Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
arego, nel Vicentino, festeggerà la sua prima fascia tricolore da sindaco nella storia del Movimento 5 Stelle. In quel di Parma, un candidato “del Grillo” ha sradicato il ballottaggio a quello del centrosinistra, con un roboante 19%.
A Genova, patria del Beppe nazionale, il M. 5 Stelle ha rasentato il secondo confronto con il centrosinistra.
La Lega, come protesta allo stesso partito, mantiene Verona grazie alla riconferma del super ripudiato -dagli stessi del carroccio- Flavio Tosi (57%), ma abbandona alcuni baluardi della Lombardia, contrassegno della sua storia.
Per non parlare del Pdl e del suo fallimento a Palermo, Parma e Genova, e un ampio calo di consensi.
Il Pd, invece, non sa se gioire o leccarsi ben bene la ferita per la disfatta siciliana, ove Leoluca Orlando (Italia dei Valori) ha stravinto con un persuasivo 47% contro il 17% del candidato della coalizione.
Cosa è mai successo, dunque, all’interno della politica locale italiana?
Più di succedere, il verbo giusto da coniugare è apparire.
Infatti ieri, durante i sondaggi e le votazioni in diretta, l’impresa del non partito di Grillo, promosso grazie soprattutto ai social network e alle varie tv locali, è apparsa a furor di popolo del web come una vera e propria " nuova forza politica", capace di esprimere la repulsione verso la politica attuale, verso i nuovi neonazisti di Equitalia che, come in un campo di sterminio, portano al suicidio persone oberate da tasse inique e subdole.
L’unico vincitore di queste Amministrative 2012 non è tanto Beppe Grillo quanto il popolo italiano che pur di dire basta si è appoggiato ad un comico qualunque. Al suo posto poteva esserci il buon Pippo Franco e la cosa sarebbe stata la mesma. Il cittadino italiano è stufo dei Berlusconi, dei Casini, dei Bersani e soprattutto dell’ inadeguato Monti, tecnico che non ha fatto progredire l’Italia di un sol passo.
Alle urne, in merito a quanto riportato dal Viminale, si sono recati il 66,88% degli aventi diritto al voto, con i promoters ( candidati)del comico genovese a rosicchiare percentuali su percentuali ai grandi (!) partiti di sempre.
Il PD, nella sua Piacenza, pur avendo vinto è stato però energicamente oscurato dai grillini, con il loro 10%.
Le Tv e i giornali di mezza Europa s’ inquisiscono sulle motivazioni delle scelte degli elettori, ipotizzando anche loro, come noi, un nettissimo distacco dalle posizioni degli attuali capi della Res-Publica, annotando perciò la caduta burrascosa dei partiti tradizionali.
A questo punto Internet, e tutti i suoi derivati, simboleggiano la prima peculiarità anomala di un’alleanza capace di andare a intaccare i soliti poteri forti e stantii dell’ italietta dei Penati, dei Lavitola, delle escort, dei palazzinari e della magistratura corrotta.
Nello statuto di questo, definiamolo, cartello, che i propri componenti tengono a definire “non statuto, si disserta di « un confronto democratico all'interno del quale è riconosciuto alla totalità degli utenti della Rete il ruolo di governo e indirizzo normalmente attribuito a pochi».
La sola e unica sede riconosciuta è quella di beppegrillo.it e i relativi contatti sono salvaguardati soltanto a mezzo email.
Gli iscritti sono quasi 70mila unità e all’interno di questi blog, forum e via dicendo si parla di acqua, di ecologia, di natura, di rinnovabili, e di allacciamenti internet gratuiti.
Scopiazzando il comico, la politica dei soliti azzeccagarbugli è confluita in massa nel web per cercare di aprire nuove porte verso un dialogo col cittadino ormai eroso da tempo, ma soprattutto per riguadagnare i tanti consensi perduti.
E allora da Facebook, come in Twitter, ecco arrivare dei messaggi subliminali del tipo « Io sto con quello e mando a quel paese quell’altro»; « torniamo a rivotarlo o ci ritroveremo nelle caverne»….
Quelli del Movimento 5 Stelle visto tale andazzo hanno, al contrario, cominciato e organizzato esclusivamente online i vari dialoghi, iniziando solo in un secondo momento il tentativo di conquista delle schede.
La fiducia l' hanno avuto parlando al popolo, adoperando Facebook e i blog, e non tralasciando i volantinaggi, i gazebo e i camper.
Insomma, qualunque essere -con capacità di intendere e di volere- avrebbe fatto quello in cui è riuscito Grillo: cercare di parlare alla gente senza dare l’impressione di fotterla.
Inserito da Carlo il 08/05/2012 20:44:45
Bellissimo articolo
Inserito da carmelo il 08/05/2012 17:36:15
Tutto caro Max condivido e specialmente questo passaggio:L’unico vincitore di queste Amministrative 2012 non è tanto Beppe Grillo quanto il popolo italiano che pur di dire basta si è appoggiato ad un comico qualunque. Al suo posto poteva esserci il buon Pippo Franco e la cosa sarebbe stata la mesma. Il cittadino italiano è stufo dei Berlusconi, dei Casini, dei Bersani e soprattutto dell’ inadeguato Monti, tecnico che non ha fatto progredire l’Italia di un sol passo.
Inserito da germano il 08/05/2012 17:14:37
Si sono pienamente in accordo con te, anche se non condivido la tua sucettibilità in merito a Grillo
Inserito da Loredana il 08/05/2012 17:03:20
"La politica al tempo di Internet", con un richiamo ad un altro Grillo cinematografico che si faceva beffe del potere temporale del papato e del proprio status: tempi e strumenti che cambiano. Forse la voce degli italiani è davvero riuscita a spingersi ad altezze prima sfiorate, o mai raggiunte perché deviate ad arte. Una riflessione poco ottimista sulla chiusa "senza dare l'impressione di fotterla": è perché DAVVERO questa volta non c'è la volontà di fottere il prossimo? Attendiamo sviluppi...
Inserito da fede70 il 08/05/2012 17:00:23
Articolo molto ben scritto sebbene non capisca la tua poca fiducia in Grillo.
Non possiamo nn dirci conservatori, e allora attenti con la santificazione della tecnologia
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