Teodora di Bisanzio

Le prostitute più famose dell'antichità -Seconda Parte-

Fu una meretrice solo per clienti dell’alta nobiltà, ballerina e donna dalla vita molto libera che riuscì ad andare a letto con l’imperatore bizantino Giustiniano

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Le prostitute più famose dell'antichità  -Seconda Parte-

Teodora di Bisanzio nacque nel 502 d.C. e morì 48 anni dopo.

Era bellissima, sagace e molto sensuale.

Fu una prostituta solo per clienti dell’alta nobiltà, ballerina e donna dalla vita molto libera che riuscì ad andare a letto con l’imperatore bizantino Giustiniano.

Qualcosa di magico dovette avvenire quella notte tra le lenzuola, poiché Giustiniano decise di farla sua moglie, ed ella già pronta per diventare imperatrice, si mise al suo fianco senza  la minima esitazione.

Giustiniano notando la sagacia che Teodora mostrava per la politica e gli affari, non le rinfacciò mai il suo passato, sapendo che era diventata completamente diversa.

L’imperatore adorò sempre sua moglie, ubbidendo ciecamente ad ogni sua decisione, e grazie al di lei intervento, molto spesso lo aiutò a risolvere situazioni intricate.

Praticamente, insieme, stabilirono il destino dell’Impero Romano d’Oriente nel secolo VI d.C., e Teodora apportò la propria visione paritetica della società in un "corpus" legislativo che valorizzò i diritti della donna.

La meretrice che arrivò a governare un impero, che riuscì a seppellire un passato molto scabroso a tal punto che grazie alle sue interferenze suo marito poté conservare il trono. Teodora era una bellezza che lasciava senza fiato: il suo viso aveva lineamenti delicati e regolari; di carnagione pallida con un acceso rossore naturale.

Era vivace, spiritosa e molto sciolta nei gesti e manierismi. 

Il tutto accompagnato dai suoi occhi neri inquietanti e bellissimi.

Giustiniano, uomo dalle mille amanti, fanatico religioso e amico di tutti i piaceri, s’innamorò di una prostituta che era stata posseduta da decine di uomini, ma che allo stesso tempo era una delle donne più carismatiche d’ Oriente.

Ambiziosa e dalla visione illustre nelle questioni di governo, seppe consigliare suo marito senza farsi tremare i polsi nelle questioni più cruente e difficili.

Divenne una grande legislatrice e fu responsabile di diverse leggi a garanzia dei diritti delle donne.

Risale, infatti, a lei la prima legge sull’aborto conosciuta.

Migliorò la legge sul matrimonio che dava massima libertà e permetteva la bigamia; doveva essere libero tra razze, ceti o religioni.

Tolse le pene pesanti per gli adulteri o adultere.

Permise il divorzio alle donne.

Debellò la prostituzione forzata.

Ebbe a istituire la pena di morte per stupro.

I bordelli, per prevenire gli abusi maschili, vennero controllati dalle stesse donne.

Il suo grande magnetismo e potere di convinzione attirò in tale maniera suo marito che questi non oppose nessun ostacolo affinché Teodora apportasse le sue idee al Corpus Juris Civilis, l'immensa opera legislativa elaborata e voluta da Giustiniano

In molti di questi casi sono stati necessari quasi1.500 anni per uguagliare la modernità espressa da Teodora di Bisanzio.

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