Giornalieri disastri

Forze dell'ordine vampirizzate dallo Stato preferiscono donare il sangue volontariamente

Si procede a forza di annunci e retromarce. Tiepide per non dire imbarazzanti le proteste nei confronti delle nozze indiane del pese dei marò detenuti illegalmente in India

di Vincenzo Pacifici

Non sono molti gli italiani, che hanno saputo o hanno letto di una manifestazione svoltasi a Roma, nella piazza del Popolo, organizzata dalla Consulta Sicurezza contro i tagli imposti dal governo a discapito delle forze di polizia con lo slogan "Ci tolgono il sangue. Meglio donarlo". E così un’autoemoteca ha raccolto il sangue di tanti volontari a favore dei presidi ospedalieri della capitale e del territorio. 

L’iniziativa romana è la prima di una serie, distribuita alle Puglie, all’Abruzzo, alle Marche e all’Emilia Romagna. Gianni Tonelli, segretario generale del Sap (sindacato autonomo di polizia) ha riconosciuto che del tutto inattesa è stata la partecipazione "della gente anche al flash mob che ha immobilizzato l’intera piazza cinque minuti. Una metafora per esprimere il nostro sdegno e la nostra rabbia: fermi ed inermi, come ci vorrebbe". 

Gli operatori della Polizia, della Penitenziaria, del Corpo Forestale e dei Vigili del Fuoco chiedono una razionalizzazione delle forze, così da tagliare gli sprechi e recuperare risorse al posto dell’attuale polverizzazione. Tonelli ha fatto rilevare che a fronte dell’attuale situazione confusa, inconcludente e dannosa, non si vedono concrete intenzioni innovative e la prova è recata dalla distribuzione a macchia di leopardo delle nuove divise. 

Intanto siamo giunti al giorno fatidico del Consiglio dei ministri, in cui si straparlerà di novità boom mentre in non pochi auspichiamo un flop rigeneratore e catartico. Giovedì sera il bambino si è recato dal maestro, che ha impartito ampie e dettagliate istruzioni sui compiti da svolgere e sulle relazioni da presentare ai (poveri) cittadini. I cittadini, che, forse se il bambino non sarà accontentato e soddisfatto sui suoi capricci, potrebbero tornare ad essere nella veste primaria ed essenziale di elettori, stanno dimostrando con i fatti e non con le ciarle del boy scout le loro difficoltà. Nel mese di giugno le vendite al dettaglio sono rimaste ferme rispetto a maggio con una diminuzione del 2,6% su base annua. Anche nel primo mese di pieno godimento del bonus Irpef, secondo l’Istat, il commercio ha continuato a dare "segnali di sofferenza", così da giustificare il giudizio di "clamoroso flop" alla incommensurabile regalia degli 80 euro, espresso dalle più accreditate associazioni di consumatori. In agosto poi la fiducia delle imprese è calato di 2,6 punti. Nell’Eurozona scende l’Esi (indicatore della Commissione UE che misura il "sentimento economico" con l’Italia al solito maglia nera con una perdita di 4,1 punti.

Poche parole su una intervista rilasciata dalla deputata forzista, leader di Forza Italia Giovani, a proposito delle nozze show, organizzate in Puglia, terra natale dei due marò, La Torre e Girone, dalla figlia del magnate indiano Pramod Agarwal. A differenza di esponenti di ben diverso segno politico Annagrazia Calabria ha tenuto il tono piuttosto basso, quasi soft, senza particolari tensioni e senza lo sdegno necessario per una situazione incresciosa all’inizio ed ora incredibile. Lo stesso giudizio sull’operato del ministro Mogherini ("non ha dato delle risposte adeguate") è debole, diplomatico, in linea con i toni dettati, o meglio imposti dal Cesare, che da notizie trapelate non avrebbe nascosto i propri timori per le misure sulla giustizia in cantiere.   

La trentaduenne responsabile dell’ organizzazione, prossimamente in Puglia per la Summer School  (perché un nome straniero?), a cui accorrerà, tra gli altri, anche Storace, dimostra con le sue parole e le sue valutazioni la lontananza, forse l’estraneità, dei giovani di Forza Italia da valori come Stato e Nazione, allevati nel culto del Roi soleil.