Intervista ad una ragazza speciale

Come sedurre una fiorentina (nel senso di una ragazza e non di una bistecca!) -I parte-

di Il Melo

Come sedurre una fiorentina (nel senso di una ragazza e non di una bistecca!) -I parte-

Sedurre una ragazza fiorentina, può essere molto esotico come provare a flirtare con Jasmine, principessa della Disney. Specialmente in quel di Firenze, crogiolo di culture e credenze.

Ci siamo informati e abbiamo avvicinato una delle ragazze più apprezzate dalla città col giglio e… oltre porta.

T.: Sei di Firenze, vero?

Ragazza speciale: Sì

T.: Ma proprio di Firenze, Firenze? Perché si dice in giro che voi ragazze di Firenze, Firenze, siete diventate come gli unicorni albini. Difficilissimo incontrarne uno.

Ragazza speciale: In effetti è dura trovare una purosangue come me. Se, poi, dici a qualcuno che sei di qui, ti rispondono: ma è vero? di Florence, Florence? È molto difficile trovare qualcuno nato qua, perché una delle tantissime cose che ha questa città è che accoglie tutto il mondo…da anni. Ogni volta che arrivano le vacanze estive, soffro di una strana sindrome di nido vuoto, perché non rimane nessuno tra le mura della città. Se ti capitano tre giorni di festività consecutivi, rimani sola con i turisti perché tutti i tuoi amici sono andati via.

Firenze è quel posto dove la gente sogna di venire ad abitare, ma che finisce poi alla lunga per detestare e dove sogna di andarci solo per i fine settimana. Ed io non ho altri luoghi dove abitare, cosicché rimango.

T.: Allora non apprezzi per niente quei fiorentini che posseggono sei o sette cognomi, no?

R.S.: Per niente!

T.: Cosa deve fare un ragazzo per sedurti?

R.S.: Niente di speciale. Magari invitarmi a pranzo. Prima…sempre a pranzo, la cena ha anche il dopo-cena e se uno non è proprio il mio tipo è difficile poi da allontanare. Dopo che l’ho conosciuto e mi piace, possiamo anche fissare per l’aperitivo o la cena. Basta che dopo possa fare il mio pisolino…Per sedurmi uno deve prima farmi riposare un po’ e poi…

T.: La prima volta che mangi in casa dei suoi genitori, che cosa preferisci ti mettano in tavola:  trippa o lesso?

R.S.: Trippa in umido! E non perché sono fiorentina. Mia nonna era di Prato e in casa sua, la trippa,  si mangiava a colazione, pranzo e cena. Un bel po’ di trippa con tanto formaggio e mi hai conquistata; il gioco è belle che fatto! Ci vuole poco, no?

T.: Che musica preferisci ti mettesse?

R.S.: Amo moltissimo De Andrè e De Gregori, e sono un’appassionata di Vivaldi!

T.: Forte de Marmi o Porto Cervo?

R.S.: Viareggio, anzi Le Focette! E’ che i miei genitori hanno da moltissimo tempo una casetta, a Le Focette, proprio di fronte alla Bussola. Quand’ ero piccola, a scuola scrissi un tema che diceva: “Ho una casa molto bella con un giardino molto grande che si chiama La Bussola”, e per questo motivo, ogni volta che ci vado, mi sembra sempre stupendo. Sono stata anche a Porto Cervo, ma amo la mia Versilia.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          T.: Chi sono per te più belli, i latini o i vichinghi?

R.S.: Sono italiana, ma mi generano molta simpatia quelli del Nord. Mi piace molto il loro fisico e i loro capelli biondi, e, forse, anche perché sono stata con un ragazzo olandese due anni fa.

T.: Dove si lega meglio? Nel Museo degli Uffizi o verso Fiesole?

R.S.: Hai toccato due punti autobiografici, perché sono storiografa dell'Arte e ho “vissuto” l’Uffizi  per molto tempo, e non disdegno, però, nemmeno Fiesole, dove ho incontrato il mio primo grande amore. Diciamo che il primo mi ricorda tanta pedanteria, il secondo l’amore. Inoltre, per me, chi compra libri, film e ama l’arte, ha già fatto breccia, in qualche modo, nel mio cuore.

T.: Quando s’inizia una storia con una ragazza come te, la cosa normale è proporre piani pirotecnici, come musei ed esposizioni. Ti piacciono o stai desiderando che passi questo periodo?

R.S.: A me non devono assolutamente mai propormi di smettere di andare a musei e cose simili. In realtà, mi darebbe abbastanza noia che uno m’imponesse di farlo, perché significherebbe di non avere capito niente della sottoscritta. Io rispetto le sue scelte, ma lui deve rispettare le mie.

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    2 commenti per questo articolo

  • Inserito da JOHNNY il 20/05/2018 17:31:29

    A me, da quello che ho visto fin'ora stando a firenze da qualche mese, sembra che l'aggettivo migliore per descrivere una ragazza fiorentina sia GOLD DIGGER ACIDA. Appena esci fuori da firenze le ragazze tornano normali e ti sorridono.

  • Inserito da Silvana il 04/11/2014 15:46:53

    se tutte le vere ragazze fiorentine recitano la parte delle ingenue furbette, come quella del racconto, forse sarebbe meglio sedurre una buona bistecca fiorentina, magari al sangue: soddisfa molto di più!

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