i libri di totalità

Rassegna mensile di novità librarie: gennaio 2017

di Mario  Bozzi Sentieri

Rassegna mensile di novità librarie: gennaio 2017

Maurizio Belpietro, Giacomo Amadori Francesco Borgonovo, I segreti di Renzi (Sperling & Kupfer, pagg. 266, Euro 17,90) 

Questo libro ci porta dietro le quinte della commedia renziana, svelando gli intrecci tra finanza e politica, le relazioni internazionali nascoste e gli affari condotti finora ad insaputa degli italiani. Perché Matteo Renzi sarà pure 'un maleducato di talento', come lo ha definito qualcuno, ma quando si tratta di esercitare il potere si muove senza indugi, e senza remore. Con “I segreti di Renzi” è possibile entrare   nella stanza dei bottoni, leggere sms e ascoltare telefonate minacciose, affacciandosi  nelle enclavi in cui si concludono le trattative che riguardano il destino dell'Italia, e in cui spesso si respira uno 'stantio odore di massoneria', venendo  a conoscenza di tutti i segreti che si celano dietro l’immagine rassicurante dell’ex “rottamatore”: i clan, gli amici degli amici, le trame, i rapporti con la finanza, le multinazionali, la sanità, le banche.

ITALIA

Autori Vari, L’Italia nel mondo. L'altra politica estera italiana dal dopoguerra ad oggi (Circolo Proudhon Edizioni, pagg. 220, Euro 15,00)

Una lettura alternativa della politica estera italiana che procede di pari passo con quelle personalità che hanno segnato gli eventi cruciali dell’Italia nel mondo, dall’attenzione di Mattei per il Mediterraneo, fino al personalismo berlusconiano e ai rapporti con Bush e Putin, dal riguardo di La Pira per il conflitto vietnamita fino all’apertura di Nenni alla Cina di Mao, passando per i guizzi di sovranità del governo Craxi e la spregiudicatezza politica di Andreotti. Il ritratto di un Paese di mediatori che si è saputo ritagliare uno spazio di sviluppo e di prosperità all’interno della Guerra Fredda, e che oggi, nella cornice atlantista, sembra perdere la bussola dell’interesse nazionale. Il saggio è stato realizzato dai redattori della redazione Esteri de “L’Intellettuale Dissidente”

EUROPA

Sergio Romano, Putin. La ricostruzione della Grande Russia (Longanesi, pagg. 156, Euro 18,00)

Quando Eltsin nominò Putin Primo ministro, designandolo quale suo erede a capo della Federazione russa, i politologi di tutto il mondo si chiesero chi fosse questo ex ufficiale del KGB e quali fossero i suoi protettori politici. Il suo esordio in Cecenia mise le cose in chiaro: se qualche oligarca si era illuso di farlo eleggere per poi manovrarlo a suo piacimento, si era chiaramente sbagliato; il nuovo arrivato mostrava di avere un suo progetto e l’energia per risolvere le questioni più urgenti. La riconquista di Groznyi e la lotta ai fondamentalisti islamici fu feroce e spietata, e si portò come corollario le morti di Litvinenko e della giornalista Politkovskaja. Nella costruzione del suo Stato autoritario e per ridare prestigio alla sua nazione, Putin si serve della tradizione zarista e della memoria dell’ideologia comunista, della Chiesa ortodossa e del rinvigorito esercito nazionale. La missione “santa” della terza Roma, protettrice dei cristiani d’oriente e degli slavi, rivive nella politica di forza realizzata in Ucraina, nell’intervento in Siria a sostegno di Assad, negli accordi con l’Iran e nella dottrina militare anti-Nato.

MONDO

Paolo Sensini, ISIS. Mandanti, registi e attori del “terrorismo” internazionale (Arianna, pagg. 298, Euro 14,50)

 

Molti tentativi sono stati effettuati per destabilizzare il vicino oriente, balcanizzando l’intero territorio, magari servendosi degli jihadisti per indebolire il governo di Bashar al-Assad. Fin dall’inizio nei movimenti di protesta si sono infiltrati gruppi armati, dalla violenza brutale, spie ed opportunisti, usati per colpire le autorità legittime. Russia e Cina però si sono opposte al progettato attacco internazionale, seguendo una geo-strategia che non è solo antioccidentale, ma deriva da secoli di interesse per la Siria, paese chiave del Levante. Arabia Saudita e Turchia, curdi e sciiti, Usa e regni satelliti, russi e cinesi, lo scenario che si apre è apocalittico, ci sono troppi contendenti che combattono per interessi diversi, ognuno radicato sulle sue posizioni e convinto di poter vincere. I canali ufficiali dei finanziamenti ai terroristi, i mezzi di comunicazione che ci informano sull’ISIS e sulle sue “prodezze”, qual è la vera posta in gioco del conflitto in medio oriente, il ruolo svolto da Israele nelle rivolte in Siria ed in Iraq, il falso problema dell’Islam moderato e del fondamentalismo, a queste e ad altre questioni tenta di dare una risposta l’autore.

MODERNITA’

Massimo Fini, La modernità di un antimoderno.Tutto il pensiero di un ribelle (Marsilio, pagg. 1088, Euro 24,00)

A partire dal 1985 con La Ragione aveva Torto?, un sarcastico quanto documentato pamphlet contro l’Illuminismo, Massimo Fini ha preso a demolire tutti i capisaldi della nostra società: la democrazia, l’economia, la tecnologia, la pretesa totalitaria dell’Occidente di ergersi a ‘cultura superiore’. Fini mette a nudo le pesantissime ricadute che questo modello ha sulla nostra vita: nevrosi, depressione, alcolismo di massa, uso e abuso di psicofarmaci, droga. Questo volume unico raccoglie sei testi pubblicati dal 1985 a oggi. Straordinario anticipatore Massimo Fini è stato sottovalutato per decenni, ma oggi quelle che venivano considerate delle provocazioni sono diventate delle inquietanti realtà.                                                                                            

ECONOMIA

Ercole Incalza, Programmare e/è pianificare. Una lunga storia critica (Marsilio, pagg. 432, Euro 38,00)

Il volume tratta il tema della programmazione e della pianificazione del sistema infrastrutturale calato su tutto il sistema costituito da strade, ferrovie, porti, aeroporti e interporti ripercorrendo la lunga storia della programmazione infrastrutturale in Italia a partire dal Progetto 80 fino alla Legge obiettivo. Attraverso l’analisi di una serie di momenti che hanno caratterizzato i vari passaggi programmatici e pianificatori che si sono succeduti negli ultimi quindici anni, l’autore ne denuncia le atipicità, i paradossi generati proprio da un approccio che era ed è purtroppo legato a un’interpretazione non corretta del «programmare» come preludio di azione alla «pianificazione».

CIVILTA’

Danilo Castellano, Martin Lutero. Il canto del gallo della Modernità (Edizioni Scientifiche Italiane, pagg. 152, Euro 17,00)

Il libro, edito contemporaneamente in italiano e in spagnolo, considera gli aspetti etici, politici e giuridici del pensiero di Martin Lutero. Esso evidenzia le conseguenze «laiche» della Riforma, la quale costituisce l’«anima» della civiltà occidentale moderna e contemporanea. Sia l’«Europa» sia l’«America», infatti, pur con le loro diverse storie, sono applicazione e sviluppo di quella che può essere legittimamente considerata «la» rivoluzione, la rivoluzione storica più incisiva. La Riforma, pertanto, non è un evento consegnato agli archivi della storia ma evento attualissimo, del quale vanno individuate le radici, conosciuti gli aspetti teorici e compresa la sua evoluzione anche e soprattutto per capire il nostro tempo.

RELIGIONE CATTOLICA

Nicola Bux, Con i Sacramenti non si scherza (Cantagalli, pagg. 224, Euro 17,00)

Della fede, i sacramenti sono l'espressione, il frutto, il dono più  alto e prezioso. Ma oggi la fede appare sempre più  una sorta di brodo indeterminato e rimescolato dalle scelte a volte fin troppo arbitrarie e personali di alcuni sacerdoti, dalla molta presenza dell'uomo ma poca presenza di Dio nelle chiese. Il lettore troverà in queste pagine, per ognuno dei sette sacramenti, una spiegazione chiara e appassionata del loro significato, della storia, ma anche delle deformazioni, degli equivoci, le aggiunte o le sottrazioni che oggi minacciano i sette ''segni efficaci''. Dunque, una catechesi in uno stile che sa essere al contempo chiaro e divulgativo, seguita da un utile ''manuale per l'uso''.

TRADIZIONE

L.M.A. Viola, Oltre la porta del cielo (Vicrix, pagg. 512, Ero 35,00)

Questo poderoso volume va considerato come un “catechismo” della religione romana, dedicato alla formazione del vir religiosus, per puntellare l’identità spirituale dell’uomo romano-italico in un’epoca di disorientamento e di confusione culturale. Il disordine ed il caos moderno sono figli dell’aggressione dissacratoria dell’ateismo, predominante nella civiltà occidentale, e quand’anche una tradizione religiosa si è conservata, è nella sua forma integralista che si mantiene, per cui diviene questione di guerra santa, con la conversione o lo sterminio degli infedeli quali logiche conseguenze. Il Pantheon romano non conosceva limitazioni particolaristiche, esclusivismi religiosi, né tantomeno dottrine sincretistiche; dietro il Mistero di Roma ed il suo Impero divino vi era una missione universale, superiore ed anteriore ad ogni dogmatismo. La maschera politeista che la Tradizione romana ha assunto è solo l’aspetto esteriore dell’unità trascendente, che ha in Giano il Dio Supremo, il Principio di ogni stato dell’essere. La misura della sapienza e della giustizia divina è il Mos maiorum, che regola la condotta interna ed esterna dell’uomo gentile; la conservazione, l’attuazione e la trasmissione del Mos maiorum è il compito fondamentale dei Pontefici e delle legittime autorità sacerdotali.

STORIA

Jean-Noel Robert, Roma antica (Goriziana, pagg. 315, Euro 20,00)

Il libro offre al lettore italiano il testo di partenza della collana francese Les Guides Belles Lettres des Civilisations. Guide scritte per viaggiare nel tempo e nello spazio, indirizzate studiosi, curiosi di storia e civiltà, viaggiatori... Sono opere pratiche e ragionate di cultura generale sulle civiltà che hanno lasciato tracce affascinanti nella storia, che si propongono di offrire al lettore le chiavi per avvicinarsi a testi antichi o approfondimenti storici, aiutando a decifrare allusioni e a chiarire le incertezze. Roma. Si pensa di sapere molto della civiltà romana, ed è senza dubbio vero. Si crede di conoscerla perché è alle origini della nostra stessa società. Ma è qui che sta l'errore: è necessario riscoprire come gli antichi romani guardassero uomini e cose, ed è quanto il libro intende chiarire. La concezione pratica della guida rende possibile leggerla come un libro tradizionale dall'inizio alla fine, ma anche scorrere liberamente i capitoli in base alle proprie curiosità, o utilizzare l'indice per risalire a una specifica informazione d'interesse. Disegni, mappe e schemi consentono di arrivare subito all'essenziale, mentre la bibliografia può avviare a una ricerca più approfondita.

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Eugenio Di Rienzo, L'Europa e la "Questione Napoletana" 1861-1870. In appendice Il discorso di Lord Lennox alla Camera dei Comuni dell'8 maggio 1863  (D'Amico Editore, pagg. 160, Euro 12,00)

L’azione diplomatica costituì, subito dopo la nascita del Regno d’Italia (17 marzo 1861), il campo di lavoro del governo in esilio di Francesco II. Principale attore di questa strategia sarà Pietro Calà Ulloa, capo dell’esecutivo e leader della corrente costituzionalista, liberale, federalista, sostenuta da Francesco II, che si opponeva a quella conservatrice dei «legittimisti puri» capitanata dall’ex ministro delle Finanze Salvatore Murena e dalla regina madre Maria Teresa. Il Primo ministro si dimostrò convinto fautore della necessità di spostare il tema della «Nazione napoletana» dallo scenario italiano a quello europeo, per porlo al centro del dibattito politico internazionale. Calà Ulloa era, infatti, convinto che la funzione militare del “brigantaggio”, insufficiente in mezzi, coordinamento politico e strategico, doveva subordinarsi obbligatoriamente a quella sviluppata dalla diplomazia. La guerriglia contro le forze di occupazione discese da settentrione doveva avere come principale obiettivo quello di mostrare alle Potenze europee l’incapacità del governo di Torino a mantenere il controllo delle province meridionali, se non a patto di utilizzare contro i suoi abitanti un insopportabile regime poliziesco e una spietata repressione.

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Antonio De Rossi, La costruzione delle Alpi. Il Novecento e il modernismo alpino (1917-2017) (Donzelli, pagg. 658, Euro 42,00)

Il grande affresco di Antonio De Rossi su La costruzione delle Alpi, iniziato con la pubblicazione del volumeImmagini e scenari del pittoresco alpino(1773-1914), trova ora pieno compimento in questo nuovo volume dedicato al modernismo alpino (1917-2017). L’opera rappresenta un inedito sguardo sull’universo delle Alpi, indagato nel suo emergere come autonomo soggetto di storia e inteso come l’insieme delle sue componenti materiali e simboliche, delle sue «trasformazioni » e delle sue «rappresentazioni» nel corso di un processo che dal Settecento giunge fino ad oggi. Lo spazio montano è qui analizzato a partire dai due fenomeni che ne hanno occupato la scena durante il Novecento: da un lato, l’esplosione del turismo, con i suoi processi di infrastrutturazione e urbanizzazione, con l’invenzione delle stazioni invernali e dell’architettura moderna alpina, con il consumo sciistico e automobilistico della montagna e la nuova idea di salute e di organizzazione del tempo libero; dall’altro, lo spopolamento, con la dissoluzione dei modi di vivere storici e l’abbandono delle aree vallive, e con il tentativo di determinare nuove funzioni e progettualità. Al centro della scena, nella fase ascendente, l’immagine e le pratiche di quello che l’autore definisce il modernismo alpino, con la creazione di una nuova e inedita civilizzazione d’alta quota, strettamente connessa alle città fordiste della pianura, che appare configurarsi come una declinazione specifica, a partire da un luogo estremo, dei topoi della modernità. Alla fine degli anni settanta del Novecento, il modernismo conoscerà la sua fase discendente, portatrice di una crisi profonda e di una radicale rimodulazione, con l’emergere di nuove sensibilità ambientali e di una diversa idea della montagna, che porrà al centro il tema della sua patrimonializzazione.                                 

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Rev. Shinsho Hanayama, La via dell’Eternità (Heiwa no Hakken). Memorie spirituali del processo ai "criminali di guerra" giapponesi (Tokyo, 1946-1948),  (Il Cerchio, pagg. 476, Euro 38,00)

In occasione del 70° anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale, questo documento unico ed inedito rappresenta ancor oggi una duplice, fortissima condanna: della follia della guerra in primo luogo, della "giustizia dei vincitori" immediatamente dopo. Una lezione religiosa ed umana di stupefacente attualità.

Il Monaco Buddhista Shinsho Hanayama, celebre storico del Buddhismo, nel 1945 per un puro caso venne nominato Cappellano del carcere di Sugano, in Tokio, ove trovò rinchiusa l'élite militare e politica del Giappone appena sconfitto, che vennero processati come "criminali di guerra" dai vincitori. Egli assisté quindi spiritualmente ministri e semplici soldati, generali ed ambasciatori fino alla loro condanna e morte, vivendo in un'ottica esclusivamente spirituale l'atto finale della più grande tragedia del Novecento.

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Paul Sérant, I vinti della liberazione. Epurazioni, esecuzioni, eliminazioni sommarie in Europa dopo la Seconda guerra mondiale (Oaks, pagg. 406, Euro 28,00)

 

Cosa accadde in Europa Occidentale al termine della Seconda guerra mondiale? Lo scrittore Paul Sérant riapre una pagina di storia dimenticata, allo scopo di riportare l'attenzione sull'epurazione avvenuta in Europa Occidentale e sulla repressione politica che fu messa in atto in diverse nazioni al termine del conflitto più sanguinoso che l'umanità abbia mai conosciuto. Attraverso una precisa ricostruzione dei fatti, Sérant ricorda che la fine di una guerra non coincide mai con la firma di un trattato o con una data stampata su un libro di storia.

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Ernesto Galli della Loggia, Credere, tradire, vivere. Un viaggio negli anni della Repubblica (Il Mulino, pagg. 360, Euro 24,00)

In politica come nella vita cambiare idea è inevitabile. E forse anche giusto, in un’epoca come la nostra caratterizzata da mutamenti così profondi e rapidi. In Italia però cambiare orientamento politico, in specie passare da destra a sinistra o viceversa, è sempre stato altamente problematico: chi lo fa si attira l’accusa di essere un trasformista o peggio un voltagabbana e un traditore. Ernesto Galli della Loggia racconta come il cambiamento/tradimento è stato vissuto, interpretato e concettualizzato nella recente storia politica italiana e, ripercorrendo anche la sua stessa esperienza e le molte polemiche che lo hanno coinvolto nei principali passaggi della vicenda ideologica del Paese, posa uno sguardo severo sulla storia intellettuale e culturale italiana, colta nei suoi inconfessati cambiamenti di fronte, le sue quasi sempre tacite abiure, i suoi pregiudizi, le sue bugie.

STORIA DELLE DESTRE

Claudio Roberto Cocchi, Quel giorno al Bar Maggiolino.Storia della Giovane Destra bolognese negli Anni ’80 (settimo Sigillo, pagg. 318, Euro 26,00)

Giuliano è un uomo che si è allontanato dai suoi affetti, per colpa di un insuccesso sentimentale ma soprattutto per aver assistito al naufragio di un sogno: contribuire al cambiamento di Bologna, la sua città, ed alla formazione delle nuove generazioni. Ha messo la sua vita in "pausa", ferma dal giorno della partenza in attesa di un sussulto. Appartiene ad un mondo, un'epoca ormai vissuta e perduta, osservando un futuro da spettatore neutrale. Andrea invece è una matricola universitaria, intelligente ma spensierato che vive la sua giovinezza in modo sobrio ma divertente. E' un giovane del nuovo millennio, segnato dalla tecnologia e dalla globalizzazione, avvertendo suo malgrado poca percezione del passato.
Cosa succederà quando questi due mondi verranno a contatto? Quali sensazioni dall'incontro di due generazioni completamente diverse?
Giuliano ed Andrea comprenderanno che credere in qualcosa è un punto di unione ed ideale testimone fra due realtà quasi opposte, fra passato e futuro, uniti nello sviluppo del senso critico dell'Identità.
E' la storia raccontata dai protagonisti della Giovane destra bolognese alla fine del secolo scorso.
32 pagine di illustrazioni fuori testo.

CLASSICI

Hilaire Belloc,  La Rivoluzione francese. Le colpe della Ragione, le responsabilità della Chiesa  (Fede & cultura, pagg. 176, Euro 16,00)    

 

Una lettura controcorrente della Rivoluzione francese da parte di un grande storico cattolico che ne ammirava i principi ma ne condannava gli eccessi. Secondo Belloc non c’era alcun conflitto tra i principi rivoluzionari e quelli della Chiesa cattolica. Piuttosto, gli sconvolgimenti che interessarono la Francia tra il 1789 e il 1795 derivano dalla decadenza del clero, dalle sue compromissioni storiche con la nobiltà, dall’accettazione delle disuguaglianze e delle ingiustizie sociali.

EPISTOLARI

Louis-Ferdinand Céline, Lettere agli editori (Quodilbet, pagg. 350, Euro 19, a cura di Martina Cardelli)

Dalla prima spavalda lettera che accompagna il manoscritto del Viaggio al termine della notte («È pane per un intero secolo di letteratura. Il premio Goncourt 1932 su un piatto d’argento per il Fortunato editore che saprà accogliere quest’opera senza pari, momento capitale della natura umana») alle ultime, comiche e feroci, che scrive a Gallimard prima di morire, le 219 lettere qui raccolte ci mostrano un Céline arrabbiato, derelitto, incensato o dimenticato, ma sempre straordinariamente consapevole del proprio valore.
Con i suoi editori è impegnato fin da subito in un corpo a corpo estenuante, ora per difendere virgole e puntini, ora per rivendicare più austerità sulle copertine («Sobri Sobri Sobri – le stravaganze a casa, sotto le coperte!»), ora per accusarli di ogni sorta di nefandezze. Per lui l’editore è l’incarnazione del parassita: il padrone che sfrutta gli operai o il ruffiano che campa sul lavoro delle prostitute. Talvolta, più raramente, è un prezioso interlocutore con cui discutere di ciò che è davvero essenziale in letteratura: la resa emotiva, il ritmo, la famosa petite musique. Per quanto messi a dura prova dal suo carattere impossibile, i tre principali editori di Céline (Robert Denoël, Pierre Monnier e Gaston Gallimard) sono consapevoli di avere a che fare con uno scrittore immenso, che cambierà le sorti della letteratura francese.

LETTERATURA

Oronzo Cilli, Tolkien e l’Italia (Il Cerchio, pagg. 448, Euro 29,00)

Grazie a un lavoro di ricerca durato cinque anni, che ha riportato alla luce un gran numero di inediti provenienti da archivi italiani e inglesi, l'autore ricostruisce la storia editoriale delle opere di Tolkien in Italia e il rapporto tra l'autore de Lo Hobbit e del Signore degli Anelli e il nostro Paese. Dai rifiuti di Mondadori nel 1955 e 1962, alla pubblicazione con Astrolabio, dalle testimonianze dirette dei protagonisti italiani, all'adesione decennale di Tolkien alla Oxford Dante Society.

Ad impreziosire questo importante studio, vengono pubblicate le pagine inedite in Italia del diario che J.R.R. Tolkien scrisse durante il suo viaggio del 1955. Nel maggio del 1955 J.R.R. Tolkien, assieme alla figlia Priscilla, con in mano le bozze dell'ultimo Libro de Il Signore degli Anelli compì un importante viaggio in Italia, che rimase impresso a fondo nelle sue opere narrative. Dalle acque di Venezia alla spiritualità di San Francesco in Assisi, questo diario  inedito illumina le radici culturali e spirituali di un grande successo letterario e cinematografico.

CINEMA

Fabio Francione, Fabrizio Fogliato, Jacopetti files. Biografia di un genere cinematografico italiano (Mimesis, pagg. 416, Euro 30,00)

Che lo si ammiri o no, il cinema di Gualtiero Jacopetti non può lasciare indifferenti. Mondo cane, Africa addio, Addio zio Tom sono solo alcuni dei film che hanno inventato i contorni di un nuovo genere cinematografico, il Mondo Movie. Nato sul finire degli anni ’50 come sottogenere del Documentario, il Mondo Movie vuole colpire lo spettatore ricorrendo a immagini e a temi spesso scioccanti e controversi, al limite della morbosità. Non a caso il genere è conosciuto anche con il termine “shockumentary”. Il genere - nei decenni successivi - si dirama in più affluenti che hanno come sorgente i protagonisti di quell’incredibile stagione (Franco Prosperi, Paolo Cavara, Stanis Nievo, Antonio Climati, Mario Morra) fino ad abbracciare e includere l’approccio eretico e scientifico dei F.lli Catiglioni. Francione e Fogliato ricostruiscono in questo libro la biografia di un fenomeno di culto, attraverso interviste, testimonianze, sondaggi critici, materiali editi e inediti, contributi originali e un corredo fotografico tratto da archivi pubblici e privati.

FUMETTI

Ferrogallico, il fumetto politicamente corretto

E’ nata la casa editrice Ferrogallico, un progetto che si propone di portare in libreria fumetti professionali, che narrino storie patriottiche dimenticate dall’editoria mainstream, per “tramandare memorie, personaggi e storie sulle quali pesa il velo di silenzio e oblio del conformismo culturale, del politicamente corretto.

Al momento, sono programmate tre collane, “Anni ’70”, “Europea” e “Biografie”. “Avvalendosi di una distribuzione nazionale nel corso del 2017 Ferrogallico porterà nelle librerie e nelle fumetterie italiane diverse opere, tra le quali la biografia di Sergio Ramelli, giovanissimo militante di destra del Fronte della Gioventù discriminato, perseguitato e poi brutalmente aggredito a morte il 13 marzo 1975 da un commando di militanti di avanguardia operaia. Sergio Ramelli rivivrà nei suoi affetti, nei suoi trascorsi giovanili, nelle sue passioni sportive, nel suo impegno politico, nella quotidianità di un ragazzo di appena 18 anni. Un ritratto fedele, basato esclusivamente su testimonianze dirette e fonti storiche accertate che consegnerà ai lettori una vita spezzata, una tragedia familiare, un dramma generazionale, una ferita aperta. Sullo stesso tema, nella stessa collana di fumetti dedicata agli anni 70, Ferrogallico farà poi luce su un’altra terribile vicenda della storia italiana, simbolo dell’ingiustizia di quegli anni: la strage impunita di Acca Larentia a Roma del 7 gennaio 1978…
A maggio sarà la volta della storia di Almerigo Grilz, reporter italiano caduto nel 1987 sul fronte di guerra del Mozambico. Grilz, triestino, è stato il primo giornalista italiano morto su un campo di battaglia dalla fine della seconda guerra mondiale.
Il più grande scrittore giapponese del Novecento, Yukio Mishima, rivivrà invece nel primo fumetto al mondo a lui dedicato. Un’originale sceneggiatura, tutta incentrata sull’ultima notte di vita dello scrittore, consegnerà un Yukio Mishima intimo, inedito, che tra le stanze della sua grande casa di Tokyo (fedelmente riprodotta in ogni dettaglio), a poche ore dal gesto eclatante viene attraversato da ricordi, pensieri, timori, certezze. L’incredibile vita di Mishima, l’ultimo vero samurai, scorrerà in un’opera grafica come nella pellicola di un film”.

 

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