Tragedia nella notte

Violento terremoto, il Centro Italia in ginocchio.

Un violento sisma, avvertito con chiarezza in varie regioni italiane, ha devastato alcuni comuni delle regioni centrali. Pesantissimo il bilancio.

di  Totalità

Violento terremoto, il Centro Italia in ginocchio.

Ancora una volta, scene di dolore e di devastazione. Il terremoto ha colpito ancora: nella notte è stato avvertito con molta chiarezza in molte regioni e località italiane, provocando interminabili minuti di  spavento e preoccupazione. Ma è stato il centro Italia ad essere colpito al cuore, soprattutto con la scossa delle 3,36 con magnitudo 6 ed epicentro vicino ad Accumoli in provincia di Rieti, a soli 4 chilometri di profondità: un’altra di magnitudo  5.4 è stata registrata alle 4,33 con epicentro tra Norcia (Perugia) e Castelsantangelo sul Nera (Macerata) e ipocentro a 8,7 chilometri di profondità. Una ulteriore violenta scossa, di magnitudo 4.9, è stata avvertita nel primo pomeriggio scatenando il panico.  Vari Comuni  di Lazio, Umbria Marche ed Abruzzo sono tra i più colpiti  e continuano ad arrivare notizie di persone disperse o ancora sotto le macerie.

Il bilancio, ancora provvisorio, è tremendo: secondo la protezione civile si tratterebbe di 73 vittime, con qualche centinaio di feriti e un numero imprecisato di dispersi. Cifre, purtroppo, destinate probabilmente ad aumentare. Delle vittime,  10 risultano ad Arquata e Pescara del Tronto (Ascoli Piceno)  e 28 in quelli di Amatrice ed Accumoli  (Rieti); ma si tratta di dati e cifre in continua evoluzione.

Amatrice è stato un paese particolarmente colpito: il centro storico della cittadina sabina è quasi completamente crollato.  Danneggiate chiese antiche come quella da San Francesco (XIV secolo); in rovina anche il museo civico. Ma sono soprattutto  le vicende umane che maggiormente colpiscono: si parla di bambini ancora vivi sepolti sotto le macerie; uno, di 11 anni ha disperatamente chiesto aiuto sino a qualche ora fa ma poi è calato il silenzio; un altro, d 4 anni, è stato tratto vivo dalle rovine ma è poi spirato in ospedale.   Crollato anche lo storico hotel Roma,con diverse persone rimaste intrappolate sotto le macerie.

Scene che ricordano una guerra e anche che la natura può rivelarsi un avversario temibile, soprattutto quando l’uomo non prende tutte le precauzioni necessarie o peggio si comporta con noncuranza e superficialità.  Intanto si mobilitano le operazioni di soccorso ma purtroppo continuano anche le scosse.

Secondo il capo del Dipartimento Protezione Civile Fabrizio Curcio questo terremoto "è paragonabile, per intensità, a quello dell'Aquila". Nel frattempo è stato mobilitato l'Esercito per far fronte all'emergenza. Una componente del 6/o reggimento Genio di Roma, con mezzi speciali, è partita verso le zone colpite dal sisma, ma si mobilitano anche volontari  e varie organizzazioni. Non mancano però anche le polemiche: "Ho chiamato i soccorsi alle 4, ma ancora non abbiamo visto nessuno, è scandaloso", ha denunciato intorno alle 6 del mattino a RaiNews24 il sindaco di Accumuli, Stefano Petrucci.[1] Sui social, intanto, in molti vogliono vedere quale sarà il trattamento riservato alla vittime del terremoto (con inevitabili paragoni con il trattamento riservato ai profughi) e se si ripeteranno i soliti episodi di malcostume legati alla ricostruzione. Tutte cose legittime, ma ora è il momento della emergenza e della solidarietà: la polemica può attendere è sicuramente – purtroppo – l’occasione non mancherà.

 



[1] http://www.ilgiornale.it/news/cronache/terremoto-polemica-sui-soccorsi-sono-arrivati-ritardo-1298868.html

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