Passaggio delle consegne

Se il 2013 ha fatto schifo non illudiamoci, il 2014 rischia di essere peggio

A meno che… La speranza, di un azzeramento di chi ci ha ridotto alla fame, è l’ultima a morire

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Se il 2013 ha fatto schifo non illudiamoci, il 2014 rischia di essere peggio

Finalmente l’annus horribilis 2013 ha le ore contate e siamo vicini a scandirne la fine con il solito conto alla rovescia, consci che se il prossimo fosse peggio di questo saremmo sicuri di essere davvero dinanzi alla fine del mondo paventata scriteriatamente due anni fa.

Questi 365 giorni ci hanno lasciato addosso ferite quasi mortali, ma nonostante tutto siamo ancora vivi, messi male, ma in vita.

Un anno da dimenticare a livello economico, in attesa di questo 2014 senza, però, ben poche aspettative, nonostante il leader Letta regali entusiasmo ad ogni sua dichiarazione, ma essendo un tantino abituati a queste illusioni ingannatrici, ci basiamo sui dati veri, reali e di prospettiva e quindi, tutta questa allegria proprio non riusciamo a giustificarla.

Sarà forse felice per avere fatto cambiare i nomi alle imposte sulla casa, che ora sono state subdolamente attenuate, sminuzzate e in altra parte ripresentate.

I tagli agli sprechi tanto sbandierati ancora si stentano a vedere, mentre si scorgono benissimo, senza bisogno di occhiali, gli aumenti sulle varie tipologie di bollette che ci ritroveremo nella cassetta della posta quale buon augurio di anno nuovo.

I disoccupati crescono in maniera drammatica, portando a raddoppiare il numero dei poveri rispetto al 2005, l’edilizia è immobile, i consumi calano, una dopo l’altra chiudono o si ridimensionano le piccole e medie industrie.

L’economia, nel nostro Paese, è al crollo totale mentre il resto dell’ Europa ha ripreso, in gran parte, a galoppare.

E Enrichetto vede tutto rosa e fiori!

Ma, fortunatamente, a sostenere la baracca Italia ci pensa la giustizia, vero fiore all’occhiello del nostro sforacchiato stivale.

La magistratura italica, portavoce del diritto più antico del mondo, vera e propria icona dispensatrice di esempi a cui attingere, più e più volte è stata premiata dalla parole di lode proferite dalla Comunit Europea, per la sua proverbiale equità nei giudizi, per il suo totale distacco o interstizio verso prese di posizione prettamente politicizzate; giudici dall’immensa statura morale che mai, e sottolineo mai, hanno ottemperato per questo o quel partito così da determinare l’eliminazione politica di qualche avversario mal sopportato.

Quei magistrati che hanno saputo adempiere, sempre e perfettamente, alla loro interpretazione obiettiva dei vari codici, mettendo in galera chi lo meritava e lasciando liberi gli innocenti.

Insomma, la massima espressione in positivo di una struttura che altro non è che l'ordine integerrimo dei rapporti umani in funzione del riconoscimento e del trattamento istituzionale dei comportamenti di una persona.

Tutto troppo bello?

Troppo Perfetto?

Ebbene sì, non credete ad una parola di quanto scritto sopra, in quanto ho solo riportato un sogno, uno dei tanti, tenuti sottochiave nel cassetto.

Malaugurato 2013, dunque!

Stasera il grande saggio Napolitano ci impolpetterà ben benino affermando che le elezioni sarebbero un grande colpo alla stabilità governativa dell’Italia.

E per la 111volta dirà con piglio fiero “ O me o il suffragio”.

E chi gli rispondesse elezioni?

Unica occasione, questa, per liberarci di un parlamento illegittimo, come sentenziato giorni addietro dalla Consulta.

Alla fine, però, in molti brinderemo al nuovo 2014, con l’unica speranza di non ritrovarci ancora davanti per molto tempo gli stessi insulsi grugni… e poi che sia come vorrà il destino.

Avete mai letto un finale di articolo così?

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    2 commenti per questo articolo

  • Inserito da ghorio il 31/12/2013 15:33:52

    Non so se il 2014 sarà peggio del 2013. Il mio augurio per tutti è che possa essere davvero meglio. Il sogno di Massimo Melani sulla magistratura sarà comunque irrealizzabile, perché i privilegi per questa casta sono oramai perpetui. Le mie critiche non sono legate alle vicende berlusconiane ma al modo di operare con rituali che nulla hanno a che fare con uno Stato moderno e al servizio dei cittadini. Del resto la colpa è sempre dei politici di turno che si beavano delle candidature di magistrati nelle loro fila. Quanto a Letta, cerca di spargere un po' di ottimismo ma deve darsi una regolata sul fronte dei privilegi, che riguardano anche lui. L'Italia politica deve spargersi il capo di cenere che ha cercato sempre di coltivare il proprio orticello. La stessa stampa, carta stampata e tv è impostata in genere in modo non democratico: basta vedere gli spazi esegui sui giornali alle lamentele e alle critiche dei cittadini. Quanto alle elezioni anticipate, se non c'è una nuova legge elettorale, non si può andare a votare. Prima bisogna che ci sia una legge che cancelli le porcate del porcellum e poi si può andare a votare. Per quanto mi riguarda non ho mai condiviso, nella mia età giovanile, la posizione di Giovanni Spadolini, che considerava le elezioni anticipate un trauma. In Gran Bretagna, negli anni 60, si andava a votare ogni sei mesi o quasi, sino che si è arrivati ad un assetto governativo duraturo. In ogni caso per fare dell'Italia un vero Stato moderno bisogna modificare la Costituzione e fare riferimento a sistemi collaudati. Non so se il Parlamento che verrà porterà a questa soluzione ma urge ritornare, in caso di mancate riforme, ad un'Assemblea Costituente, votata sulla base di quello che propongono coloro che dovranno essere eletti, magari ancora in 75. Solo così si potranno risolvere tanti problemi, anche se questa classe politica che ci governa o è all'opposizione, sembra propensa a salvaguardare privilegi e sprechi limitandosi infatti solo alle parole, senza poi agire con i fatti concreti. Lo stiamo vedendo in questi giorni con i proclami di Renzi e compagni, compresi i vari Brunetta, Grillo, etc, con gli editoriali dei giornaloni che ogni volta sembrano scoprire l'acqua calda, senza quella continuità di critica, se non vengono risolti i problemi, che dovrebbe essere il sale della politica.

  • Inserito da silvana il 31/12/2013 13:23:25

    articolo abbastanza piccante, com'era doveroso del resto, vista la situazione in cui ci hanno catapultato senza criterio, per ignoranza e incapacità di governare. non spero nulla per il 2014, nell'aria politica si sente ancora odore di stantio, di bufera, di disperazione e il sole tarderà a sorriderci

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