Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
La gioia al goal di Schneider e il goal criticato dal Parma
E che campionato sia!
La prima giornata del torneo pedatorio italiano, come ogni anno, ci ha riservato non poche sorprese.
La cosa importante, almeno in questo inizio, è quella di non aver sentito parlare di calcioscommesse, arbitri, telefonini, partite pilotate, e giocatori corrotti.
Solo sana, corroborante polemica calcistica, iniziata con l’inviperita conferenza stampa di Cassano, qualche giorno prima, e terminata ieri per certune sviste arbitrali nei confronti della Roma.
Ma tutto questo ci sta, deve esserci, altrimenti come avremmo fatto stamane, e nei lunedì a seguire, e come succede in Italia dal 1898 data questa del primo campionato ufficiale italico, a non discutere con i nostri dirimpettai di ben altro color di maglia all’entrata del fatidico bar sport?
E allora che campionato sia, basta però lontano da ogni interferenza extra calcistica.
La Juve ha vinto col Parma, evviva la Juve! La solita rocciosa e sicura squadra che sa cosa vuole.
La Fiorentina ha espresso il più bel gioco, grazie soprattutto a un fuoriclasse di livello mondiale quale Jovetic, infliggendo due gol all’Udinese che, per onor di cronaca, ha presentato una squadra piena zeppa di riserve che nel primo tempo ha saputo imbrigliare la Viola andando persino in vantaggio.
Profondo rossonero, potrebbe invece essere il titolo per un articolo sul Milan.
La compagine di Allegri, infatti, perde malamente in casa dalla Sampdoria di Ferrara per 0-1.
La depressione è oramai di stanza tra i rossoneri, con il Diavolo reduce dal calciomercato, sinora, più triste e deludente degli ultimi vent’anni. Pazzini, per quel che ha giocato, non ha inciso per niente. Insomma, l’undici milanese, è parso assolutamente allo sbando, anche se diversi titolari non sono stati della partita.
Il Napoli ha fatto un sol boccone del Palermo, che sembrava ancora con la testa alle vacanze o troppo rintontito dal caldo di questi ultimi due mesi. Fatto sta che la squadra di Mazzarri ha mostrato un calcio spumeggiante e piacevole, in alcuni istanti paragonabile, con le dovute cautele, a quello del Barcellona.
La Roma di Zeman, non ha brillato, ma ha avuto la forza di strappare il pareggio ad un agguerrito Catania, sebbene l’arbitro Nicchi ci abbia messo del suo per agevolare l’undici siciliano. Squadra, quella romana, da rivedere soprattutto per quanto riguarda la posizione defilata di Totti.
L’Inter, là davanti, ha presentato Cassano Milito e Schneider e, per il Pescara, sono stati guai seri.
I tre hanno fatto tutto e di più, con Milito che ha propiziato due assist al bacio trasformati prima da Schneider e, nel secondo tempo, da Coutinho; Cassano che ha passato il pallone del due a zero al piede vellutato di Milito e, quest’ultimo, per troppa sicurezza ha sbagliato un goal davanti al portiere.
Di contro, un buon Pescara, che ha avuto la sventura di incappare in un maestoso Castellazzi, che si è superato ben due volte con parate da urlo!
I nerazzurri, sono sembrati sicuri di sé, e l’innesto del barese -con l’aggiunta di Palacio (ieri squalificato) e Alvaro Pereira sulla fascia sinistra- dovrebbero consolidare un team altamente qualificato per impensierire la Juventus.
Il Genoa, contestato dai tifosi, si è preso una bella rivincita battendo chiaramente il Cagliari per due a zero, e così anche Preziosi può dare una sana boccata di ossigeno in attesa degli sviluppi finali di questo calcio mercato.
A concludere Siena Torino, l’unico incontro terminato a reti inviolate, che ha visto due squadre molto bloccate nel primo tempo e quasi rassegnate al pari alla fine della partita, sia per la volontà dell’undici di Cosmi , che partiva da -5, di muovere la classifica, sia per l’intenzione di Ventura di non iniziare il periglioso cammino della seria A con una sconfitta.
Che dire; il campionato italiano senza il mercenario Ibrahimovic senza, come sembra, Maicon, Julio Cesar, con l’ addio di Inzaghi, la disoccupazione momentanea di Del Piero, le migrazioni di Nesta, Seedorf , Gattuso e Verratti, pare essersi notevolmente indebolito dal punto di vista meramente tecnico qualitativo.
Un campionato, insomma, meno ricco di stelle ma che non deve essere per forza meno divertente e interessante.
Di necessità virtù: sarà la volta che i nostri allenatori punteranno spediti sui giovani per rilanciare il nostro movimento, come già ebbe a fare anni addietro la Germania.
Pertanto, dopo quanto sopra, non è il caso di fare drammi.
Volendo restare sull’ottimismo andante, tale circostanza potrebbe finalmente darci l'occasione di iniziare un profondo e sano rinnovamento che stavolta, ne sono certo, non sarà solo uno intermezzo elettorale, ma bensì, fortunatamente, un vero e proprio obbligo.
Quindi, Buon Campionato a tutti!!
Inserito da giorgio il 27/08/2012 12:18:22
ma come si fà a seguire ancora il calcio dopo tutto quello che è successo!
Inserito da Loredana il 27/08/2012 12:13:41
...prima giornata di lavoro per i quarantacinque milioni di allenatori del titolo, allora! Ho sentito qualcosa di Cassano, ma sapendo che ogni tanto si produce in "cassanate", quasi passate alla storia come le barzellette su Totti, non ci ho fatto caso più di tanto. Sono curiosa di vedere quanto entrerà il calcio in questo campionato, e quanto le scommesse...vediamo quanto andrà in profondità il rinnovamento!
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