Eleganza pericolosa

La storia delle scarpe a tacco alto

Dall'antico Egitto ai giorni nostri, camminando nel medioevo e nell'età napoleonica. (II e ultima parte)

di LORD BRUMMELL

La storia delle scarpe a tacco alto

Scarpe con tacco "Stiletto"

  

Siamo nel XX secolo.

Mentre i tacchi alti hanno goduto di una diffusa popolarità verso la fine del XIX secolo, agli inizi del XX secolo, le donne hanno reclamato una calzabilità più comoda, scarpe possibilmente con suola piatta – accorgimento, questo, che si radicherà ancora più negli anni ruggenti (la decade 1920-30), quando suole dette “quasi a terra” -con tacchi visibilmente più elaborati e di minore altimetria- incoraggeranno, le donne di charme, al ritorno al “tacco Luois”. Ma la depressione di quegli anni influenzerà particolarmente la moda occidentale, con calzature dai rialzi meno stilizzati e più bassi. 

Scarpe anni '30

Hollywood, tuttavia, darà al tacco un nuovo e più elegante look, come le scarpe delle stelle del cinema (Ginger Roger) con tacchi, non altissimi, bianchi e scintillanti di glitter. Sta iniziando una sfida alla moda calzaturiera francese ed europea in generale. 

 

Nel 1940, gli accessori di lusso erano molto scarsi tra le famiglie occidentali, a causa della Seconda Guerra Mondiale, e le calzature con i tacchi tendevano a rimanere moderatamente alte e spesse. 

Scarpe anni  '40

La rinascita dell'Europa occidentale nell'alta moda inizia nel dopoguerra, in particolar modo nei primi anni ’50, grazie al designer francese Christian Dior e alla sua collaborazione con lo stilista di scarpe Roger Vivier. 

Insieme sviluppano una tomaia scollata denominata “very vamp cut” (con la parte della scarpa che copre la punta e il collo del piede) con un tacco sottile chiamato stiletto, parola italiana che indica un piccolo pugnale con una sottile lama affusolata.

La prima menzione di questo nuovo shoes look si leggerà, sul Daily Telegram, di Londra, il 10 settembre del 1953, e conterrà queste testuali parole: “ Il tacco esageratamente esile e stretto equiparato all’altezza pura dello stesso suggeriscono un percettibile simbolismo fallico-erettile a dimostrazione di una maturità sessuale raggiunta almeno dai francesi”. 

I tacchi-Stiletto vennero frequentemente vietati all’interno degli edifici pubblici, perché erano causa di  danni ai parquet e alle pavimentazioni con moquette.

 

Con la creazione della minigonna nei primi anni 1960, gli stiletti sono associati agli stivali che miglioreranno notevolmente il look a gambe nude. 

Stivali anni '60

Mentre il movimento femminista, proprio in quegli anni, stava catturando l’attenzione di migliaia di ragazze e signore, di lì a poco spostò la sua attenzione sulle scarpe coi tacchi a spillo, definendoli una vera e propria disgrazia contro le donne. Gli slogan contro Dior e la moda francese si sprecavano: “ Liberate il prigioniero piede dalla femminilità forzata”. 

Per molte di loro, i rialzi alti indicavano puro servilismo e raffiguravano degli stereotipi sessuali solo a favore del maschio. I tacchi erano eccitanti oggetti artigianali, creati  consapevolmente per invalidare le donne, paralizzandole o almeno rallentandone i movimenti quando dovevano fuggire dalla violenza maschile o dagli oppressori sessuali. I tacchi venivano visti, dalle femministe, come fasciature improbabili e deturpanti dei piedi, paragonabili agli stretti e perversi corsetti regolatori della silhouette femminile.

Di conseguenza, crollato il mito della scarpa con il tacco vertiginoso, prende sempre più campo il rialzo basso e ispessito, che va di prepotenza a sostituire il fascinoso stiletto.

La disillusione degli anni sessanta con il logorio della vita contemporanea e l’angoscia per il futuro porta i giovani, in gran parte dell'Occidente, ad abbracciare la cultura hippie che riscopre la scarpa rasoterra o a piattaforma.

Le calzature piattaforma diventano immensamente popolari nel 1970, e forse nessun esempio incarna quest’epoca come le scarpe col tacco piattaforma di John Travolta nella sequenza di apertura del film “ La Febbre del Sabato Sera” del 1977. 

Gli anni settanta, in generale, mostrano un periodo tumultuoso di sperimentazione di droghe, sesso e, naturalmente, fashion. Il cinismo abbonda, in quest’ arco di tempo, come le varie culture e sottoculture che gareggiano per attirare l'attenzione del pubblico. Uomini e donne vestono per scioccare, spesso indossando scarpe che ricordano gli antichi kothorni e chopines con tinte psichedeliche e turbinii di colori.

 

Nel contesto post-moderno degli anni 1980, il rifiuto femminista verso la moda inizia a perdere gran parte del suo sostegno popolare. L'idea che la moda, specificatamente le scarpe sexy, non è solo opprimente rinuncia al proprio ego, ma anche piacere estetico – fa si che la scarpa si impadronisca del suo unico, vero significato: fare la donna elegante e sensuale. I critici, in particolare le femministe degli anni 1980, sostengono che il fashion può essere un esperimento fatto di apparizioni, un esperimento che sfida ogni significato culturale. Quest’ alterazione di atteggiamento in merito ai tacchi alti, forse è provocata dalla contro-cultura della moda di strada dei primi anni 1980, così come dai dibattiti femministi circa il piacere e il desiderio femminile. Le donne occidentali ora affermano che indossavano i tacchi alti per loro stesse e che un po’ più di altezza è sinonimo di potere e autorità.

Anni '80

Mentre i tacchi più bassi sono stati preferiti durante la fine degli anni '60 e '70, quelli più alti tornano negli anni ‘80 e i primi anni ‘90

La televisione mostra sempre più opulenza e eccessi come Dallas e Dynasty suggeriscono, e la dismisura diventa il marchio distintivo degli anni 1980. 

Mentre le scarpe basse erano probabilmente indossate da una società corporativa, i tacchi dai design più sofisticati ed alti ora sono un segno di successo; la versione Yuppie al femminile. Laddove gli stilisti hanno contribuito a creare calzature con rialzi molto alti a partire dai primi anni ’90, come Jimmy Choo, Emma Hope, e ancora prima Manolo Blahnik , guidando le proprie aziende a grandi introiti,  gli inizi del XXI secolo vedono le scarpe con i tacchi perdere terreno e abbassarsi ancora una volta, nel modo in cui il revival hippie sottolineava il comfort sull’ enfatizzazione della moda.

Scarpa Manolo Blahnik, anni '90

 



Al giorno d’oggi.

 

Le donne del 21 °secolo hanno oramai una vastissima gamma di scarpe con le quali sentirsi al settimo cielo. Dall’abbigliamento sportivo del 2006 di Fendi alla scarpa col tacco vertiginoso di Manolo Blahnik del 2008-2009, le donne possono scegliere di indossare quello che vogliono, anche scarpe ibride, con i rialzi, scarpe da tennis e infradito. Quel che è certo è che i tacchi non sono scomparsi e anche in questo fine 2011 Gucci ha creato per le signore e le ragazze una collezione di scarpe con i tacchi da far perdere la testa. 

Addirittura le filiali Crunch, una linea di palestre a livello internazionale, offre ai suoi abbonati femmine, 45 minuti di "Stiletto Strength", esercizi che rafforzano le gambe e i polpacci delle donne rendendole così più sicure sui tacchi a spillo. Forse in parte influenzate dal successo televisivo di Sex in the City e Il diavolo veste Prada, alcune donne sono addirittura andate sotto i ferri per accorciarsi le dita dei piedi o farsi iniettare del padding -un’ imbottitura in sfere di cristalli liquidi- per permettere ai loro piedi di adattarsi, nel modo più confortevole, in un paio di scarpe con i tacchi a spillo. 


"Sex and the City" e le scarpe


Cosa non farebbero queste incantevoli sirene per apparire più belle ed eleganti; e pensare che lo fanno per noi uomini!

 

Non bisogna mai cercare di capire una donna. Le donne sono delle immagini; gli uomini sono dei problemi. Anche se queste possono essere stravaganze della moda, servono comunque per leggere nel pensiero di una donna”. Oscar WILDE.

 

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    6 commenti per questo articolo

  • Inserito da chicca il 08/02/2016 22:15:41

    Anche questo post è molto interessante, sei veramente straordinario, attendo dei post tipo questi anche sulla storia dell'abbigliamento femminile, grazie di tutto

  • Inserito da NewBalance547 il 15/11/2014 10:36:56

    Xs235New@163.com

  • Inserito da Loredana il 16/04/2012 12:43:58

    ...bellissimo articolo e l'argomento affascinante. I tacchi alti sono un simbolo di potere, eccome...non solo perché potrebbero far male usati come arma impropria, ma un collo del piede adeguatamente messo in risalto da una bella scarpa con il tacco è in grado di far girare la testa almeno quanto una scollatura generosa.

  • Inserito da martamarzotto il 13/12/2011 20:37:42

    Carissimo LordBrummell, grazie per questa bellissima storia. Marta.

  • Inserito da VICHI73 il 13/12/2011 17:33:38

    Mi sto innamorando di te Lord Brummell. Sei magico!!! Vichi. SE MI DAI LA TUA MAIL TI INVIO UNA FOTO. MIA NATURALENTE

  • Inserito da mariana79 il 13/12/2011 17:28:01

    Niente da dire; siete unici!

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