Televisione

Dal 2013 possibile black-out del digitale terrestre

Nuove tecnologie che interferiscono tra loro; il cittadino paga e il Governo è, come al solito, in ritardo

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Dal 2013 possibile black-out del digitale terrestre

La rete mobile di ultima generazione, il rinomato 4G, crea complicazioni e molti problemi alla ricezione della tv digitale. Così, oltre 700mila famiglie dello stivale saranno costrette molto presto a risintonizzare i propri decoder assieme alle antenne. A calcolare il numero di italiani che saranno incomodati dal 4G è stato il ministero dello Sviluppo economico, che ha incaricato la Fondazione Bordoni di studiare e, magari, risolvere il grosso grattacapo.

 

La nuova rete, LTE (Long Team Evolution), o appunto rete 4G, porterà sui dispositivi mobile e sui tradizionali computer (mediante le cosiddette Internet Key) l’accesso a banda larga con velocità massime teoriche in download superiori a 300 Mbps. In Europa le reti LTE operano su quattro bande di frequenza: 800, 900, 1800 e 2600 MHz.

Pertanto, dal prossimo gennaio 2013, quando questi nuovi ripetitori di nuova generazione saranno funzionanti, gli altri canali svaniranno o, al limite, si vedranno disturbati.

Ma chi, veramente, genera problemi a non finire sono, in primis, gli impianti Wind, e anche, sebbene a minor livello, Tim e Vodafone… tutti insieme ostacoleranno il funzionamento del digitale terrestre. 

 

Le spese per gli aggiornamenti di tali apparecchiature dovrebbero essere assorbite dalle compagnie telefoniche, ma non è ancora detto, in quanto le negoziazioni tra i giganti delle Telecomunicazioni e il ministero dello Sviluppo sono ancora in atto.

Per gli italici cittadini che, fra un po’ di tempo, dovessero avere problemi di ricezione è stato appositamente creato un numero verde, che attiverà uno degli operatori che fornirà il riassestamento del segnale.

Ora, viene da chiedersi se queste problematiche tecnologiche avvengono solo sull’italico suolo o sono appannaggio di tutto l’occidente .

Personalmente, reputo valida solo una considerazione, quella che evidenzia la mancanza di reazione da parte del celeberrimo Governo dei Tecnici, ad una notizia, quella della scesa in campo della rete 4G, di cui se ne parla da mesi, e non si sia ancora fatto niente in merito. Anzi, siamo arrivati all’interferenza col digitale terrestre a causa dell’accesso della banda larga, e come provvedimento è stato scelto di creare un numero telefonico col quale ricevere spiegazioni di tale mal-servizio.

Intanto dovremo riprogrammare l’antenna, e se uno non è un casalingo tuttofare, dovrà per forza chiamare l’antennista. Chi lo pagherà?

Siamo arrivanti, trionfanti, al digitale terrestre il quale, ancora per molte persone anziane è una specie di misterioso ingorgo di numeri, sigle e telecomandi: pian piano stavamo arrivando alla sua meccanica comprensione, ma no!!

E’ sorto il problema della rete di telefonia 4g… e allora? E’ o no sinonimo di progresso che avanza speditamente? Lo sapevamo da tempo che poteva creare disagi, perché siamo giunti a tutt’oggi senza affrontare la questione ben prima?

La risposta è molto semplice, il progresso è velocissimo e instancabile, il nostro Governo, in hoc casu il ministero dello Sviluppo economico, tardo e incompetente.

In che mani, siamo capitati!  

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    2 commenti per questo articolo

  • Inserito da Loredana il 26/11/2012 18:27:35

    ...insomma, abbiamo fatto di nuovo le cose all'italiana, vero? Siamo partiti in quarta per non farci lasciare (troppo) indietro rispetto agli altri, senza però programmare e capire bene quello che stavamo facendo...meno male che è un Governo di Tecnici. E se fosse stato un Governo di Casalinghe? Sicuramente avrebbero adottato altre misure e raggiunto risultati concreti: se mandi avanti una casa in modo efficace, assicuri pasti e abiti puliti e benessere generale ai suoi occupanti, altrimenti...fai la fine dell'Italia, in mano a gente fuori dal mondo.

  • Inserito da peppfunk il 26/11/2012 13:04:35

    Diventa ministro e risolvi la questione.

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