Taci Imbecille

Onorio Rosati, «Corriere della Sera», 8 maggio 2012

Ho letto con una certa perplessità e dispiacere il pezzo di Pierluigi Battista  ospitato  dalla rubrica “Idee &opinioni” nel corriere del 1° maggio, sotto il titolo “Cgil, perchè è vietato ricordare Ramelli”.

Mi spiace che si sia potuto travisare il senso di un’iniziativa che non voleva assolutamente essere volta a impedire il ricordo della commemorazione di Ramelli, come si evinceva chiaramente dall’appello che è stato inviato per invitare alla partecipazione del presidio.

La manifestazione è stata indetta per protestare contro il concentrarsi, nelle vicinanze della Camera del Lavoro, di un coagulo di organizzazioni neofasciste che già in passato (vedi via Guicciardini) si erano rese responsabili di parate e di azioni provocatorie quali pestaggi e assalti a pacifiche riunioni, in aperto conflitto e disprezzo nei confronti  dei valori democratici ed antifascisti di Milano. 

Per scoraggiare qualsivoglia intimidazione o provocazione e ricordare il valore universale della resistenza al fascismo ed al nazismo. Questo era il senso. Il presidio si è svolto tranquillamente e chi vi ha preso parte non erano certo “minoranze fanatizzate  che hanno preso in prestito le bandiere della Cgil” ma semplici iscritti, lavoratori e pensionati.

Quanto ai partecipanti alla commemorazione sarebbe bastato andare a vederli sfilare alla sera per vederli rigorosamente inquadrati, in fila per cinque, con coreografie di bada celtica, tamburi, fiaccole, che scimmiottavano i raduni nazisti degli anni Trenta, con giubbotti, stivali e teste rasate d’ordinanza, che si esprimevano  ripetutamente nel saluto romano, per capire perchè si era tentato di impedire che venissero troppo a contatto con la sede della Camera del Lavoro di Milano.

La Cgil è impegnata quotidianamente  e con forza, in difficili battaglie per la difesa dell’occupazione , per la crescita, per l’equità, come si può evincere anche dalla stampa, battaglie che impegnano i propri dirigenti, funzionari, iscritti. Ciò non toglie che possa anche farsi parte diligente nel chiamare a raccolta le forze democratiche quando sente messi in discussione, e i segnali ci sono tutti, alcuni valori fondanti della nostra democrazia.

Dunque nessuna appropriazione indebita delle bandiere della Cgil, il sindacato rivendica con orgoglio la sua intolleranza al rispetto e alla memoria dei morti se gli stanno antipatici o se stanno dalla parte sbagliata o vestono un abito militaresco. Complimenti vivissimi!

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    3 commenti per questo articolo

  • Inserito da Ronin49 il 15/07/2012 21:08:06

    La CGIL, un sindacato che invece di tutelare i lavoratori ha fatto da braccio al partito comunista,li ricordiamo i loro "servizi d'ordine"

  • Inserito da Ronin 49 il 15/07/2012 20:58:32

  • Inserito da Nichi il 18/05/2012 17:46:45

    Questa contrapposizione, per legittimare chi ha la memoria corta (o meglio non ha memoria), mi dà molto fastidio. La Cgil non ha certo bisogno di lezioni di tolleranze da chi fa sfoggio di insegne "revisionistiche".

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