Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Operai davanti all'Ilva
Finalmente Monti sguinzaglia alcuni dei suoi per cercare un appianamento su questa deprecabile faccenda.
L’espediente, assolutamente da non accettare, in questo caso ilva, è la preferenza per una sola, separata deliberazione.
Non esiste, non può esistere, un’opzione tra lavoro e salute; tali intenti devono assolutamente proseguire fianco a fianco, in quanto altamente indispensabili e primari, perché punti fondamentali e basali della vita di un individuo a tutela della propria esistenza.
Giorni addietro, su istanza della procura di taranto, il gip ha sottoscritto una sanzione di sequestro per problematiche ambientali di inquinamento dell'area a caldo dello stabilimento siderurgico tarantino.
Otto dirigenti dell’ ilva sono stati obbligati agli arresti domiciliari, con l’ accusa di disastro ambientale.
Bene, per questo beneamato giudice, il caso è risolto, tutti a casa senza lavoro, azienda chiusa e chi si è visto si è visto.
Appena avvenuta la cessazione degli impianti dello stabilimento, gli operai si sono riversati numerosissimi in piazza per, giustamente, difendere il loro posto di lavoro, sottratto da un magistrato non ancora salito alla ribalta del palcoscenico mediatico. Ora lo è!
In primis, l’indagine dell’organo di giurisdizione deve ancora verificare l’assoluta attendibilità di certune morti avvenute a causa di tumore, ma, cosa fondamentale, deve essere esclusa categoricamente una dialettica di guerra, tra chi ha perso il lavoro e chi è morto per cause ancora non bene accertate, plasmata dal caritatevole gip.
Deve esistere, al di sopra di tutto, l’intento di difendere la vita, sia materiale che quella basata sul rispetto del lavoro e del suo mantenimento.
L’ambiente deve essere protetto con grandi investimenti e il lavoro tutelato da una sicura occupazione.
E’ possibile che in italia non si riescano a trovare delle decisioni proporzionate e armoniche, preposte alla tutela sia della salute sia del diritto al lavoro?
La legge, questo grosso mistero che incombe da anni sul nostro paese, deve adeguarsi alle necessità del lavoro e, al momento, della verifica e dell’indagine giuridica deve iniziare anche un atto che garantisca e favorisca l’ambiente e la salute mesma.
A cosa è servito serrare le porte dell’ilva? Sbattere nel diabolico mondo della disoccupazione 15mila persone? A chi è giovato?
Non si potevano, intanto, prendere precauzioni tecnico-comportamentali a favore dei lavoratori dell’impianto?
Questo brutto caso mette -adesso- nelle mani della politica tutta, da Monti al sindaco di Taranto, la possibilità di dimostrare finalmente di che pasta sono fatti, di documentare la loro efficacia operativa, di trovare giuste argomentazioni e soluzioni affinché lavoro e salute possano andare di pari passo.
Non sarà assolutamente ipotizzabile una via di mezzo, come da sempre ci hanno abituato i nostri statisti, ma una presa di posizione netta, che favorisca sia gli operai dell’ilva, sia le persone che hanno subito delle perdite umane.
Nel frattempo, vorrei sapere perché gli altri due stabilimenti dell’ilva, in Germania e in Belgio, Ogni anno si aggiudicano il premio ecologia?
Perché qui, invece, il premio pattumiera?
Semplicemente perché noi viviamo nel paese dei compromessi, ove persino il sacrosanto diritto all’occupazione è roba di patto elettorale di scambio.
Inserito da Federico il 16/08/2012 16:18:37
Il problema Ilva ê uno dei più preoccupanti di tutti i tempi. Io ho ben tre parenti che vi lavorano. Intere famiglie di Taranto vanno avanti grazie a questa realtà. Grazie per il vostro contributo. Vi seguiremo sempre
Inserito da Mario sbalcherio il 16/08/2012 08:14:02
Si sono accorti(politici,sindacati,ambientalisti)solo dopo che l'ILVA e'c passata dallo Stato al Privato.Con tutto cio' per anni la magistratura non a fatto nulla e solo adesso,qualche magistrato,si erge a paladino della salute dei lavoratori e dei cittadini di Taranto.C'e' qualcosa che non mi convince!!!!!!
Inserito da Algerino il 16/08/2012 08:11:52
certo, il governo doveva farlo prima e non lo ha mai fatto fin dall'insediamento dell'Ilva non curandosi di cosa avrebbe dovuto fare l'azienda per tutelare lavoro e salute dei lavoratori e dei cittadini. Ilva ha fatto indisturbata da sempre devastando territorio e salute. Oggi il governo finalmente se ne occupa ma ho paura che gioverà sempre all'Ilva che non verrà chiamata a rispondere della devastazione commessa mentre i risanamenti ci toccherà pagarli noi. Credo che la notizia vada letta e interpretata. E' UNA VERGOGNA CHE SI AGGIUNGE ALLA VERGOGNA.
Inserito da Algerino il 16/08/2012 08:11:52
certo, il governo doveva farlo prima e non lo ha mai fatto fin dall'insediamento dell'Ilva non curandosi di cosa avrebbe dovuto fare l'azienda per tutelare lavoro e salute dei lavoratori e dei cittadini. Ilva ha fatto indisturbata da sempre devastando territorio e salute. Oggi il governo finalmente se ne occupa ma ho paura che gioverà sempre all'Ilva che non verrà chiamata a rispondere della devastazione commessa mentre i risanamenti ci toccherà pagarli noi. Credo che la notizia vada letta e interpretata. E' UNA VERGOGNA CHE SI AGGIUNGE ALLA VERGOGNA.
Inserito da Loredana il 14/08/2012 19:38:27
Quando è iniziato il can can dell'Ilva,la prima domanda che mi è venuta in mente è stata: "e si svegliano ora?" Voglio dire: non mi sembra che l'Ilva sia stata costruita un mese fa. Ora si preoccupano che possa inquinare e causare malattie? E invece di chiudere bellamente tutto, e marciscano tutti quanti, non si può pensare di porre rimedio alle cause dell'inquinamento? Troppo difficile, troppo creativo, troppo da paese responsabile e non da repubblica delle banane marce come stiamo sempre più diventando? Bene, mi auguro che le scorte di cibo del gentile magistrato bastino per tutte le famiglie che ha spedito giù per la canna.
Inserito da francesco villari il 14/08/2012 14:14:24
QUESTO GOVERNO FALLIMENTARE. OGNI TNTO, PRIMA DI CHIUDERE PER PIENO FALLIMENTO DELLA SUA AZIONE POLITICA ED ECONOMICA, OLTRE ALLA SUA ASSSOLUTA MANCANZA DI CREDIBILITA' ALL'ESTERO........CHE STA FACENDO RIDERE TUTTO IL MONDO..(...ALTRO CHE BERLUSCONI PER IL FATTO CHE ANDASSE A LETTO CON DONNE E NON CON TRANS O GAY ), VUOLE FAR FINTA DI INTERESSARSI DI QUALCHE PROBLEMA ITALIANO. OGGI E' TARANTO.......MA NON FARA'.COME AL SOLITO, NIENTE DI POSITIVO. QUESTA GENTE CHE DICE DI ESSERE AL GOVERNO DELL'ITALIA, CI METTE SOLO " PANZa e presenza " e si fotte i soldi degli italiani. QUANDO, QUANDO IL POPOLO ITALIANO, SI DECIDERA' DI MADARLI A LAVORARE A CALCI IN CULO ??????????????????fussi ca fusse la vorta bona...A NOI IL LORO LAVORO FISSO CI ANNOIA A MORTE ! ! ! ! ........
Inserito da franco salaris il 14/08/2012 12:00:30
Io capisco le ragioni ambientali e di salute pubblica. Ma questi magistrati che si credono onnipotenti, pensano alle conseguenze concerete dei loro atti, o la soddisfazione di vedere il proprio nome sulla stampa, il colpire "il capitale" ovunque si annidi travalica ogni altra considerazione? Ma si rendono conto che chiudere un impianto metallurgico a caldo può essere una via senza ritorno, ameno di costi spropositati, che stanno fermando una delle più importanti industrie europee, la cui chiusura porterà con sé conseguenze non calcolabili per tutta la filiera dell'acciaio? Si rendono conto che lo spazio lasciato libero dall'ILVA sarà riempito dai tedeschi, o, peggio, dai cinesi o da chiunque possa comunque produrre senza vincoli ambientali? Che l?italia perderà un altro tassello fondamentale della sua industria e un numero altissimo di posto dia lavoro? Io davvero credo che chi emette ordinanze di questo genere sia affetto da un sindrome di onnipotenza... E questa non è che un'altra prova dello strapotere della magistratura su tutti gli altri poteri.
Inserito da enzo il 14/08/2012 11:59:22
Taranto è la Chernobyl d'Italia. O se vogliamo una camera a gas. Il problema non è la salute. E' la vita. 4 minuti fa · Mi piace
Inserito da angela Passera il 14/08/2012 11:49:43
senza lavoro si muore ,non si può morire per lavorare. continuare o è tentato suicidio, o tentato omicidio.
Inserito da alfio il 14/08/2012 11:21:40
i due valori vita lavoro sono interdipendenti,due braccia dello stesso corpo non l una contro l altra armate.dunque seguire esperienze parallele positive,verificare situazioni di impianti similari e attuare protocolli comui.
Inserito da angela il 14/08/2012 11:20:27
qui si parrà la sua nobilitate
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