Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Vanessa Ferrari consolata dal suo coach
Tra poche ore l’Italia della Box, della pallanuoto e della pallavolo (tutto al maschile), potrebbe renderci felici e orgogliosi di appartenere allo Stivale italico, almeno a livello sportivo.
Infatti, Vincenzo Mangiacapre, Clemente Russo e Roberto Cammarelle, per quanto concerne il pugilato, e la Pallavolo assieme alla Pallanuoto, sono sul punto di regalarci dei bellissimi e, speriamo, meritatissimi podi.
Quindi, gioia immensa per tutti gli appassionati di tali discipline, siano esse personali o di squadra, l’importante sarà vedere i nostri azzurri sul podio con la medaglia, ora va di moda, tra i denti.
I nostri pugili sono carichi a mille, ostentando umiltà ma, allo stesso tempo, sicurezza nei propri mezzi.
I ragazzi della pallanuoto e della pallavolo non vedono l’ora di imbattersi nei difficili e tosti avversari, rispettivamente Serbia e Brasile. Ma, sono pronti, con capitan Savani (Pallavolo) e Tempesti (portiere pallanuoto) a dare l’anima per raggiungere la gloria.
Tutto quanto è veramente bello perché, per alcuni attimi, ci scuote dalla situazione extra sportiva italiana.
Le Olimpiadi sono la massima estrinsecazione dello sport e favoriscono la soppressione di ogni ostacolo o limite tra le Nazioni. I giochi, infatti, sono l’occasione d’incontro di culture e civiltà diverse, innalzata sul collettivo rispetto dei regolamenti e sulla vicendevole considerazione.
La sfida sportiva è, e dovrà essere sempre, sotto la bandiera della correttezza verso gli altri e verso se stessi.
Bene, per la rappresentativa italiana, a queste Olimpiadi è stato riservato ben altro trattamento.
Il Setterosa (pallanuoto femminile), Tania Cagnotto (Tuffi), Vanessa Ferrari (Ginnastica),
il Fioretto femminile e maschile ( Scherma), Roberto Cammarelle (Boxe), Valentina Truppa
( Equitazione) sono stati letteralmente massacrati da arbitraggi di parte e meschini.
Quante volte, questi gangster delle valutazioni, hanno fatto piangere i colori azzurri nei nomi di Vanessa Ferrari, defraudandola di un bronzo già conquistato, della Cagnotto, presa di mira dai primi tuffi.
Per non parlare dei tentativi disperati di invertire l’andamento delle gare nel fioretto maschile e femminile, dove solo la forza delle nostre due compagini ha potuto respingere tale complotto, perché è di questo che si parla.
Qualcuno ha deciso di sacrificare l’Italia con arbitraggi e valutazioni al limite del ridicolo, o, meglio, dello scandalo.
L’arbitro della sfida di pallanuoto Italia Olanda ha fatto di tutto per avvantaggiare le oranges, a tal punto che il pubblico neutrale londinese l’ ha sonoramente fischiato e mandato a quel paese.
Ora, ditemi voi, dove sono in questi neo inquisitori del ventunesimo secolo, i valori che predicano i Giochi Olimpici, la correttezza, l’equanimità, l’imparzialità, l’obbiettività dei giudizi.
Questa forma cleptocraticache si è venuta a creare nei confronti dei nostri azzurri, a cosa o a chi è dovuta?
Tutto ciò determina, comunque, un minimo comune denominatore: la presenza di un’ élite politico-sportiva disposta a investire solo ed esclusivamente sugli stessi nomi: USA, Cina, Corea del Sud, Russia, Germania.
Per opporsi efficacemente a tale fenomeno occorre, prima di tutto, farsi portavoce ( i nostri dirigenti Coni) del malessere che attanaglia la compagine azzurra di fronte a tale parzialità, evidente agli occhi di tutti.
È difficile, però, frantumare le rodate stabilità di certa strutturata corruzione. Difatti, ogni sistema di anticorruzione spasima di una fiacchezza di base.
Stasera, signori miei, dopo quanto sopra, arrabbiatevi pure se qualche arbitro -già indottrinato- farà la festa a qualcuno dei nostri atleti, ma ricordatevi, il giorno dopo, di parlarne e farlo presente anche attraverso i network, che siete stufi di vedere piangere i i nostri azzurri, una volta tanto vorremmo osservarli mentre versano lacrime… di gioia.
Inserito da Kitpou il 10/08/2012 13:17:44
Questo continuo apperllarsi a gangsterici errori arbitrali è il nostro vizio nazionale. Si, ci sono stati e ci saranno. Ma lo per noi come lo è per tutti. Tutti in queste Olimpiadi, come nelle precedenti, possono accusare l'arbitraggio di parzialità.Ma noi siamo speciali, stiamo sempre lì a lamentarci e pare che sono noi italiani siamo le vittime predistinate di chissà quali malvagità. Nello sporto, come nella politica, come nella finanza o in qualsiasi altra attività umana noi siamo sempre le vittime. E la colpa è sempre degli altri, degli aguzzini. Ma quando cresceremo? Se cresceremo...
Inserito da sergio il 10/08/2012 11:31:35
le olimpiadi mi hanno rotto i coglioni
Inserito da baldo il 10/08/2012 11:21:24
anche nelle olimpiadi, che dovrebbero essere al di sopra di tutto e di tutti, la politica ha un ruolo importante, la politica intesa come intreccio di amicizie e relazioni personali, da parte di chi rappresenta i colori sportivi dell'italia, cioè dal CONI...che è diventato un ricettacolo di raccomandati e nullafacenti alla italica maniera....
Inserito da michele il 10/08/2012 11:18:12
omplimenti, molto bello, ho "rubato" la parte che riguarda l'arbitraggio olanda - italia....perchè quando scrissi la nota non era ancora accaduto....La pensiamo allo stesso modo, forse io sono stato piu severo con la classe politica che ha eletto la dirigenza del CONI
Inserito da Loredana il 10/08/2012 11:13:42
La corruzione e le connivenze s'infilano davvero dappertutto, come i tentacoli di una piovra. Finora ci siamo fermati sul doping degli atleti, ma certi arbitri sono ancora più "dopati", probabilmente a causa dei flussi di denaro troppo abbondanti che circolano negli ambienti sportivi. Non è la prima volta che l'Italia viene maltrattata: mi ricordo ancora la questione dei centesimi di Josefa Idem a Pechino. E' davvero necessario un repulisti serio, approfondito e DAPPERTUTTO!
Inserito da giovanni il 10/08/2012 11:11:33
Non è una novità
Inserito da stella il 10/08/2012 11:06:32
corruzione ? scommesse ? prepotenze ? incapacità ? lo spettacolo olimpiadi è deludente,finto,già stabilito a tavolino. Ha ancora senso il confronto tra i grandi con questi presupposti ?
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