La storia dei «Modi di dire»

​Andare in giro col naso per aria

Dal filosofo Talete a noi passando per Aristofane e Socrate

di  Totalità

​Andare in giro col naso per aria

Andare in giro col naso per aria

Cioè, camminare guardandosi intorno senza badare a dove si mettono i piedi e quindi anche inciampare e cadere; in senso lato, avere un incidente qualsiasi per distrazione o simili. Anche essere molto distratti o svagati, senza badare a quello che avviene intorno.

Narra un'antica favola che una notte un astronomo che camminava per la campagna guardando il cielo, mise un piede in fallo e cadde in un fosso. Soccorso da un contadino, giustificò la propria distrazione spiegando di essere stato troppo occupato a osservare le stelle per badare alle accidentalità del terreno, ma il contadino gli fece notare che prima di guardare le stelle avrebbe fatto meglio guardare dove metteva i piedi. La favola sembrerebbe tratta da un episodio realmente accaduto al filosofo Talete, secondo quanto testimoniano Platone (Teeteto, 174), Diogene Laerzio (1,34) e Sereno, ma con lo stesso spirito, un'altra favola racconta di un filosofo che per osservare gli uccelli morì morsicato da una vipera, e un'altra ancora si fa beffe di un secondo filosofo che pur camminando in riva al mare cercava i pesci nel cielo. Il fatto è che l'espressione, con molte varianti e immagini diverse, venne spesso usata per ridicolizzare i filosofi e la loro pretesa di occuparsi solo di cose elevate. Per questo Aristofane rappresenta Socrate mentre medita “col naso all'aria” accoccolato in un cesto appeso al soffitto, mentre un'accusa piuttosto frequente rivolta ai filosofi era quella di “meditare su cose trascendentali e nel contempo mangiare i frutti della terra”.

Piaciuto questo Articolo? Condividilo...

Inserisci un Commento

Nickname (richiesto)
Email (non pubblicata, richiesta) *
Website (non pubblicato, facoltativo)
Capc

inserisci il codice

Inserendo il commento dichiaro di aver letto l'informativa privacy di questo sito ed averne accettate le condizioni.