Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
C’era una volta un cieco che aveva sposato una donna molto bella.
Egli controllava con grande attenzione la castità della consorte, dalla grande gelosia che nutriva.
Un giorno accadde, mentre entrambi si riposavano all’ombra sotto un pero, nell’orto del vicino di casa, che la donna col consenso del marito salì sull’albero per raccoglierne i frutti.
Ma, il cieco, essendo molto sospettoso, affinché non salisse con lei nessun altro, si mise ad abbracciare il tronco della pianta.
Però, avendo quel pero molti rami, aveva permesso in precedenza ad un bel giovane contadino di nascondersi tra le foglie della pianta, in attesa della bellissima donna.
E lì i due con grande felicità, cominciarono a giocare allo svago di Venere.
Mentre il contadino e la meravigliosa creatura facevano l’amore, il cieco udì dei sospiri inequivocabili e con gran disperazione cominciò a gridare verso l’alto:
- O donna tra le più malvagie, sebbene mi manchi la vista, non per questo ho cessato di sentire e fiutare gli odori, anzi gli altri sensi si sono intensificati maggiormente, a tal punto che io sento e fiuto che vicino a te hai qualche sporco adultero.
Di ciò mi lamento e prego verso il dio sovrano Giove, che possa riparare i cuori dei tristi e dare la vista ai ciechi.
Dopo tali supplichevoli parole, al non vedente fu restituita la vista e con essa la luce del sole.
Subito, l’ex cieco, guardò verso l’alto e vide i due che stavano facendo l’amore, e di lì a poco gridò alla moglie:
- Oh moglie adultera e più che traditrice, perché mi hai così vigliaccamente truffato, io che ti credevo casta e rispettosa?
Guai e sventure a me, perché d’ora in poi mi aspetto di avere giorni d’inferno con voi, meretrice impenitente!
Ma la moglie, sentendo le grida del marito, benché in un primo momento si spaventasse, con viso allegro e alquanto sereno, inventando prontamente una malizia ingannevole, rispose con voce altisonante:
- Ringrazio tutti gli dei del cielo che hanno ascoltato le mie preghiere, e hanno fatto tornare la vista al mio amato marito. Perché voglio che tu sappia, mia adorato consorte, che la grazia ricevuta è dovuta solo alle mie tantissime orazioni e opere di bene.
Per quanto, benché io abbia sprecato tempo e denaro fino ad ora invano, sia con medici che in altri modi, finalmente ho decisi di ritornare alla preghiera più profonda, di operare sempre per il meglio e di portare a compimento azioni degne degli dei: tutto affinché tu potessi recuperare la vista. E il dio Mercurio per mandato del sovrano Giove, apparendomi in sogno, mi disse di salire su un albero di pere affinché mi svagassi con il gioco di Venere assieme a un giovanotto. Se lo avessi fatto, ti sarebbe stata restituita la luce dei tuoi occhi, e pertanto io ho compiuto tale azione solo per il tuo bene e la tua salute, solo per questo devi ringraziare gli dei, e specialmente devi esprimere gratitudine verso di me, perché solo grazie al mio intervento hai recuperato la tua preziosissima vista.
Il cieco, ora vedente, dando fede e credito alle parole ingannevoli di sua moglie, si riconciliò con lei e la considerò meritevole del suo perdono, riconoscendo che il suo rimprovero era stato indebito, per cui la ringraziò più volte e la rimunerò con grandi doni per il servizio portato a termine nel migliore dei modi.
Inserito da Loredana il 14/05/2013 19:15:53
Chapeau alla prontezza di spirito e di lingua di questa donna! Questo sì che si chiama rovesciare le cose a proprio vantaggio...:-D
Inserito da bea il 14/05/2013 18:03:30
ellissima storia! Oggi il giorno allegro del sesso: per la salute, poi della donna che tradisce per ridare la luce ad un marito cieco (un pretesto?), ma sul pero, quanto scomodo! Mi piace che sei tornato a scrivere tali storie, è viva la tua fantasia - evviva!!
Inserito da SABYDA il 14/05/2013 17:55:14
Come si suol dire... UNA DONNA FA E DISFA.......E IN QUESTO CASO... HA GABBATO IN MODO VERAMENTE TREMENDO....IL SUO UOMO, TRA L'ALTRO MOLTO DORMIENTE.
TURANDOT: l'ultimo capolavoro di Puccini inaugura la parte operistica dell'ottantaseiesimo festival, con la splendida regia firmata da Zhang Yimou
Un concerto per il venerdì santo al teatro del Maggio, tra Bach e Rossini
Un don Pasquale da ... sposare. Un grande spettacolo al Maggio Musicale Fiorentino
DON PASQUALE : l'ultimo capolavoro buffo di Donizetti tra beffe, sospiri e un tocco di malinconia
NERONE: al teatro lirico di Cagliari rinasce un capolavoro
Smarrimenti e fragilità dell'uomo contemporaneo: i racconti di Italo Inglese, una boccata d'ossigeno contro la banalità.
POLIS: argomenti per una controrivoluzione. Un libro nettamente - e fortunatamente - in controtendenza.
Quel ragazzo inglese che poteva cambiare la storia: solo un romanzo, ma da leggersi d'un fiato
Rassegna di novità librarie dicembre 2019
Howard Phillips Lovecraft, Sogni, incubi & fantasticherie