L'A B C del vestiario maschile

Le parole indispensabili (del vocabolario) dell'abbigliamento del perfetto gentleman -I parte-

Abbiamo esaminato molti vocaboli e concetti necessari per comprendere qualcosa in più circa l’abbigliamento classico da uomo

di LORD BRUMMELL

Blu. Il colore più formale per un abito. La sua collocazione perfetta è la città, e dopo le sei del pomeriggio o con assenza di luce solare.

Grigio. Il colore del tuo vestito al mattino. Inappropriato per la notte, ma di grande effetto con il cappotto beige della mattina seguente.

Chesterfield. Reso popolare dalla casata dei Duchi di Chesterfield, altro non è che un cappotto esteso non molto oltre il ginocchio. Benché possa essere a doppiopetto è il modello a fila semplice di bottoni il più conosciuto. I suoi colori più diffusi sono il Blu, Beige e Antracite. Pur tuttavia, la spiga grigia di lana, con il collo di velluto nero, rappresenta per antonomasia il Chesterfield.

Savile Row. La via per eccellenza con le sartorie più prestigiose. Si trova in Mayfair a Londra, e sin dalla fine del  XVIII secolo vi sono collocate le principali sartorie del mondo. Grandi nomi come Henry Poole, Huntsman o Gieves & Hawkes, vestono la crema della società britannica e dei gentleman stranieri.

Una sartoria di Savile Row

Jermyn Street. La culla della camicia. Dam più di un James Bond,  a Pablo Picasso a Charlie Chaplin, hanno ceduto alla squisitezza del lavoro dei maestri camiciai inglesi. Case, con una lunga storia, come Turnbull & Asser o Harvie & Hudson sono diventate dei veri e propri must. 

Bespoke. Tutti quei capi realizzati a mano o su misura.

Il su misura. Termine usato per riferirsi a indumenti fabbricati sulla base di misure standard e successivamente adeguate alla fisionomia di ogni cliente. Possono anche essere personalizzati scegliendo colori e dettagli come la doppia tasca su una giacca, il tipo di collo di una camicia, o un filo particolare delle scarpe. 

Abbigliamento. Indumenti pronti con misura standard, tipo la taglia 40  per gli abiti, M per camicie o numero 41 per le calzature, che non ammettono modifiche al di là di qualche intaglio o una scelta per vita bassa o alta.

Oxford. Presente dal 1830 nel porta-scarpe degli uomini più eleganti, è una calzatura che si caratterizza per la raffinatezza e la sobrietà ed è molto adatta per essere indossata nelle occasioni più formali. Ottima con lo smoking. 

Derby. Il suo nome deriva dal generale prussiano Gebhard Leberecht von Blücher. Nel suo confronto con le truppe di Napoleone decise che i suoi soldati avevano bisogno di scarpe di migliore qualità. Per tutti loro ordinò che fossero confezionati degli stivali dove le pale laterali dovevano essere cucite all’esterno della scarpa. Meno formale della Oxford è molto consigliabile per le persone con i piedi larghi e il collo del piede alto.

Monkstrap. Evoluzione dei sandali che portavano i monaci. E’ una calzatura che si caratterizza per la sua/sue fibbia/e; ciò che permette una rapida chiusura.Perfette anche sotto i vestiti eleganti. Immettibili con i calzini bianchi.

Brogue. Decorazioni a forma di perforazione con le quali si adornano le scarpe. Norma generale: quanto maggiore sarà il numero di brogues meno formale sarà la scarpa.

Opera Pumps. A volte scarpa di pelle, spesso di vernice, abbellita con nastro a forma di fiocco e che si indossa specialmente con lo smoking.

Papillon. Tipo di cravatta associata agli intellettuali che, nonostante il suo poco uso, è considerata meno formale della cravatta standard. E’ tornata di moda negli ultimi anni apportando un tocco dandy agli insiemi più audaci ed un tocco di classe ad altri più formali, come gli abiti con doppiopetto.

Fazzoletto da taschino. Complemento obbligatorio che denota eleganza atemporale allo stato puro, e che sempre apporterà grande stile a qualsiasi giacca.