Nazionale sconfitta

Forse ci voleva un patto col diavolo, ma avrebbe accettato?

Ieri sera i vari parroci italiani hanno pregato l’angelo della chiesa di Filadelfia per aiutare l'Italia

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Forse ci voleva un patto col diavolo, ma avrebbe accettato?

Patto col diavolo?

Non tutti siamo eroi forti e sempre vincitori: tra noi, molti, sono fragili e senza fiato.

Ieri sera i vari parroci italiani hanno pregato l’angelo della chiesa di Filadelfia, cui è assegnato il compito di consolare i deboli (la Nazionale di Prandelli), affinché l’undici azzurro non smettesse mai di lottare, a dispetto di una forma davvero deficitaria.

Poiché la gran parte dei giocatori italiani è apparsa veramente con le gambe molli,  tale angelo, poco ha potuto nonostante le reiterate orazioni degli italici sacerdoti.

Forse allora sarebbe stato meglio vendere la cosiddetta anima al diavolo.

Nella storia passata se ne sono sentite di tutti i colori in merito a tale pratica.

Il famigerato negoziato col demonio tratta semplicemente di un patto impresso, ovviamente col sangue, in cui si dichiara di sottomettere la propria anima a Satana per riceverne in cambio una sua prestazione.

Di patti e accordi, scommesse e corruzione siamo maestri e la nazionale italica ne era ben fornita di simil gente.

La stipula col diavolo, in fondo, non sarebbe stata che una richiesta di aiuto a favore di una squadra senza più polmoni ne’ articolazioni pedatorie.

Il contratto, come ben risaputo, ha una scadenza ventennale, quindi tutto il tempo necessario per crearsi una nazionale come quelle iberica, capace di vincere tutto in pochi anni.
Nell'opera di Goethe sembra che Faust riesca a salvarsi dall'inferno disponendo i frutti dell'accordo a favore dei poveri e bisognosi, e tale comportamento avrebbe richiamato la misericordia divina e quindi la salvezza.

Questo il vero problema dello Stivale con scarpini, devolvere a favore dei bisognosi.

Se fosse per donare agli allibratori, sovvenzionare gli arbitri e comprare schede telefoniche al di fuori dei patri confini allora sì che riusciremmo nell' intento negoziale, non in quello di dispensatorio di oblazioni.

La cosa da fare, sempre trattando con Satana, sarebbe stata quella di donare al CT Prandelli un genio come quello di Mourinho, Guardiola o Del Bosque e magari qualche altro giocatore al posto dei vari Ogbonna, Nocerino, Balzaretti e via discorrendo.

«Possiamo essere orgogliosi di quest'Italia» ha detto il buon Cesare «Possiamo essere soddisfatti, abbiamo schierato una squadra propositiva e corretta».

Ma, spompata dal portiere all’ala sinistra.

Conclude aggiungendo «In cosa potevo essere più bravo? In finale avrei dovuto avere il coraggio di cambiare di più. Ma sarebbe stata una mancanza di rispetto per chi mi aveva portato in finale», come dire ho il fegato a pezzi ma continuo a bere per non dispiacere a chi mi ha regalato quel liquore di marca.

Dopo quanto, ne deriva che, oltre ad essere limitato come allenatore, lo è anche quale difensore della propria causa e di quella degli azzurri.

No, il diavolo si sarebbe rifiutato di fare un patto con lui… troppo facile! 

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    1 commenti per questo articolo

  • Inserito da Loredana il 02/07/2012 18:26:45

    ...senza contare che il suddetto spirito cornuto si sarebbe sentito un po' battuto al suo stesso gioco, avesse avuto il coraggio di proporre un negoziato come fece con Faust qualche secolo fa. Se guardiamo le animelle dell'undici azzurro, e le confrontiamo con il famigerato Dottor Faustus, ben noto mago e negromante...ehm. Credo che il demonio avrebbe ringraziato il Dottore (quello al telefono) e si sarebbe tenuto il pacco. :-D

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