Nietzsche e il Carpe Diem

Che faresti se incontrassi per un attimo la ragazza dei tuoi sogni in metropolitana?

Patrick Moberg la vide, la lasciò sfuggire, si pentì e creò una campagna su internet per trovarla

di Il Melo

Che faresti se incontrassi per un attimo la ragazza dei tuoi sogni in metropolitana?

Anni fa, vale a dire il 4 novembre 2007 alle 21:30, un ragazzo di nome Patrick Moberg vide nella metropolitana di New York la ragazza dei suoi sogni, ma non riuscì a fermarla e lei si allontanò tra la gente.

Nonostante ciò memorizzò la sua immagine e iniziò a portare avanti una frenetica ricerca. Come trovare di nuovo la donna della tua vita in una città di 17 milioni di persone? 

Moberg pensò, allora, di fare un disegno di lei, e di fare uno schizzo anche di se stesso, così da inserire entrambi in una campagna online creata da Patrick e degna della società di marketing McCann

Ho visto la ragazza dei miei sogni in metropolitana sere fa" ebbe a scrivere su un disegno, poi raccontò l’incontro in ogni suo possibile dettaglio che fece mergere su quegli schizzi a matita e li pubblicò sul suo web nygirlofmydreams.com.

La ragazza venne descritta come bruna, con guance rosee e un fiore tra i capelli.

Che cosa ci facesse Heidi nella metropolitana di New York è qualcosa a cui non ebbe a pensare il nostro.

La ricerca, diffusa ormai ognove in internet, e non appena la lepre saltò fuori dopo cotanta violenta battuta di caccia, ebbe un ottimo risultato: Patrick trovò la ragazza, e così lo annunciò esultante a tutto il web.

L’aiuto gli fu dato da una videocassetta, ove lui stesso spiegava il perché di quell'amore subitaneo e la causa della sua paralisi nella metro.

È un ragazzo attraente e coraggioso, di questo non c'è dubbio, che soffrì in un determinato momento della stessa cosa che soffrono nei racconti tanti cavalieri grigi che percorrono le strade trascinando rumorosamente le catene della loro solitudine: la sentenza di una vergogna soffocante.

Ma il suo caso non è unico, perché gli amori eterni normalmente nascono in pochi secondi e in posti tanto disuguali come una metropolitana, alla fermata di un autobus o alla cassa di un supermercato.

Quando uno riflette su questo, quando reinterpreta gli sguardi ed i salti del cuore e la pelle d’oca ed altri sintomi ancora, tra il piacere e il patetico, già apprezzati da civiltà tanto antiche come la propria vita, sa che il tutto si risolve nell’intensificare l'incontro e nel lasciarlo stare, come quando vedi dal balcone di casa passare i cadaveri lungo il fiume mentre fumi un'ultima sigaretta.

Probabilmente Heidi e Patrick condivisero nel metro alcuni minuti gradevoli in comunione, villaggi di segni sotterranei, telepatia suggerita e un amore intrecciato col poderoso linguaggio dei simboli.

Se da quel temporale invisibile non sorse nessun tuono che li portasse a cercarsi fisicamente è meglio dunque rimanere con l'incantesimo del momento, quello tanto difeso: la gravità del puro scintillio.

Se confidassi più nella vita ti lanceresti meno all’istante”, disse Nietzsche, calpestando ilcarpe diem.

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