Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Daniele Molmenti in azione durante la gara di K1 Slalom
Il grigio cielo di Londra si ammanta dei colori dell’azzurro: Daniele Molmenti è medaglia d’oro nel K1 slalom di canoa.
Le tante medaglie che dovevano pioverci addosso grazie ad un elemento naturale come l’acqua, da parte di ex regine delle vasche olimpiche e giovani speranze ormai deluse, si trasformano in un unico, sontuoso, alloro d’oro.
Nasce, da ieri, ufficialmente, ma nel suo settore sportivo era il migliore al mondo, un eroico canoista che, dominando le impetuose acque del percorso del Lee Valley Centre di Londra, ha fatto capire alla viziata Italia dei campioni nostrani, che anche senza un elevato marketing dietro le spalle, ma con la forza dei muscoli e la tenacia dello spirito, si può arrivare ad essere medaglia d’oro olimpica.
Il canoista 28enne, nato a Pordenone, incrementa –quindi- il suo immenso curriculum con il simbolo più prestigioso dei G.O.
Tengo a ricordare che Molmenti, aveva trionfato nei campionati mondiali del 2012 e agli europei sempre di quest'anno. Per Calimero, questo il suo soprannome, tale vittoria è stata raggiunta anche grazie alla performance in semifinale ove, con un’azione impetuosa è riuscito a sgretolare ogni avversario; in più si ripaga del quarto posto di Pechino che gli causò una cocente delusione.
Pierpaolo Ferrazzi, il suo grande allenatore, anch’egli vent’anni addietro medaglia d’oro a Sydney (Olimpiadi 2000), l’ ha preparato alla perfezione lontano da tutto e da tutti, sapendo che le luci della ribalta si sarebbero ben posizionate, molto presto, sul suo allievo.
Molmenti, ha partecipato, a questi G.O., con un kayak costruito personalmente, dal colore rosso, poiché grande appassionato della Ducati.
Ragazzo molto intelligente e umile, qualità questa non sempre presente nei suoi colleghi più osannati, ha subito detto che non vedeva l’ora di parlare al telefono con il Presidente Napolitano, e che la cosa lo avrebbe sicuramente emozionato sino alle lacrime.
Dopo l’inno, al giornalista di Eurosport, ha tenuto a precisare: « Questa medaglia non risolleverà lo spread, ma spero possa inviare dei segnali di ripresa al paese. Noi italiani, quasi sempre sappiamo rialzarci e fare la differenza. L’Italia, quella non sportiva, va male… con l’impegno di tutti potrà uscirne».
Poi, inevitabilmente, a una domanda di un cronista della TV britannica, ha confessato di essersi fatto «un gran bel regalo», nonostante la sua delusione per il diverso trattamento riservato alle stelle di altri sport: «Eppure mi alleno, forse, più degli altri, vinco più degli altri, ma ottengo niente confronto a loro».
Dopo, con la solita semplicità, ha affermato che solitamente lui non festeggia i compleanni, ma questa volta sì, avrebbe stappato un buon prosecco.
Non champagne o vini francesi!
Lo lasciamo, che si trastulla fra le mani quella medaglia olimpica, mentre una leggere lacrima gli scende sulla guancia sinistra.
La lacrima di un grande uomo!
Inserito da Andrea il 02/08/2012 11:13:49
Complimenti a Molmenti, ma l'articolo è un concentrato di retorica da far invidia ai giornalisti degli anni cinquanta. Solo una precisazione, visto il vizio tutto italico di godere quando qualche grandissimo atleta, dopo anni e anni di dominio nella sua disciplina, fallisce un appuntamento sportivo: il marketing dietro alle spalle è arrivato DOPO le vittorie, olimpiche e mondiali, e non è che si continui a vincere solo con il marketing, ma con il sudore e il sacrificio, che non sono certo mancati in chi è sceso in vasca a Londra. Ma di sicuro Molmenti questo lo sa, a differenza dell'articolista, e non si permetterebbe certo di fare affermazioni simili.
Inserito da Marina il 02/08/2012 10:56:08
grandeeee ho sentito la sua intervista...sono sicurissima che non e' una zecca!!! mi e' piaciuto molto!
Inserito da viNCENZO il 02/08/2012 10:26:04
Ho visto ieri sera la sua intervista a CasaItalia e devo dire che Daniele è un grande. Si percepisce una grande energia e una grande passione, e in più, a differenza di PellegriniMagnini, è "a little less conversation, a little more action". Meno parole, più azione. Meno pubblicità, più allenamento e disciplina. Meno gossip e più passione. Meno scopate libere e più focus sulla formazione.
Inserito da angelavedele il 02/08/2012 10:22:14
chi conosceva Daniele prima di ieri sera ? ieri un nome , Oggi il Daniele d oro di tutti, quella K ! fatto da sè è una spruzzata di sport all antica,quella che intuita, realizzata, una parte di sè materializzata.quegli chizzi che nascondevano il suo gioiello ma evidenziavano i suoi balletti,veloci, acrobatici ,che ci hanno incollati allo schermo,chi ricordava il bob , chi lo sci, il nostro bob e il nostro sci.Abbiamo scoperto un campione , semplice, umile schietto , ci siamo detti , ecco il campione che ci mancava.ora siamo fieri di un uomo.
Inserito da ursula il 02/08/2012 10:21:23
Sì, ma non va dimenticato tutto quello che ha saputo darci la Pellegrini...
Inserito da Loredana il 02/08/2012 10:14:43
Un bel personaggio, Daniele Molmenti...sono le vittorie che mi piacciono di più: cercate nel silenzio più totale, con pazienza e concentrazione, senza spiegamento di bandiere. Va bene farsi conoscere e apprezzare, ma poi la popolarità diventa sempre pesante da gestire, senza le caratteristiche adatte.
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