È semplicemente l'estate

Ricordi di estati felici, qualche dato e una rassicurazione

Il gran caldo sta per finire, ma non sarà stagione di record

di  Totalità

Ricordi di estati felici, qualche dato e una rassicurazione

Caldo effettivo e caldo percepito, temperature che ballano nell’allarmismo generale, nomi mitologici per enfatizzare ... cosa? L’estate, semplicemente l’estate.

Accade che in estate faccia caldo, talvolta anche molto caldo, e che d’inverno faccia freddo, anche molto freddo, con neve e gelo. Sono fenomeni fastidiosi, antipatici, che ci creano disagio.

A scuola ci insegnavano (forse lo fanno ancora? Non è detto) che l’Italia è un paese a clima temperato, questo però non significa avere una temperatura costante e sempre gradevole.

Eppure quando eravamo più poveri (oddio quello torneremo ad esserlo rapidissimamente e anche peggio) e soprattutto meno tecnologizzati, quando l’aria condizionata era faccenda per pochi e al massimo si usava un ventilatore fisso che provocava torcicollo tremendi. Quando vedevi le vecchie donne nei paesi sedute sul terrazzo a sera, sventolarsi le gambe con la gonna. Beh, anche allora era caldo, ci lamentavamo, ma nessun allarmismo, si aspettava che passasse; “era la sua stagione”, si diceva.

Ricordo, e forse anche voi, quante notti trascorse da ragazzina a girare e rigirare il cuscino per trovare un po’ di refrigerio nella parte non infuocata dal contatto con la mia pelle.

Le lenzuola che rimanevano tutta la notte arrotolate infondo al letto, un letto che veniva esplorato in ogni centimetro quadrato per fuggire il caldo.

Ovviamente era tutto inutile. Era caldo, era l’estate, lo sapevamo e non solo sopportavamo, ma ci sembrava bello così, aspettavamo l’estate tutti con gioia anche gli adulti per i quali non significava, come per noi, la fine della scuola.

Durante il giorno chi non aveva la fortuna di partire per la villeggiatura (non le vacanze o le ferie) si chiudeva in casa, imposte accostate per opporre una barriera al sole, luce= calore, stanze semibuie, riposo pomeridiano nell’ora del demone meridiano.

Le città, ma anche i paesi sembravano deserti. Se qualche coraggioso sfidava la calura e faceva un giro in campagna si immergeva in una nuvola di calore e stridio di cicale, assordante, ininterrotto, felice.

Già le cicale. Le maltrattate cicale contrapposte alle laboriose formiche, le inutili cicale bistrattate per il loro canto imprevidente.

Provate però a stare fra le cicale e a stare fra le formiche, poi ditemi cosa è meglio!

No, aveva ragione Ardengo Soffici, pittore, poeta, scrittore, preferiva le cicale dedite con generosa noncuranza al canto cioè all’arte, ovvero la bellezza. Sdegnava le materiali formiche, banchieri della natura, intente ad accumulare nei loro forzieri sotterranei, mai un momento per contemplare la bellezza, solo lavoro a testa bassa, una dietro l’altra, infaticabili, eroiche, certo, dal loro punto di vista.

Ultimamente però anche io ho qualche dubbio sulle banche e quindi anche sulle formiche.

E oggi? Oggi abbiamo tutti l’aria condizionata, entriamo in un supermercato e rischiamo la polmonite fulminante o una colite improvvisa perché è quasi come entrare in un frigorifero, tenere le imposte accostate ci ripugna e allora lasciamo entrare il caldo tanto c’è l’aria condizionata.

L’aria condizionata però, come tutti sanno, è il frutto di un potente motore che non solo consuma energia, ma produce a sua volta calore, un calore che moltiplica quello della stagione, arroventando sempre di più le nostre città.

Comunque tranquilli il meteorologo di 3bmeteo.com Francesco Nucera annuncia che “Ancora qualche giorno di pazienza e poi l'ondata di caldo ci lascerà” è infatti previsto il passaggio di una serie di impulsi instabili tra qui ed una settimana. Forti temporali si attendono al Nord. Sino a domenica però ancora 40 gradi al Sud. Temperature in calo, anche di 10 gradi entro la settimana prossima

In ogni caso chi già lamenta che questa sia l’estate più calda dal dopoguerra si sbaglia: “Assolutamente no, almeno per ora” rassicura Francesco Nucera e lo si evince dal raffronto delle temperature medie massime in alcune località tra il 2012 e l'estate 2003, la più calda di sempre.

Ecco qualche dato

Mese di Giugno 2003 e 2012

Torino registrò 30,2 gradi contro i 26,5;

Milano 32,5 gradi contro i 28,2 ;

Roma 32,3 contro i 29,3;

Firenze 34,5 contro i 30,1 ;

Palermo 29,2 gradi contro i 27,4 ,

Napoli 29,7 contro i 28,8

Giugno 2012 è dunque più fresco del Giugno 2003.

La prima decade di Luglio 2012 è invece più calda del 2003:

Milano infatti segnò una media massima mensile di 30,6 gradi nel 2003 contro i 32,5 del 2012;

Roma 30,6 gradi nel 2003 contro i 32,6 del 2012;

Firenze 32,4 nel 2003 contro i 33,7 gradi nel 2012.

“E' fuorviante effettuare raffronti su dati parziali” dice Nucera. Le medie possono essere infatti ingannevoli. Ad esempi, può capitare che un mese (o una parte di esso) sia sotto media mentre i restanti non lo siano facendo credere che l'estate sia accettabile.

Un conto dunque è dire che una decade è più calda, un altro è asserire che tutta l'estate sia la più calda di sempre. Inoltre, se alcune località hanno battuto alcuni record non significa che tutta l'Italia sia da caldo record.

“Il paragone col 2003 non è calzante” conclude Nucera. “Più che sulle medie il confronto andrebbe fatto sul numero di volte che ogni località ha superato la temperatura estrema di 33/34 gradi. E di sicuro questa in corso è un'estate più “fresca” rispetto al 2003, ad oggi irraggiungibile.

Nel 2003 si segnarono picchi di caldo per 3 mesi e furono più diffusi rispetto ad ora che invece interessano solo una certa percentuale di località. Per sapere se questa estate sarà la più calda di sempre bisognerà aspettare la fine di una stagione che è ancora in corso. Ma per adesso non ci sono i requisiti per asserirlo. E' un caldo sopra le righe, ma nulla di eclatante. E' semplicemente estate!”

 

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    2 commenti per questo articolo

  • Inserito da Crispino il 15/07/2012 19:22:16

    L'eterno lamento sui capricci o sugli eccessi della meteorologia dovrebbe in effetti essere lasciato a chi vuole ingannare il tempo. Basta con l'estate piu la calda o con l'inverno piu' freddo. Grazie a Dio il meteo resta imprevedibile, speriamo per tanto tempo ancora. Personalmente ho anche piene le scatole di tutte le litanie sul riscaldamento del pianeta indotto dall'uomo. Qualcuno mi ha appena ricordato che Groenlandia significa terra verde ed infatti sembra che completamente verde fosse quell'immenso territorio sino ad alcuni secoli fa', al punto che intorno all'anno mille vi cresceva rigogliosa anche la vite. Se ai nostri giorni la temperatura cresce di qualche decimo di grado e' ben possibile che la natura stia provvedendo ad un sano riequilibrio.

  • Inserito da Loredana il 14/07/2012 12:14:26

    Concordo, dal titolo all'ultima riga. In fondo, è estate. Me le ricordo anch'io tante estati da bambina a cercare le ombre in casa e i pavimenti freddi per starci sopra scalza e trovare refrigerio. E l'estate del 2003 fu davvero un forno per tre mesi, con temperature folli anche alle nove di sera. L'allarmismo che ormai caratterizza ogni diavolo d'articolo di qualunque giornale che non sia questo e di servizio del telegiornale (persino nel giardinaggio) ora ci spinge a scomodare i personaggi mitologici letterari, per giustificare un caldo tutto sommato ancora abbastanza sopportabile, benché forte. Caronte, Minosse. Ho notato che mancano Ade, Belfagor, Belzebù, Mefistofele, e i Quattro Cavalieri dell'Apocalisse. Si offenderanno?

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