Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Reggiseno e mutande medievali
Carissime signore, e signorine, lettrici di Totalità, e curiosi in genere, sapete che la scoperta del reggiseno non risale al 1800, ma bensì al tardo medioevo?
Quanto sopra è stato scoperto dall’archeologa Beatrix Nutz, austriaca.
Infatti, durante alcune opere di restauro ultimate nel maniero di Lengberg, in Austria, l’équipe della dottoressa aveva rinvenuto quattro reggiseni modellati con una modernità quasi spiazzante, in aggiunta ad un paio di slip affini ad un sensuale tanga.
I reperti, dopo attente a approfondite analisi, sono stati fatti risalire a un età annoverata fra il 1400 e il 1485.
Descrivere abiti medievali non è un compito certamente facile, soprattutto perché le mode variano notevolmente nel corso dei secoli e dei luoghi.
Se per attrazione, voleste rendere più autentici certi vostri disegni medievali, per imitarne lo stile in una festa in costume o per farne un vero e proprio abito da indossare ad un party, è consigliabile attingere ai dipinti e sculture del tempo.
Lo stile medievale, generalmente, si contraddistingueva da diversi strati di tessuto sovrapposti.
La biancheria intima consisteva, soprattutto, in una camicia piuttosto lunga caratterizzante quasi tutto il medioevo underwear .
Per quanto riguarda il resto dell’ intimo è noto che gli uomini indossavano pantaloni e calze, tagliate in sbieco, che si legavano ai calzoni.
Il caso delle donne è più misterioso: si sa che portavano calze, sebbene non sempre. Era anche possibile che indossassero calzamaglie. Verso la fine del secolo XV ci sono indizi che alcune donne spagnole avevano adattato la biancheria intima d’uso nei paesi arabi: una specie di pantaloni molto larghi e sciolti che arrivavano fino alle ginocchia, e chiamati zaragüelles.
Fino alla scoperta della Dott.ssa Nutz, non era risaputo se indossassero qualche tipo di reggiseno, soprattutto per il modo di portare più strati di vestiti sovrapposti.
Questa moda medievale, potrebbe apparire esteriormente chiusa, tanto semplice e scontata da non destare interesse, paragonabile a uno di qui libri inutili che se li regalano e che la cui fine è nella libreria, così per riempirla.
Un modus di vestire che poco assomiglia al fashion estremizzato di oggi, per chi non indossa abiti come la diva del momento; per chi non sa che in lei esiste la vera eleganza sopraffina, quella che la rende libera nelle proprie ragionate scelte e non succuba della griffe o del look del momento, evitando così di diventare uno statico manichino simile a tanti altri...
Insomma una moda, quella medievale, che oggi sarebbe “fuori moda”, perché di persone eleganti, raffinate nel vestire, nel muoversi, nel parlare ce ne sono ben poco nella nostra insapore realtà.
Certo in quel periodo la maggior parte delle persone erano ignoranti e analfabete, ma ciò che contraddistingueva l’essere umano era la sensibilità e l’intelligenza, che non cedevano alla vanità o all’esibizionismo: in primis c’era l’ individuo che voleva essere solo se stesso.
L’eleganza, quella vera, non rincorre schemi o consuetudini predeterminate, in quanto scaturisce dall'interno e ognuno può interpretarla in modo dissimile, ma con tali peculiarità personali che la riconsegnano istantaneamente distinguibile e fanno di ogni persona un individuo esclusivo e inimitabile.
Più volte essa è un dono naturale, di cui impossessarsi unitamente con il buon gusto, azzerando la lusinga di accogliere, nel vivere come nel vestire, esempi stabiliti dai " vip, della moda del momento" e assimilando quel minimo di autoironia, senza compiangersi, che aiuterà in tante circostanze quali la carenza di raffinatezza o di un fisico seducente.
La vera eleganza, oggi come nel medioevo, è in noi, è nella vitalità e nei nostri variegati modi di vivere; è negli occhi... specchi dell'anima e ci educa a scoprire nuovamente, come allora, il gusto delle sfumature e l’ importanza delle piccole cose; a non scordare le tradizioni, a non cedere mai alla banalità del cattivo gusto o di quello imposto dalle grandi firme.
La vera eleganza è sempre esistita, ed è sempre stata una guida per chi si ritiene bella e raffinata, ma sbiadita e narcisista, per chi realmente pensa che la vera eleganza sia tutta nel seguire pedissequamente la moda di questo o quello stilista del momento o il vivere come il grande divo della telenovela, ma soprattutto per chi si crede non piacevole e alla fine della giornata scoprirà invece di essere, nientemeno, che il Brutto anatroccolo della favola di Andersen...
Aver rinvenuto quei pezzi di stoffa non ha significato solo riportare alla luce un reperto archeologico, ma bensì riproporre un elegante fascino antico che ha mostrato tutta la propria signorilità e raffinatezza interiore.
L’eleganza e la classe delle cose di semplice gusto.
Inserito da Valentina il 24/07/2012 20:21:09
Non perdo un solo tuo articolo. Questi pezzi li trovo solo su Totalità. Molto interessanti gli articoli sulla salute e la ricerca.
Inserito da Matteo il 24/07/2012 19:52:03
Pezzo veramente unico, ben fatto e originale
Inserito da LEONARDO il 24/07/2012 16:38:11
Complimenti Massimo, bellissima ricostruzione del passato e del presente della moda. I tuoi articoli sono sempre originali e innovativi
Inserito da angelica il 24/07/2012 16:09:52
La moda va saputa interpretare in tutti i suoi contesti, sia denigratori che a pro.
Inserito da Loredana il 24/07/2012 15:58:09
Grande articolo, e pieno di belle sorprese. Una potrebbe essere la nascita di una nuova branca dell'archeologia, l'archeologia della moda, dell'abbigliamento, che ricerca reperti come questo. I reggiseni erano usati nell'antichità (a giudicare da certe raffigurazioni sui vasi), ma non avevo idea che fossero stati ripresi più tardi, nel tardo medioevo. Come al solito, Lord Brummell sa pescare le perle del suo repertorio e ce le mette a disposizione...
Inserito da cosetta il 24/07/2012 15:54:15
Io amo tutto ciò che concerne al medioevo
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