Spigolando dai giornali

Siamo in piena emergenza ma da Renzi non arriva una sola parola su clandestini, terrorismo, Grecia, ecc ecc...

di Vincenzo Pacifici

Siamo in piena emergenza ma da Renzi non arriva una sola parola su clandestini, terrorismo, Grecia, ecc ecc...

Un mio giovanissimo parente, che frequenta l’asilo, usa frasi e compie gesti di minifurbizia, simili a quelli soliti nel “presidente del Consiglio”. Si esprime con motti e slogans, accostabili per profondità ed acutezza a quelli citati nei “Baci Perugina”. Tre esempi: le espressioni, banali, superficiali, insoddisfacenti sulla tragedia terroristica in Tunisia e sul fenomeno drammatico dell’immigrazione, mai seriamente affrontato, e sul “derby” tra euro e dracma, che, almeno il primo giorno ha visto la borsa essere la peggiore con una perdita del 5,171%

   Renzi, poi, assume iniziative, le cui conseguenze sono facilmente previste, se non addirittura scontate. Basti pensare alle misure decise sul caso De Luca, contando su una soluzione positiva attraverso la magistratura, per la quale, nel frattempo sono a stati adottati provvedimenti favorevoli come il rinvio del collocamento a riposo (perché analoga misura non è stata rivolta ai professori universitari in atenei sempre più spopolati di docenti?).

   E che pensare, se non a calcoli proiettati in campo elettorale, delle mosse finalmente assunte per il ritorno dei marò da una carcerazione lunga quanto ingiusta?

   Intanto il Jobs Act “non aiuta il lavoro. A maggio 63mila posti in meno. Scende l’occupazione anche tra i giovani. Crescono gli inattivi”. Come reagirà il “premier” ? Si parla di un commissariamento di Boeri all’Inps. Forse perché l’ “officina” ritiene compiuto atti di disobbedienza?

   I risultati di un sondaggio compiuto da Pagnoncelli e presentato sul “Corriere della Sera” sono desolanti. La fiducia nel “capo del governo” è scesa al 36% (-25% rispetto a quella segnata al momento dell’insediamento, -34% dopo le europee). Allo stesso livello si colloca Matteo Salvini, al 30% (+7%) giunge Grillo, più volte irriso e dato per esaurito, e addirittura, incredibilmente per la gracilità della sua azione, al 29% la Meloni.

   Sono – è inevitabile quanto penoso rilevarlo – 4 debolezze, 4 protagonisti della scena politica, preparati se non superficialmente, lontani dalla capacità di concepire, elaborare e svolgere un progetto utile, misurato e pratico per la guida del Paese.

   A proposito di Salvini una espressione sulla farsa della Regione Campana, la dice lunga sui suoi orientamenti reali, sui quali dovrebbero soffermarsi e meditare tanti suoi simpatizzanti. Il “Lord Brummel” lombardo, con il solito tono sprezzante e spocchioso, la definisce “un’italianata; ci ride dietro il mondo”. Chiaro?

    Sulla riunione svoltasi presso la sede de “Il Tempo”  “La destra si fa partito. Con la Fondazione” traccia una attenta quanto concreta attenzione, con una intervista, Gennaro Malgieri. Rilancia l’ipotesi di un’ Assemblea costituente, dal momento che “non abbiamo più colpe da espiare. E tutti sono utili”. Ci sarà qualcuno alla Camera e in Fdi, e con la Destra, che vorrà tener conto di questa indicazione, la sola utile?

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