Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Pussy Riot
Un fantasma si è aggirato subdolamente per le vie di Mosca, in questi ultimi cinque mesi.
Quello del persecutore della Chiesa, del demonio.
Non sto parlando del contadino Pugacev, del serial killer Chikatilo, dello Zar Pietro I, che la storia, ci ha voluto mostrare come sterminatori della Terra Promessa.
Stavolta la prosperità della Grande Russia è stata messa in grave pericolo da tre ragazzotte tra i 23 e i 29 anni di età.
Sono state queste streghe malefiche, più un’altra non rintracciabile dal 21 febbraio scorso, a
creare una specie di Apocalisse, di fine del mondo, all’interno della più importante basilica ortodossa moscovita.
Tre giovani "indemoniate”, hanno aperto le porte all’Anticristo nel luogo di culto osservante:
la Cattedrale del Cristo Salvatore, oltraggiata da un’azione sacrilega, che ha fatto da vocalizzatore verso un’irrefrenabile ondata di bigottismo allo stato puro.
Di tutto quanto, per il pubblico ministero del tribunale di Mosca, sono responsabili Nadeshda Tolokonnikova, Maria Alechina e Jekaterina Samuzevich, componenti del gruppo punk Pussy Riot, condannate a due anni di carcere.
La Procura ne aveva, addirittura, chiesti tre.
Il Presidente Putin, gran persona, da Londra presente alle Olimpiadi, aveva impartito l’ordine di non superare i 48 mesi.
A sentenza emessa, molta tensione si è registrata fuori del tribunale.
Le ragazze hanno ascoltato la sentenza con calma, sorridendo tra loro, mentre alcuni in aula hanno gridato «vergogna!». All'esterno la notizia della condanna è stata accolta con grida di rabbia e sdegno.
Secondo l’accusa le tre malefiche streghe, potranno “raddrizzare” il loro “crimine” esclusivamente solo se verranno isolate dalla società e estingueranno la loro pena in galera. «La corte ritiene che questi obiettivi di punizione, restaurazione della giustizia sociale, correzione delle imputate e prevenzione di reati simili,- quali cantare incappucciate e con chitarre elettriche e amplificatori, una 'preghiera punk' nella cattedrale moscovita di Cristo Salvatore chiedendo alla Madonna di «cacciare Putin» dal potere-, possano essere raggiunti solo in presenza di una pena in carcere che venga scontata interamente» ha sentenziato il giudice Marina Syrova.
I legali della difesa hanno già preannunciato un ricorso contro tal verdetto, anche alla Corte Europea dei diritti dell'uomo, addirittura prima dell'avvio dell'udienza. Già sapevano come sarebbe andata a finire!
La polizia, nel giro di poche ore dalla sentenza, ha bloccato, ponendo in arresto, chi manifestava a favore delle giovani cantanti.
I dimostranti, più di un migliaio, intonavano slogan come «basta con lo stato di polizia» e «liberate le Pussy Riot» .
Tra i fermati anche l'ex campione mondiale di scacchi, oggi leader d'opposizione, Garry Kasparov .
Ancora una volta la mannaia del diritto colpisce duramente e senza possibilità alcuna di replica.
Sì, ci sarà l’appello, intanto –però- il trio dovrà vedersela con la patria galera.
Eppure, la stessa Chiesa Russa, sta chiedendo clemenza, e attraverso un comunicato invoca di scarcerare le Pussy Riot.
Non sono state, assolutamente blasfeme, in quanto hanno semplicemente chiesto alla Madonna, che intercedesse affinché Putin fosse cacciato dal potere.
E la Vergine Immacolata dove si prega? In Chiesa, magari amplificando il tutto con una canzone, al fine di scuotere la collettività dalla precaria situazione in cui versa il Paese.
Ricchi da una parte, poverissimi e indigenti dall’altra.
Lo sbaglio, sicuramente, l’essersi mostrate incappucciate; ma tanto ardire vale due anni di carcere?
La durezza con cui quel giudice ha punito le tre componenti del gruppo, in primis, dimostra che l'intolleranza è in grave aumento in Russia .
Per i liberali che simpatizzano per le ragazze, la pena detentiva per "teppismo" pretesa su ognuna di loro rivela un'alleanza tra le autorità politiche e certi settori conservatori che si coagulano intorno alla Chiesa ortodossa.
La Russia, come ben sappiamo, è ufficialmente uno stato laico, ma l'Ortodossia si vede e si sente anche dal Cremlino, come uno dei pilastri dell’integrità nazionale.
Marina Sirova, il giudice del processo, non ha tradito la sua reputazione implacabile, poiché solo una volta ha emesso sentenza di assoluzione. Questa volta, poi, davanti ai riflettori ha dato il meglio di sé.
Mark Feiguín, uno degli avvocati delle giovani ha detto che la sentenza "ha mostrato gravi irregolarità" compreso "citazioni false e fatti mai accaduti" e attribuito il tutto "ad una decisione di Putin".
"Il processo è stata una burla e riflette l'illegalità e la mancanza di procedura legale, diventata ormai una prassi in Russia," ha puntualizzato.
"Le autorità sono state sorde alla voce della società, della collettività. Si trattava, semplicemente, di una vendetta, ma molte persone in tutto il mondo hanno espresso la loro posizione civile ", ha proseguito Feiguin. " Ci appelleremo, ma sono sicuro che non cambierà il giudizio. Arriveremo al Consiglio d'Europa”.
L'avvocato, ha tenuto a precisare che le Pussy Riot "sono a rischio in prigione, poiché la pena in un istituto penitenziario, qui da noi, è un pericolo reale per la vita e la salute delle ragazze e deve essere riferito al mondo intero che le autorità potrebbero, ma non vogliono, garantire la loro sicurezza ".
E’ dallo scorso autunno, che il popolo russo sta attraversando una fase dinamica.
Sempre di più scendono in piazza coloro che protestano contro il sistema Putin.
Tuttavia, non essendo ben strutturati, non hanno la capacità, oggi come oggi, di modificare l'ordine esistente.
Infatti, Putin gode ancora di grande popolarità paragonato ai leaders politici occidentali, ma i russi adesso tendono a sopportarlo sempre meno rispetto al passato.
Sì, ma nel frattempo, le streghe sono quasi… al rogo!
Inserito da Maurizio il 19/08/2012 08:29:04
condivido pienamente il pensiero di Sergio, esiste un limite a tutto, queste persone sono andate al di la' e non possiamo permetterci di offendere e calpestare chi non c'entra in cio' che l'essere umano combina per la prorpia fame di deficienza mentale
Inserito da Loredana il 18/08/2012 17:23:43
Leggendo l'impresa di queste tre ragazze, mi sorge spontanea una domanda: se avessero cantato la loro preghiera particolare in una piazza (magari al Cremlino), ci sarebbe stato così tanto scalpore? Poiché il testo prende di mira Putin, mi sarei aspettata da parte sua una reazione peggiore. E sembra che la Chiesa stessa stia chiedendo clemenza per le tre donne. Il fatto che abbiano scelto un luogo così "delicato" perché apparentemente intoccabile, la dice anche lunga sulla temperatura raggiunta dall'opposizione a Putin e al suo sistema. Hanno voluto attirare l'attenzione in modo deciso, e che non passasse subito nel dimenticatoio, come accade ai nostri tempi di Internet, connessioni veloci e tonnellate di informazioni scaricate in pochi secondi. Ora, dopo aver scosso i vari torpori andando a urlare in uno dei luoghi cosiddetti "sacri", mi piacerebbe vedere quale sarà il seguito, e quanto Putin e i suoi accoliti terranno conto dell'attenzione internazionale. I precedenti del Kursk e dell'attentato nel Teatro di Mosca non sono confortanti.
Inserito da Alessio il 18/08/2012 16:45:21
Questa volta non mi trovi d'accordo Max. Le tre artiste potevano benissimo manifestare e cantare tutte le canzoni che volevano pro o anti Putin. Ma non in un Chiesa. Qualsiasi Chiesa.
Inserito da Giovanni il 18/08/2012 16:41:26
Giovanni Venuto I pagliacci o i saltinbanchi (anche presi in una odiena versione femminile), una volta si esibivano nei circhi e nelle piazze di paese, non nelle cattedrali. Nessuno obbliga nessuno a recarsi nelle chiese, e chi ci entra deve innanzi tutto rispettarne luogo, ruolo e significato. Non sono state condannate per una canzone, ma per il loro comportamento offensivo e blasfemo, oltretutto mascherate come dei banditi. Da noi, tanti anni fa, si è cominciato a distruggere morale, principi, regole e costumi, con il processo del giornalino de "La Zanzara", al liceo Parini di Milano. Poi si è visto a che punto siamo arrivati....
Inserito da Antonio il 18/08/2012 16:38:19
Streghe? chissà che fine avrebbero fatto mettendo in scena qualcosa di simile nel dmocratico occidente in una chiesa cattolica o, meglio ancora, in una sinagoga D
Inserito da lena.stamati il 18/08/2012 11:52:30
Ma nessuno ignora l'importanza delle differenze etniche-religiose! Sono conflitti di difficile soluzione anche per questo
Inserito da nanco il 18/08/2012 11:50:41
Purtroppo effettivamente sembra un ritorno al passato...... ma non dimentichiamo che la Russia é uno di quei pochi paesi che si oppone al NWO...... che, sotto certi aspetti é peggio della Russia staliniana, basti pensare all'Eurogendfor, la nuova gestapo europea!!!!!
Inserito da sergioletizia il 18/08/2012 11:49:12
Le deficenti in questione, non sono state condannate per aver osato attaccare e criticare Putin, smettiamola di rccontare balle che non stanno nè in cielo nè in terra, ma perchè sono entrate con la forza dentro una chiesa ortodossa e si sono messe a cantare una canzone scurrile e volgare sull'altare, ovvero hanno occupato abusivamente un luogo di culto ed insultato una religione, ovvero violazione di domicilio, occupazione abusiva e vilipendio alla religione. Ed è giusto condannarle, così capiscono che non hanno alcun diritto di fare quello che vogliono, aggredendo, occupando abusivamente ed offendendo a lor piacimento chi vogliono e dove vogliono. Mi piacerebbe sapere se qualcuno avesse sfondato la porta del loro appartamento, fosse salito in piedi sul loro letto e avesse cominciato ad offenderle, insultarle insieme ai loro genitori e figli, cosa avrebbero fatto! Smettiamola di far passare la violenza politica per protesta o contestazione, che ha ben altra dignità intellettuale e politica. Queste sono solo delle teppiste violente ed abusive, delle anarcoinsurrezionaliste incivili.
Inserito da ANGela Passera il 18/08/2012 11:42:37
e noi che pensiamo di tornare al medioevo non abbiamo chiesto al cielo di liberarci di questo governo , tantomeno nelle chiese, ma lo griidiamo e lo manifestiamo pubblicamente in pensieri , parole e azioni.i
Inserito da massimo il 18/08/2012 11:41:10
Putin sicuramente non va apprezzato ma finiamola di far passare le Pussy Riot come delle eroine.Potevano fare a meno di fare quello che hanno fatto,perdipiu in una chiesa. C'è stata troppa considerazione a livello mediatico,come spesso accade al giorno d'oggi
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