Berlusconi torna in campo

Il tentativo di federare il centrodestra incontra ostacoli, mentre la Lega di Salvini raccoglie consensi

Alfano non vuole più il Cav., i suoi sono attratti da Renzi, Fratelli d'Italia vogliono le primarie, intanto va tutto a rotoli

di Vincenzo Pacifici

Il tentativo di federare il centrodestra incontra ostacoli, mentre la Lega di Salvini raccoglie consensi

Ho curato un momentaneo camuffamento. Mi sono messo nei panni del cittadino, un tempo simpatizzante per il centro–destra ed oggi sempre più raramente elettore svogliato e perplesso di fronte al quadro politico, in cui si è ripresentato, dopo la sentenza favorevole, ringalluzzito Berlusconi, animato da propositi, che dovrebbero essere fieri ma sono soltanto triti e consunti. 

Cosa può infatti pensare, se non un’ulteriore fuga dalle urne, il civis, che si senta prospettare per la terza volta il varo  una coalizione affidata al "federatore", termine inedito quanto equivoco, di Arcore. L’aspetto più grave e stupefacente è che mentre nei casi precedenti la situazione  era piuttosto chiara con Berlusconi ed i suoi alleati, diciamo meglio i suoi vassalli,  schierati da un lato, pronti a battersi contro la sinistra, oggi la confusione regna sovrana. Berlusconi è impegnato nel realizzare – tanto per usare una felice definizione di Veneziani – "il miracolo farlocco" , che fino ad oggi si riducono a 2 sole e riguardano unicamente il campo elettorale, in piena sintonia ed in assoluta unità di intenti con la maggioranza del PD, sottoposta (rinuncio, per non urtare il presidente Napolitano, al termine sottomessa) al suo "Capo Pupo"  mentre in campo economico – sociale, per ritornare al cittadino, nota un atteggiamento critico senza giungere però a contrapposizioni alternative. 

Al suo fianco, o meglio per dirla più realisticamente dietro di lui, si dovrebbero allineare i transfughi dell’NCD, lontanissimi dall’idea di abbandonare il potere con ministri  e sottosegretari, la Lega, che ha riscosso un confortante consenso nelle europee, grazie alla fedeltà a temi forti e caratterizzanti, e  FdI, postasi senza equivoci nell’unica Camera in cui è presente in integrale contrapposizione con l’esecutivo. 

Sulle primarie tanto caldamente sostenute dal partito, Berlusconi avrebbe provveduto a chiarire le idee del suo ex ministro Larussa, con il quale ha avuto  "un confronto costruttivo". Secondo Libero il Cesare da Arcore avrebbe acconsentito «a patto che  si trovi prima un candidato che va bene a tutti». Il commento del foglio – si  spera – possa suscitare i necessari interrogativi e salutari ripensamenti da parte del nucleo dirigente di FdI «Sotto sotto, evidentemente, il Cavaliere è convinto di riuscire a trovarlo».  Un tempo si sarebbe detto "contenti e gabbati".

Il nostro povero quasi ex elettore di destra, che ha per anni atteso dai governi Berlusconi misure o semplicemente discorsi coerenti con la propria area, rifiuta   l’ipotesi di essere guidato da uomini della Lega, che nel recentissimo congresso padovano hanno riconfermato con il segretario Salvini orgogliosamente la linea indipendentistica proclamata nell’articolo di apertura dello statuto e definiti le ambizioni future con Zaia candidato governatore del Veneto, Tosi o Giorgetti pronti per le eventuali (o utopistiche) e lo stesso Salvini in lizza contro Pisapia. 

Non a caso il nostro cittadino ha definito orgogliose le posizioni del Carroccio, sognando, solo sognando,  una analoga posizione di fierezza a destra, in cui si continua, in puro autolesionismo e senza il minimo costrutto, a beccarsi come i famosi animali di Renzo.


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    1 commenti per questo articolo

  • Inserito da ghorio il 23/07/2014 14:10:31

    Posso dire la mia? Il prof. Pacifici fa considerazioni condivisibili, ma nel centrodestra aleggia sempre la figura di Berlusconi, il quale non vuole fare il padre nobile e pensa spesso alle sue aziende, nelle quali tra l'altro i cosiddetti intellettuali di centrodestra, non hanno mai avuto porte aperte, anche per la carta stampata, al di là dei soliti due o tre nomi. Poi bisognerebbe chiarire un equivoco, secondo me, pur rispettando tutte le idee, considerare la Lega partito di destra mi sembra davvero esagerato. I valori del centrodestra sono molto, molto diversi di quelli della Lega, primo tra tutti il Tricolore, ma questo equivoco, non ho mai capito, perché, non è stato mai chiarito.

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