L'attacco dei demoni di Molfetta

10 bestie contro una minorenne: la stuprano svariate volte. Sono già ai domiciliari

Una vicenda che oltrepassa le sfumature dell’horror, avvenuta solo ed esclusivamente a causa dell’ infernale network e della estrema facilità con cui su Facebook si riesce a estorcere la buona fede della gente

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10 bestie contro una minorenne: la stuprano svariate volte. Sono già ai domiciliari

La storia della giovane stuprata a Molfetta da dieci giovani esseri con caratteritiche estranee al consute ordine naturale (mostri) viene oggi resa pubblica con abbondanza di dettagli e sfumature da parte di tutti i giornali.

Abbiamo appreso che l’attacco all’adolescente è accaduto mesi fa, in primavera, ma la 14enne ha avuto la forza di denunciarli solo da poco.

Le forze dell’ordine hanno così arrestato quattro individui di età compresa tra i 20 e i 25 anni, guarda caso già ai domiciliari con le gravissimeaccuse di violenza sessuale di gruppo aggravata e sequestro di persona.

Insomma, 10 bestie, l’hanno violata ripetutamente nell’anfiteatro del parco di Ponente di Molfetta, dove era stata condotta lì a bordo di un motorino.

Ancora una raggelante storia di stupro da parte del branco.

E' questo uno dei tanti particolari emersi dalla conferenza stampa svoltasi presso la Procura di Trani.

Tutto sarebbe avvenuto a causa di un falso profilo creato per scherzo in Facebook da un’amica della vittima e a sua insaputa, per far pensare a tutti che la 14enne fosse un tipo “facile” e più che “disponibile”.

Da qui è iniziato il perverso e animalesco “passatempo”: un gruppo di giovani bestie l’ha pedinata per mesi, fino a riuscire nell’intento di convincerla a seguirli, allorquando alcuni degli animali erano ancora minorenni.

La ragazzina forse per comprensibile ingenuità, forse perché lusingata dai complimenti di quei mostri, aveva dato loro una dogmatica fiducia, nonostante li conoscesse solo di vista. Una sera di primavera del 2012, persuasa a fare un giro in scooter, veniva avvicinata dal branco (10 giovani belve) e insieme a essi si è spostata verso l’inferno.

Mai avrebbe creduto di essere condotta in un luogo appartato, dove in cinque hanno a turno approfittato di lei, sotto gli occhi impassibili e colpevoli di altri coetanei che hanno assistito allietati, schernendola, e bloccando ogni suo tentativo di reazione.

Ma la vittima era solo all’inizio di una lunga sequela di violenze alla quale è stata obbligata dal branco che ha proseguito ad abusare di lei in più circostanze dietro minaccia di spifferare ai quattro venti ciò che era accaduto.

La giovane, allora, si è liberata del cellulare, ma dopo un breve periodo di calma, gli stupratori si sono rifatti vivi.

L’orrore di quell’incubo ha indotto questa volta la ragazzina, con l'aiuto di un'amica, a rivolgersi ai carabinieri e a raccontare tutto.

Da qui sono partite le indagini che hanno portato all’identificazione e all’arresto di 4 ragazzi, oggi maggiorenni, ai domiciliari, e un quinto il cui fascicolo è stato affidato al Tribunale dei minori di Bari, con l'accusa di violenza sessuale di gruppo aggravata e sequestro di persona.

Pensate sia finita qui, neanche per sogno.

Un mese dopo l’attacco, uno dei 4 arrestati, avrebbe nuovamente approfittato della buona fede dell’adolescente e con la scusa di aiutarla e farla uscire da quella situazione, l’avrebbe ancora stuprata.

Una vicenda che oltrepassa le sfumature dell’horror, avvenuta solo ed esclusivamente a causa dell’ infernale network e della estrema facilità con cui su Facebook si riesce a estorcere la buona fede della gente.

Su Facebook ragazze e ragazzi adolescenti hanno subito violenze morali, hanno deciso di suicidarsi, sono state vittime del bullismo più raccapricciante e nonostante tutto questa immondizia continua tranquillamente la sua esistenza parassitaria, senza essere minimamente sfiorato da indagini o sanzioni che portino ad una regolarizzazione strutturale dei suoi insulsi dettami, che giorno dopo giorno contribuiscono alla realizzazione di vicende spaventose come questa.

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    2 commenti per questo articolo

  • Inserito da Vanessa P. il 26/11/2013 19:49:08

    Una vicenda drammatica e penosa. Facebook è un mondo virtuale parallelo alla realtà in negativo, è un contaminatore di identità..di personalità..di carattere, un produttore di immoralità, di perversione di FALSITA'. Per gli adolescenti è fortemente deviante, dannoso e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. Un mondo dove tutti sono allo sbaraglio, senza il minimo controllo, senza freni, dove si perde facilmente la cognizione della realtà, della decenza e del rispetto.

  • Inserito da Loredana il 26/11/2013 10:57:08

    ...e quella bella amica che le ha creato il profilo a sua insaputa, indicandola come disponibile? E' stata la prima schifosa colpevole, la prima istigatrice di questa storia horror talmente disgustosa, che non è più possibile commentarla oltre.

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