Una chimera chiamata libertà

Il din don a morte della democrazia

Il sogno che ci rimane è modesto, quello di un’immediata riforma della giustizia …che ora sia fatta!

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Il din don a morte della democrazia

Ieri pomeriggio in Italia si sono sentiti dappertutto i rintocchi a morte della democrazia.

Su tutti i campi di calcio alla prossima di campionato dovrebbero celebrare un minuto di silenzio per la dipartita della libertà.

Silvio Berlusconi il Premier che si portava a letto miriadi di donne più o meno giovani come facevano i Kennedy, Clinton e via dicendo, che un quarto dell’elettorato ha votato meno di un anno fa, è stato fatto fuori dal duo PM-Sinistra.

Una magistratura politicizzata gli ha dato il colpo finale, mostrando di fatto che siamo soggetti ad un regime dittatoriale senza precedenti al mondo; se uno fuoriesce da certi dettami finisce miseramente sputtanato e messo all’angolo come il peggiore degli assassini: no, quelli no, dopo un po’ escono, così come gli stupratori.

Uno spettacolo indecoroso offerto alle varie cancellerie europee a cui presto saremo sottomessi.

Le televisioni di tutto il mondo hanno visto il perpetrarsi di un’azione di assoluto dispotismo, allorché sono stati tolti tutti gli striscioni e manifesti che gridavano contro tale dittatura, mentre, invece, con la massima tranquillità si è brindato alla malasorte di un politico, trattandolo come e peggio di un Landru, come e peggio di Andrei Chikatilo; si sono viste la rabbia e l’astio trasformarsi in nauseante trionfo.

Emozioni negative e soprattutto distruttive, quando esse vengono represse nel tempo e poi sfociano in certe dichiarazioni deliranti dove le parole delinquente o criminale sono quelle meno infamanti.

Ma, si sa la sinistra può, gli altri se per caso solo lo pensano finiscono male.

Non c’è molto da dire che già non abbiamo detto nei giorni scorsi, il Paese sta vivendo una tremenda dittatura, l’Europa ci controlla con il fiato sul collo, Berlusconi è stato fatto fuori; il sogno che ci rimane è modesto, quello di un’immediata riforma della giustizia …che ora sia fatta!

Non ci sono più alibi, non essendoci più il Cavaliere da salvare, adesso è arrivato il tempo di occuparsi e preoccuparsi dei diritti dei cittadini comuni, e di non essere ancora sottoposti a un potere giudiziario senza regole, limiti e responsabilità.

Che ora si proceda alla riforma che l’Europa ci chiede da anni.

E’ Intollerabili sottostare ai diktat europei solo se si tratta di far fuori Berlusconi o di impoverire i cittadini italiani.

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    3 commenti per questo articolo

  • Inserito da ghorio il 28/11/2013 13:10:10

    L'articolo del bravo Massimo Melani evidenzia posizioni, per quanto mi riguarda, esagerate. La decadenza di Berlusconi non è la fine della democrazia e nemmeno l'inizio di una dittatura. Sono vicende che accadono in Italia. E' successo con i politici della cosiddetta prima Repubblica, sull'onda di Tangentopoli. Basta ricordare Arnaldo Forlani, anche se non è stato dichiarato decaduto e non era più onorevole, che è stato condannato e ha passato il periodo ai servizi sociali. Lo stesso dicasi di Bettino Craxi che ha preso la via dell'"esilio". Insomma niente di nuovo sotto il sole. La colpa delle ultime vicende, anche di Berlusconi , che, con una maggioranza schiacciante, non ha fatto la riforma della giustizia. Non solo: all'indomani di Tangentopoli i vari partiti facevano a gara a portare nello loro liste i magistrati, ovvero i privilegiati d'Italia, per antonomasia. Tra l'altro Berlusconi, con l'aiuto della prima Repubblica, e le frequenze televisive si è costruito un impero(preciso che non sono di sinistra e vedo con il fumo nell'occhio i vari Santoro Travaglio e compagnia cantando). Quanto ad essere, adesso succubi, delle cancellerie d'Europa, è auspicabile uno scatto d'orgoglio di questo governicchio e che finalmente si metta a governare. A Berlusconi vanno anche tante responsabilità delle mancate riforme con il solito Tremonti che ci ha ripetuto per tre anni, magari assieme a Sacconi, che noi" stavamo meglio degli altri". Quanto alla sinistra si sta rassegnando all'avvento di Matteuccio Renzi alla segreteria del Pd, ma non sarà certo l'avvento di Renzi a risolvere i problemi degli italiani ma l'esigenza di una legge elettorale nuova e delle poche riforme da fare, in attesa che si arrivi a nuove elezioni, con possibilità di scelta degli elettori, e con i partiti di plastica che dovrebbero cessare di essere tali. Alla Germania invidio almeno tre cose: la durata della legislatura, 4 anni, i seggi aperti in un solo giorno e chiusura alle 18, non alle 23 , come si prospetta in Italia, e la scelta tipo la Spd che chiama a raccolta i suoi iscritti per il giudizio sulla "grossa coalizione". Ultima cosa: prima di Berlusconi, Kennedy e Clinton, altri uomini, anche politici, portavano a letto miriadi di donne ma lo facevano nella massima descrizione. I libri di Storia una volta non parlavano di queste cose, abbiamo appreso dopo delle esigenze sessuali di tanti uomini, compreso Napoleone, che mandava i bigliettini a Giuseppina, di prepararsi alla notte d'amore.

  • Inserito da Gerard il 28/11/2013 12:56:44

    è stato condannato in primo in secondo ed anche in cassazione,chi dovevamo aspettare per vederlo decadere? Lo scandalo è forse dover far votare in senato per la sua decadenza, infatti in un paese normale si sarebbe già dimesso...anzi non si sarebbe neanche potuto candidare... Occhio che qualche pm comunista potrebbe anche chiedere l'arresto...

  • Inserito da piccolo da Chioggia il 28/11/2013 11:48:54

    non esageriamo coi toni da "crepuscolo degli dei". aiuto davvero se no... la coorte di Silvio non ha come colonna sonora il grande Wagner del Sigfrido, né la fedeltà della biancofiore o della santakkè sono il canto meraviglioso di Leonore nel Fidelio del divino Beethoven. questo non è né un dramma né una tragedia. nemmeno un melodramma. qui la colonna sonora sono i belati delle troie invitate nelle villette arredate col gusto che sappiamo. o i borborigmi delle digestioni pesanti di fede e mora... spiace dirlo ma è così... Silvio (lo scrivo maiuscolo perché lui ha una personalità effettiva) è simpatico e lo sappiamo. ha avuto idee che fecero sperare e delle quali gli siam grati. ma ha concluso un ciclo senza molta gloria. va detto. la colonna sonora è qui solo un balletto con gli sculettìi dell'imbranato assoluto alfano, pupo siciliano dal viso di bimbo senile e inconcludente. e la musica la faranno i suoi cantastorie. sarà una nenia penosissima. scampatemene per carità. aiuto. che la democrazia sia finita è davvero un assurdo: quando mai è esistita? e non per colpa di Silvio. anzi...

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