La sentenza da un giudice civile

« Fu un missile a causare l'abbattimento del DC9 nel cielo di Ustica»

Dopo 33 anni i familiari delle vittime saranno risarciti con 110milioni di €: sì, ma chi fu il vero, autentico autore del disastro aereo?

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« Fu un missile a causare l'abbattimento del DC9 nel cielo di Ustica»

La Corte di Cassazione ; il corpo galleggiante di una piccola vittima della strage

“Ustica, fu un missile”: questa la causa della strage.

Ma, si badi bene, è solo ed esclusivamente una tesi, tanto per togliersi di dosso questo imponente fardello che da anni pesa sulle spalle del Palazzo e della magistratura.

Quindi, tutto risolto: lo Stato dovrà risarcire tutti i familiari delle vittime (81) della sciagura aerea, tirando fuori 110 milioni di euro, in quanto ritenuti responsabili del fatto il Ministero della Difesa, delle Infrastrutture e dei Trasporti.

L’inchiesta è stata chiusa da un giudice civile, mentre le procure ancora indagano dal 1980.

Però, ognuno di noi, si domanda: “ E’ tutto chiaro a questo punto?”

No, signori miei, il verdetto ha per caso riferito il nome di chi e perché fu causato il disastro aereo?

L’unica cosa positiva è che, forse, i familiari delle vittime riceveranno, da simil ordinanza, un po’ di serenità e sollievo morale.

Ma, dentro ognuno di loro, ancora, irrefrenabile resterà immutabile il desiderio di scoprire gli autori di tale massacro; una carneficina quantificata in 81 persone di cui 11 bambini.

Dalla sentenza della terza sezione civile della Corte di Cassazione appare piuttosto chiaro che quel maledetto giorno nel cielo di Ustica si stava svolgendo una trasparente azione di guerra e, pertanto, rimane scoperta a tutti gli effetti la vera responsabilità internazionale.

Non mi inoltro sulla procedura dell’istruttoria la quale, nel 1999, terminerà con un “ non luogo a procedere, poiché ignoti gli autori della strage”; e da allora il via ai processi per depistaggio, ove i capi dell’Aeronautica Militare vennero accusati di alto tradimento.

Ma voglio, questo sì, affermare che la legge è tutt’altra cosa.

Quelli della Cassazione civile hanno sentenziato, senza batter ciglio, che ogni parente dei morti del DC9 dell’Itavia dovrà essere risarcito, senza però minimamente soffermarsi sulla cosa più importante di tutte: la vera verità!!!

Tanto a pagare finanziariamente saremo ancora noi, mica lo Stato, come con sottigliezza equivoca è stato sermoneggiato dagli uomini con l’ermellino.

Ogni familiare, statene certi, avrà tirato un piccolo respiro di sollievo, in fondo si parla di un avvenimento del 1981, ma nessuno tipo di indennizzo potrà mai tamponare quel lacerante dolore dovuto alle loro perdite inspiegabili.

Solo il nome e il cognome dell’assassino che si è dileguato nel nulla, con l’appoggio di altre forze militari e non, riusciranno a mitigare la disperazione che da 33 anni covano nell’anima i parenti, magari conoscendo anche il perché del lancio di questo missile…

Ma forse entrare nell’interiorità umana è chiedere troppo al Palazzo e alla giustizia italiana, è una gara persa in partenza.

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    2 commenti per questo articolo

  • Inserito da luisa grasso il 29/01/2013 15:14:46

    Si è detto di tutto riguardo quella strage! Anzi, farei meglio a dire che non si è detto niente, in fondo dopo 33 anni non sono emersi nomi, ma solo responsabilità. Concordo Maximillian, lo "Stato" pagherà dei risarcimenti e con ciò la partita sarà chiusa: a scapito della verità!

  • Inserito da Loredana il 29/01/2013 10:37:36

    Purtroppo sì, credo sia troppo chiedere che la giustizia sia amministrata con umanità. E qui in Italia a maggior ragione, perché non c'è giustizia: quella che viene amministrata in questo paese assomiglia più ad un "mettiamoci una pezza, va'. E poi tutti a festeggiare. Chi porta i tarallucci?" I parenti delle vittime riceveranno il denaro (mi auguro abbastanza in fretta: 33 anni per questa sentenzina sono troppi), ma il dolore non penso sarà tamponato. I familiari degli undici bambini morti continueranno a chiedersi: chissà, se fosse vissuto, avrebbe fatto, detto, viaggiato. Avrei potuto dirgli, aiutarlo, fare con lui. E la stessa cosa degli adulti con le vite interrotte da quel volo. E la domanda perché?, e soprattutto chi? continueranno a torturarli sullo sfondo, e non c'è niente di peggio del proprio boia interiore, perché non smette MAI di fare il suo lavoro, neanche per una pausa caffè. I mostri in forma umana che hanno condannato altri esseri umani a soffrire questo tormento per sempre, per tutelare i loro errori meschini e le loro ributtanti lotte di potere, dovranno prima o poi rispondere. Non alla giustizia umana, che è piuttosto inaffidabile. Auguro loro che si svegli presto il loro boia interiore, se ancora non è capitato: vedranno com'è scaraventare altri all'inferno.

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