Suggestioni simboliche e letterarie

Rincorrere la bellezza: i Preraffaelliti a Torino

Le sette sezioni tematiche della mostra – La Storia, La Religione, Il Paesaggio, La vita moderna, La poesia, La Bellezza e Il Simbolismo

di Luca Siniscalco

Rincorrere la bellezza: i Preraffaelliti a Torino

I Preraffaelliti giungono in Italia, a Torino, grazie a un'esclusiva concessione della galleria londinese Tate. L'esposizione “Preraffaelliti, l'utopia della bellezza” vanta settanta capolavori della Confraternita, molti dei quali esposti per la prima volta in Italia. Le sette sezioni tematiche della mostra – La Storia, La Religione, Il Paesaggio, La vita moderna, La poesia, La Bellezza e Il Simbolismo – definiscono un percorso articolato attraverso il quale comprendere i nessi centrali della poetica preraffaellita e la genesi delle loro splendide opere, fra cui le celebri tele Ophelia di John Everett Millais, L'amata (La sposa) di Dante Gabriele Rossetti e Sidonia von Bork 1560 di Edward Coley Burne-Jones, tutte esposte nella mostra torinese.

La fondazione della Confraternita dei Preraffaelliti, nel 1848, assurge a lampo rivoluzionario nella stantia cultura e società dell'Inghilterra vittoriana e si distingue per anticonformismo ed eterodossia fra gli stessi fermenti innovatori, destinati presto a ipostatizzarsi in maschere ancor più dogmatiche dello status quo. I Preraffaelliti hanno invece un volto bifronte, come l'immagine tradizionale di Giano: uno è rivolto al passato, al primissimo Rinascimento, a Dante, Shakespeare e la tradizione celtica e medievale – alla dimensione spirituale, insomma –; l'altro guarda al futuro, alle trasformazioni sociali auspicate all'insegna di un socialismo alternativo a quello marxista, capace di abbattere la schiavitù del capitalismo industriale con una posizione corporativista e patriottica. Questa duplice istanza si riflette nell'intera creazione artistica preraffaellita, dominata da un gusto nobile e decadente, in cui la potenza del gesto estetico trasfigura le figure umane e le riconduce in un'orbita intimamente simbolica.

Ecco dunque che non è possibile comprendere l'opera dei Preraffaelliti senza collegarla a  suggestioni simboliche e letterarie ben precise. Come non si può capire l'opera di Dante Gabriele Rossetti senza riflettere sul fatto che suo padre, Gabriele Rossetti, è stato un grande studioso dell'Alighieri e uno dei primi interpreti del poeta italiano in chiave esoterica. Una considerazione, questa, decisiva nella ponderazione della relazione sempre vigente fra la dimensione artistica e il retaggio tradizionale e simbolico. Una riflessione valida anche nella nostra laica, progressista e postmoderna contemporaneità, in cui il riemergere di figure archetipali attraversa i domini più svariati e impensabili.

PRERAFFAELLITI. L'utopia della bellezza

Palazzo Chiablese, Torino | 19 aprile -13 luglio 2014

Orari: LUN 14.30-19.30 | MAR, MER, DOM 9.30-19.30 | GIO, VEN, SAB 9.30-22.30

Il servizio di biglietteria termina un'ora prima della chiusura.

Biglietto con audioguida gratuita: intero 13; ridotto 11.

Info e prenotazioni: Tel. 011 0881178 - http://www.ticketone.it

http://www.mostrapreraffaelliti.it

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