Europei 2012

Italia in finale, la Merkel rosica amaro

Balotelli, due reti, e il teutonico gigante di pietra si sbriciola. Lo spread lo detta la nazionale italiana

di  

Alla fine del primo tempo ho creduto veramente di essere nel Sahara e di avere le visioni più inaspettate che uno si possa immaginare.

Le dune di sabbia alte e finissime si stavano trasformando, attimo dopo attimo, nei magnifici giardini di Versailles, e il sole tramontando dietro di esse, inondava di un opaco color azzurro la natura che si estendeva a perdita d'occhio su un incontaminato prato erboso.

Gli alberi contornavano quella bellissima vista e man mano si trasformavano in splenditi atleti di un'epoca che fu.

Poi un urlo, e un altro ancora, vedeva raccolti undici eroici giovani che combattevano senza un attimo di tregua contro il gigante teutonico.

Il trace Balotelli aveva affondato la lama, con un fendente micidiale, nella difesa della falange bianca; dopo poco, un'altro colpo decisivo e il nemico stramazzava a terra quasi senza speranza. Era ancora il trace di colore.

Il secondo tempo, lasciando da parte i sogni e le visioni, vede una Germania più convinta e solida, ma al 67mo Marchisio per un niente manca il terzo goal.

Prima dell'azione erano stati sostituiti Cassano e Montolivo, rispettivamente con Motta e Diamanti. Esce anche Balotelli, piuttosto seccato, ed entra di Natale.

Non condivido per niente queste scelte, ma Prandelli -pur sbagliando di partita in partita- sino ad ora è sempre riuscito a farla franca.

Marchisio si mangia una rete fatta.

La Germania fa entrare Klose e Rees per una squadra più votata all'attacco;ma niente. Mancano 15 minuti alla fine, e l'ansia sale a livelli  indescrivibili.

11 minuti ancora e poi la finale, alla faccia dei gufi del malaugurio che volevano sospendere il campionato italiano per due-tre anni. 

L'87mo vede la nazionale prandelliana ancora pimpante e tonica, i bianchi germanici piantati a terra come piloni della luce.

 

Balzaretti segna un goal, però giustamente annullato per fuorigioco, e qui ho creduto davvero di poter correre anch'io la maratona di New York o di partecipare come "fiorettista" alle olimpiadi di Londra. Se gioca e segna in nazionale il Balza può essere tranquillamente miracolato anche il sottoscritto.

 4 minuti di recupero. Balzaretti provoca un penalty. Ozyl...e due a uno, al 92mo.

Gli eroici guerrieri tornano trionfanti, ma esausti, nelle loro primitive abitazioni. 

Il mostro bianco, dai potenti muscoli ma dal cervello in pappa, è stato abbattuto.

Ora, ai nobili combattenti spetta l'indomita Spagna, ma il trace Balotelli e l'indigeno Cassano hanno ben affilate le lame per abbattere il toro iberico.