un movimento giovanile di destra e da allora non ho mai smesso di far militanza: all'inizio era un po' la curiosità di toccare con mano il mondo della politica, poi la passione e il sognare hanno preso il sopravvento rendendo la militanza l'attività più importante nonostante le delusioni dovute dal sistema politico e partitico non siano mai mancate.

Proprio da queste delusioni mi sono reso conto che negli ultimi anni la parola politica è stata messa un po' alla deriva a favore di termini come clientelismo, leaderismo e qualunquismo (per citarne alcune) che echeggiano oggi nelle sedi dei partitelli con l'unico effetto di scoraggiare chi come me cercava la politica delle idee, dell'azione e della lealtà che nonostante i limiti qualcuno ha sempre cercato di portare avanti, un po' come  “Cyrano de Bergerac”, il guascone anche cantato da Guccini vero manifesto politico mai così importante come negli ultimi anni.

Sono giunto al punto di voler tornare, pardon iniziare, a parlare di contenuti, di futuro e di svolta e con questo non intendo né rottamare né formattare niente e nessuno, mi piacerebbe solo ridare alla politica i suoi valori, gli stessi che hanno portato l'uomo ad evolversi nel corso dei secoli fino a costituirsi poi in nazioni intese come comunità di persone con culture e caratteri ben definiti.

Sarà la determinazione di voler un futuro diverso ma vedo nel “progetto Itaca” lanciato da Renato  Besana e Marcello Veneziani  un opportunità significativa per chi come me preferisce battersi per un ideale utile piuttosto che per una poltrona ed è per questo che non sono ammessi l'opportunismo o  il nichilismo di chi preferisce non fare il passo in avanti attendendo invece che le cose si evolvano da sé o su decisione di qualche finto rappresentante.

Non mettersi in gioco adesso è un rischio non indifferente dato che ci aspetta un futuro sempre più torbido col burocrate della Goldman Sach's e le sue banche che rischiano però di trovarsi come unico avversario un comico genovese che rappresenta la politica vuota della demagogia e dell'astrattezza: non possiamo abbandonare proprio ora le sorti del bel paese, è vero che la proposta lanciata qualche mese fa da Besana e Veneziani non può ancora dare garanzie di successo, ma che importa quando abbiamo la possibilità -date anche le circostanze- di impegnarci per la politica attiva e non più per un simbolo che mai abbiamo sentito nostro oltretutto accanto a persone unite solo da una tessera: è giunto il momento di dire basta ma anche di rimboccarsi le maniche. Molti ultimamente si sono rivelati dei grandi critici o politologi ma pochi sono ancora quelli intenzionati a voler fare il lieve ma fondamentale salto dal pensiero all'azione.

Le persone che come me vengono da destra sono solite contraddistinguersi per un preciso contenitore di valori e tra questi è innegabile considerare anche la determinazione, la caparbietà e il non volersi mai arrendere oggi importanti più che mai se vogliamo tornare alla politica del popolo e delle piazze al posto di quella dei palazzi e delle logge.

E' giunto il momento di abbandonare certi limiti e andare oltre i luoghi comuni: magari un domani ce ne pentiremo, ma almeno potremo dire di aver sognato di sperare nel cambiamento spinti da un entusiasmo  forse vano ma comportandoci da lupi e non da pecore.


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    1 commenti per questo articolo

  • Inserito da pietro46 il 12/10/2012 01:21:01

    ...Si fa sul serio.Si chiamano i migliori,si usano i tecnici per raddrizzare la barca ma senza dar loro il comando:devono risponderne,e non alle banche o ai poteri esteri ma alla politica e al popolo italiano. IL primo atto è la selezione.....scegliendo il meglio che c'è nel paese...il minimo indispensabile tra chi c'era prima,gli altri a casa o in fila senza priorità d'imbarco. E poi un programma essenziale e popolare in una decina di punti... ecc ecc ecc.Questo diceva Veneziani nel suo primo appello.Le sembra un linguaggio a cui bisogna rispondere con frasi roboanti richiamanti anni e persone del giurassico, anche se parte della dx,indubbiamente ottimi in un specifico convegno di pochi,pari,intimi e livellati intellettualmente?Mi riferisco ai tanti che , anche Noi diciamo giustamente,non se la sentono di "tornare alla politica del popolo e delle piazze al posto di quella dei palazzi e delle logge"come dice Lei...risparmieremo i soldi del taxi che li porti nei luoghi dove avremmo preferito che ci fossero insieme alla ...militanza.Scusi se mi sono permesso di fare simile commento nel suo articolo.L'assonanza delle idee giustifica anche il non bussare prima di entrare.Qui sta cadendo il mondo egr.Folegani e come al solito tanti ri-propongono di fare convegni per l'applauso.Bene Veneziani che non replica a nessuno.

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