Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
na ragazza, anzi no, una bimba, di sedici anni, è morta per lo scoppio di un ordigno fabbricato con tre bombole di gas e azionato da un telecomando. È accaduto davanti ad una scuola a Brindisi, nei minuti precedenti il suono della campanella.
Lei si chiamava Melissa, una sua compagna di scuola, Veronica è in gravissime condizioni, e poi feriti gravi e meno gravi. Come è facilmente intuibile poteva essere una strage.
PERCHÈ? Perchè viene piazzato un ordigno davanti ad una scuola? perché viene fatto esplodere quando ci sono delle giovani che attendono di entrare in classe?
Fino a quando non è stato ritrovato il telecomando che ha azionato l’esplosione si poteva ancora sperare in un errore nel tempo programmato per la deflagrazione, si poteva sperare che fosse un orrendo atto dimostrativo non inteso a uccidere.
Invece no. Se c’è un telecomando vuol dire che qualcuno lo ha azionato e lo ha fatto nel tempo voluto e ha ucciso dei giovani volendolo fare.
Hanno ucciso una bambina, perché a 16 anni –anche se l’aspetto cerca di avvicinarsi alla donna– si è ancora bambine, con il visetto pieno dell’adolescenza, della serenità fiduciosa ancora infantile.
In queste ore si rincorrono le dichiarazioni, le ipotesi, le condanne.
Il nome della scuola, intitolata al giudice Falcone e a sua moglie Francesca Morvillo, la prossimità della ricorrenza della strage di Capaci, e la coincidenza con il passaggio della marcia antimafia organizzata da don Ciotti, fanno propendere i più per una matrice di origine mafiosa. Il ministro degli Interni Cancellieri, giustamente, ha sottolineato l’anomalia dell’attentato e ha dichiarato che occorre attendere l’esito delle indagini prima di attribuire l’attentato.
Ha ragione. In effetti la domanda importante non è chi? Ma, perché?
Perché? Questa domanda ci risuona nella testa da questa mattina, perché attentare alla vita di ragazzine? Perché una scuola? Perché cercare vittime così dichiaratamente innocenti di tutto?
Ovviamente non abbiamo risposte e non ci piace azzardarne.
I fatti, solo quelli contano e alla luce di essi le parole di Monti che giungendo in America ha detto «Porto un’Italia con le carte in regola» sembrano una malefica beffa.
No, questa non è un’Italia con le carte in regola. Questa è un Italia dove si uccidono i bambini davanti a una scuola, e non si tratta del delirio criminale di un pazzo come in Norvegia, tremendo ma rassicurante nel riconoscimento e rivendicazione immediata della follia individuale. Preso il colpevole ristabilita la sicurezza.
Dopo Brindisi con che cuore i genitori italiani manderanno a scuola i propri figli da ora in poi? Se vengono meno anche i valori atavici, quelli considerati inviolabili in qualunque tempo e latitudine di non colpire i bambini, cosa dobbiamo aspettarci?
Dobbiamo cominciare ad avere paura di tutto? Dobbiamo tremare ogni volta che i nostri figli si recano all’asilo, a scuola all’università?
Il nemico per ora è invisibile. Vigliacco e invisibile. Spregevole, tanto spregevole che qualunque sia la sua rivendicazione è destinata a coprirsi di infamia.
L’infame che ha fatto scoppiare un ordigno davanti ad una scuola non avrà perdono, almeno non il nostro.
Inserito da francescocaracciolo il 19/05/2012 15:01:55
la firma dei servizi deviati. Nessun tipo di organizzazione, criminale o terroristica, attaccherebbe una scuola. E' sempre la stessa tecnica ultracollaudata: Quando si crea troppa distanza tra cittadini e istituzioni, "accadono" fatti di sangue contro cittadini generici, tali da riportare il sentimento del popolo nelle braccia "protettive" dell'ordine costituito, cioè di quelle stesse istituzioni che prima venivano avversate. Vedrete ora che i colpevoli non si riusciranno a trovare mai più, a meno che non facciano "all'americana", che li trovano subito, ma "muoiono" altrettanto rapidamente...
Inserito da sabrina il 19/05/2012 15:00:45
Siamo di fronte a una Italia dove tutto è rabbia violenza cattiveria e criminalità. Ma Monti cosa ha detto dell'accaduto? Hanno parlato tutti, ma lui?
Inserito da sabrina il 19/05/2012 15:00:27
Siamo di fronte a una Italia dove tutto è rabbia violenza cattiveria e criminalità. Ma Monti cosa ha detto dell'accaduto? Hanno parlato tutti, ma lui?
Inserito da Loredana il 19/05/2012 14:57:28
Come si fa a perdonare un mostro? E un mostro per di più codardo? Come ho già avuto modo di dire, chiunque sia stato ha sfondato il muro della vigliaccheria, andando a colpire a tradimento una scuola, e per di più di ragazze. Forse avrei capito di più una scuola di allievi militari. Ad ogni modo, e speculazioni a parte, quello che è capitato è orrendo da ogni punto di vista. Il mio solo desiderio è che costoro vengano presi e schiacciati, e che la giovane amica di Melissa, Veronica, ritorni presto con noi.
Inserito da cristiano il 19/05/2012 14:53:41
Vanno presi in tutti i modi.
Inserito da samuele il 19/05/2012 14:51:09
Vergognoso, impossibile da credere
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