Taci Imbecille

On. Titti Di Salvo (Sel), intervento alla Camera dei deputati domenica 22 dicembre

Si rispetti «l’umanità delle condizioni di ciascuno». Perché bisogna «dare certezze», mai dimenticarsi della «cura delle persone», specie di quelle che  «ciascuno di noi ha intorno a sé».

La molto onorevole Titti Di Salvo, compagna (è proprio il caso di dirlo) di partito della Presidente (viaggiatrice) della Camera,  Boldrini, con queste parole, documentate dai verbali degli interventi della Camera, si è lamentata a gran voce di dover lavorare (?) anche di domenica.

Giá, perché, dovendo approvare un sacco di roba (in quel caso il cosiddetto decreto salvaroma), la molto onorevole deputata ha cominciato a temere di non poter fare le vacanze natalizie. La poveretta, schiacciata sotto il peso della responsabilità di rappresentare in aula il paese, di premere il bottone che le indicano senza sbagliare, ha paventato l'orrenda prospettiva che, con quel misero emolumento che le passiamo mensilmente, si potesse anche ipotizzare di non tornare a casa dalla famiglia per le sacre feste.

Le condizioni di "umanità" (evidentemente considera disumano lavorare nelle feste) che la molto onorevole deputata invoca per sé non valgono per i piloti di aerei? Per i macchinisti e personale viaggiante dei treni?, per i camerieri, i cuochi, i vigili, i poliziotti, i carabinieri, i militari in missione e in patria? Non valgono per gli addetti agli aereoporti e alle stazioni, per il personale degli alberghi, e per tutti quelli che a Natale, o a capodanno, a Pasqua o a ferragosto, continuano a fornirci servizi e a far funzionare, alla meno peggio certo, questo sciagurato paese?

La molto onorevole deputata, il cui stipendio è superiore a quello di ciascun lavoratore che non riposa a Natale, ha la faccia tosta di querimoniare sulla disumanità del suo orario di lavoro. L'Italia grazie anche a quelli come lei e a troppi suoi colleghi va sempre più a fondo, ma la molto onorevole deputata se ne frega e vuole fare le vacanze con i suoi famigliari.

Per favore, fatele fare le vacanze, ma per sempre da quel seggio parlamentare!

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