IL NORD ITALIA TORNA A TREMARE

Terremoto in Emilia, 15 morti al momento. Rinunciamo alla sfilata del 2 giugno

Vista l'emergenza ripetuta della crisi economica proponiamo di devolvere i soldi della parata militare ai terremotati. I partiti rinuncino al resto del finanziamento pubblico loro dovuto

di  Totalità

Terremoto in Emilia, 15 morti al momento. Rinunciamo alla sfilata del 2 giugno

Il Paese di Cavezzo

Il Nord Italia torna a tremare. Questa mattina intorno alle 9 è stata avvertita una forte scossa di magnitudo 5,8 a Modena e Bologna. I comuni prossimi all’epicentro sono Medolla, Mirandola e Cavezzo, nel Modenese. Sono andati fuori uso i collegamenti telefonici cellulari e alcune scuole e edifici pubblici sono stati evacuati. In tilt anche i collegamenti ferroviari in tutto il Nord. Si registrano nuovi danni nelle zone già colpite dal sisma della settimana scorsa. Già pesante il bilancio delle vittime: alle 11,30 sono già nove i morti accertati nel Modenese. L'allarme dei sindaci: «Qui la situazione è gravissima» La scossa è stata avvertita in numerose altre città del Nord Italia.

Le vittime accertate del sisma nel Modenese: a San Felice, nel crollo della azienda Meta, 2 a Mirandola, 1 a Concordia, 1 a Finale, 1 a Cavezzo. Morto anche il parroco di Rovereto di Novi, anche se non e' chiaro se sia rimasto vittima di un crollo o di un malore.

Si registrano altri crolli nella Rocca Estense di Finale Emilia, provincia di Modena, uno dei comuni epicentro del terremoto di questa mattina. Lo si apprende da fonti della Protezione civile. La Rocca era già stata danneggiata dal terremoto del 20 maggio, le cui scosse avevano sbriciolato la torre dei modenesi, uno dei simboli della cittadina. Intanto nei comuni del modenese più colpiti dal sisma si sta procedendo all'evacuazione di alcune strutture pubbliche come scuole e ospedali. Problemi sulla rete telefonica cellulare, le celle su Bologna e Modena completamente in tilt. Sospesa anche la circolazione ferroviaria in Emilia sulle linee Padova-Bologna, Verona-Bologna, Milano-Bologna e Verona-Mantova-Modena.

Nell'arco di 80 minuti sono avvenute nel modenese quattro forti scosse di terremoto di magnitudo superiore a 4. Questa la sequenza resa nota dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv): dopo la prima scossa di magnitudo 5,8 registrata alle 9,00, alle 9.07 è avvenuta una scossa di magnitudo 4.0; due minuti più tardi, alle 9,09 è stata registrata una scossa di magnitudo 4,1; alle 10,25 un'altra di magnitudo 4,5 e alle 10,27 la replica maggiore, di magnitudo 4,7. Nello stesso arco di tempo sono state registrate anche numerose scosse di magnitudo compresa fra 3 e 4 e molte altre di magnitudo inferiore a 3.

Sono saliti a 10 i morti. Sono dieci le vittime nella provincia di Modena della scossa di terremoto registrata questa mattina. 
Il dato, non ufficiale, si apprende da fonti della Protezione civile regionale.

Alle 13:05, una scossa forse peggiore delle più gravi che l'hanno preceduta è stata avvertita in tutta l'Emilia-Romagna alle 12.56. E' stata forte ed è durata una trentina di secondi.

ULTIMISSIMA

«Nonostante proprio ieri personale specializzato del Comune di Pistoia e dei vigili del fuoco, abbia definito sicuro ed agibile l'immobile della Questura di Pistoia (a seguito della caduta di parte dell'intonaco dal soffitto di un ufficio), questa  mattina, a seguito della scossa sismica avvenuta alle ore 9.00 circa, c'è stato un fuggi fuggi generale dagli uffici». Lo riferisce il Sap, sindacato autonomo di polizia di Pistoia, che aggiunge: «l'evacuazione ha avuto luogo per paura che il terremoto potesse avere conseguenze drammatiche, considerata la situazione di assoluta fatiscenza dell'immobile già più volte segnalata». «Il Sap - afferma il suo segretario provinciale Andrea Carobbi Corso - anche per questo motivo ha richiesto in data odierna al questore di Pistoia di poter far effettuare delle ulteriori verifiche dagli organi preposti, per poter valutare eventuali cedimenti o lesioni della struttura dello stabile».

Potrebbe essere la rottura di una nuova faglia all'origine del sisma, avvenuto sul margine occidentale dell'arco di circa 40 chilometri attivato nel sisma del 20 maggio scorso. Allora le scosse più forti erano avvenute nella zona orientale. «Si temeva che con una struttura così complessa, potesse esserci spazio per altri terremoti di grande entità», ha detto il sismologo dell' Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Alessandro Amato.

ISMA EMILIA: ROSANNA IN CARROZZINA A CARPI, HO URLATO AIUTO

Rosanna non riesce a camminare e quando è arrivata la scossa che ha spaccato la sua casa a metà ha urlato «con tutto il fiato» che aveva «che mi venissero a prendere. Ed è stata lei - dice indicando un'anziana donna - che ha avuto la forza di trascinarmi giù». Rosanna ha chiesto che le venisse riportata la sedia a rotelle e adesso sta sotto un albero a guardare la crepa profonda che la scossa di questa mattina ha provocato nel muro portante della sua abitazione. Con lei, tanti residenti di questa frazione di Carpi che hanno avuto tutti la casa lesionata dal sisma. È una corsa alla solidarietà: c'è chi porta acqua chi qualcosa da mangiare e chi infine consola i tanti anziani che piangono.

Almeno 13 le vittime accertate.

Il bilancio, purtroppo provvisorio, delle vittime del terremoto in Emilia e' salito a 13, oltre a alcuni dispersi di cui non si conosce ancora la sorte e un centinaio di feriti assistiti dal 118. Lo ha riferito Demetrio Egidi, direttore della Protezione Civile dell'Emilia Romagna, a Sky Tg24. Le previsioni parlano inoltre di almeno 6.000 sfollati, che si aggiungono alle migliaia di sfollati della prima ondata di scosse.

Non si ferma l'ondata di scosse che sta mettendo in ginocchio l'Emilia: dopo la terribile serie di tre grandi scosse (magnitudo 5.3, 5.1 e 4.0) attorno all'una, la terra ha tremato altre cinque volte in poco piu' di venti minuti. Alle 13.10 si e' registrata una scossa medio-forte di 3.8 nel bolognese, epicentro Castello d'Argile; alle 13.19 altra scossa di magnitudo 3.0 a Mirandola, e ancora alle 13.35 scossa di 2.7 a Finale Emilia, alle 13.27 sempre a Mirandola scossa di 2.9 e infine alle 13.37 un'ultima scossa di 2.7 epicentro San Possidonio, sempre nel modenese. Sono i dati forniti dall'Ingv. Le ultime due scosse di terremoto che hanno colpito la zona dell'Emilia, hanno fatto registrare una magnitudo di 5.1 e 5.3 mentre quella di questa mattiana aveva registrato una magnitudo di 5.8. Il dato e' stato fornito dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

SISMA EMILIA: REGIONE, 15 MORTI E 5.000 EVACUATI

La Protezione civile sta lavorando per rafforzare (con un migliaio di posti) - viene spiegato nel comunicato della Regione - le strutture già esistenti, mentre grazie all'aiuto di altre Regioni saranno attrezzati 5 nuovi campi di accoglienza con 1.250 posti. In aumento anche gli alberghi disponibili ad ospitare la popolazione delle zone colpite. A Crevalcore due treni speciali con cuccette e posti letto accoglieranno circa 450 sfollati.

A MEDOLLA TRA LE MACERIE,SI CERCANO TRE OPERAI

Si continua a scavare tra le macerie a Medolla, nel capannone della Haemotronics, dove, a seguito del crollo di stamane, risultano ancora dispersi tre operai, mentre è già stato estratto il cadavere di un altro lavoratore. Lo conferma il sindaco Filippo Molinari, che è in contatto con i soccorritori. «Gli edifici produttivi del nostro Comune - ha detto il sindaco - hanno subito crolli severi, anche i capannoni che hanno retto bene al sisma di nove giorni fa hanno subito dei danneggiamenti. È un dramma per la nostra economia, abbiamo bisogno di non essere lasciati soli per sostenere le imprese e i lavoratori».


A SEGUITO DELL'INIZIATIVA DI TOTALITA'.IT IL WEB VIENE RILANCIATA LA NOSTRA PROPOSTA DI RINUNCIARE ALLA SFILATA DEL 2 GIUGNO.

LA TERRA non smette di tremare in Emilia Romagna ma qualcosa s'è mosso, senza far danni, stavolta, anche nella capitale. Perché il 24 maggio la Camera ha stanziato 91 milioni per le zone colpite dal sisma. Soldi, per una volta, immediatamente disponibili. Sì, perchè è stato deciso di destinare ai terremotati i risparmi derivanti dai tagli ai partiti. I relatori del testo sul finanziamento pubblico ai partiti, Gianclaudio Bressa (Pd) e Peppino Calderisi (Pdl), hanno deciso infatti di trasformare un Ordine del giorno presentato dal deputato del Pdl Franco Frattini in un emendamento, fulmineamente approvato all' unanimità dall' assemblea. Tanto che il primo luglio la tranche di 91 milioni tolti ai partiti sarà già a disposizione delle popolazioni terremotate. 

A questo punto, noi di Totalità.it, vogliamo esortare il Parlamento affinchè i partiti rinuncino al restante finanziamento loro dovuto da devolvere a favore dei terremotati e, a questo, si aggiunga la rinuncia per quest’anno alla parata del 2 giugno affinchè uomini, donne ( il corpo delle crocerossine) e danari siano impiegati a favore del popolo dell’Emilia.

DOPO LA PROPOSTA LANCIATA DA TOTALITA’.IT, IL WEB ACCOGLIE IL NOSTRO INVITO E RILANCIA L’INIZIATIVA DI RINUNCIARE ALLA PARATA DEL 2 GIUGNO E DI DEVOLVERE IL DANARO ALLE POPOLAZIONI TERREMOTATE.

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