Editoriale

Una politica obbligata a scegliere fra pannoloni e pannolini?

Renzi, il falso mito della giovinezza e il vero dramma della senescenza

Domenico Del Nero

di Domenico Del Nero

overi noi! Dopo decenni di gerontocrazia, talmente avvilente e soffocante da far sembrare  la sala delle mummie di un museo egizio un café chantant  al confronto, adesso  ci minaccia la … puerocrazia?  Dal pannolone al pannolino, insomma e magari al posto delle “badanti” arriverà qualche vispa tata?

L’Italia è davvero, da questo punto di vista, il paese di Pulcinella. Tutti (o quasi)  pronti a incantarsi davanti ai muscoli o alle curve ammalianti esibiti in programmi degni del quoziente intellettuale di una vongola stitica, dove i ragazzi sono messi in vetrina né più né meno che come le bistecche dal macellaio; salvo poi ignorare i tanti giovani talenti che davvero ci sono o anche semplicemente i tanti ragazzi che studiano e lavorano per mantenersi agli studi. Il futuro del paese non sta certo nei sorrisi stereotipati di vitelline o vitelloni, ma sicuramente nei tanti, tantissimi giovani in gamba che abbiamo, di cui nessuno o quasi si accorge e che spesso sono costretti  a  emigrare per essere veramente valorizzati.

E questo va benissimo (anzi, malissimo, ma tant’è …). E’ però  assurdo fare dell’età un valore assoluto. Giovinezza maturità e anzianità di per sé non sono valori, ma dati di fatto. Mozart era un fanciullo prodigio  e Verdi a ottant’anni ha composto il Falstaff,  che è forse il suo maggiore capolavoro; non per questo tutti i ragazzini incantano le platee con strabilianti concerti né tutti i vecchietti creano strabilianti capolavori.  Aldilà poi  di ovvi limiti biologici, quel che conta davvero è la persona; caso mai, è  assurdo discriminare chi dimostra di avere doti e capacità notevoli solo perché “troppo giovane”.  

Sembrerebbe un discorso talmente banale da vergognarsi a scriverlo,  ma purtroppo così non è. In quel circo Barnum che è diventata ormai la politica italiana (con tutto il rispetto per gli artisti dei circhi, soprattutto dei clown) una delle armi maggiori del “fenomeno Matteo Renzi” sembra essere l’età: il “giovincello” impenitente si diverte infatti a distribuire patenti di dinosauro a destra e a manca (soprattutto a sinistra per la verità e con sommo diletto di chi scrive, che vede la sinistra dal rosso al rosé al rosa shocking come il fumo negli occhi) esibendo la propria età in confronto davvero verde mela  come un superpalestrato i suoi muscoli .

Intendiamoci; su questo punto il sindaco di Firenze ha ragione da vendere. E’ tragicamente vero  che la politica italiana sia vecchia, non solo nei suoi esponenti che certo sono più attaccati alle loro poltrone e ai loro ignobili privilegi che le pulci al più rognoso dei cani ; e che soprattutto la sinistra mostri uno spettacolo davvero degno dei gerontocrati del “bei tempi” del Cremlino rosso è fuori discussione.  Il problema che però anche alcuni nostri gentili lettori sembrano ignorare è un altro: che per saper governare non basta rottamare, altrimenti allora dovremmo innalzare sugli scudi sacri certi grilli sparlanti e sputazzanti . Ben  venga la rottamazione del 90% (a esser buoni) della sconcissima casta politica italiana a qualsiasi latitudine, ma chi la invoca dovrebbe poi quantomeno aggiungere due cose: un programma decente e un passato credibile. Può davvero il sindaco di Firenze esibire tali credenziali?

Un po’ difficile, credo, poterlo affermare. Non si può onestamente negare a Renzi qualche  punto, soprattutto all’inizio del suo mandato, quando contrariamente all’arroganza della giunta precedente che aveva ignorato persino un referendum popolare,  il nuovo sindaco prestò ascolto alla voce dei cittadini e impedì lo sciagurato passaggio della tramvia a pochi passi da piazza Duomo. Ma oggi  Firenze sta soffocando negli stessi identici problemi che aveva prima dell’era Renzi:  traffico, sporcizia, incuria, mancanza di strutture adeguate, peggioramento della qualità della vita etc ...  Anzi, molti fiorentini hanno la sacrosanta impressione che la città del giglio sia considerata dal nostro politico “fanciullo” poco più di un trampolino di lancio per ben altre mete. E una volta raggiunte, cosa intende fare? Come governare, e soprattutto con chi? Con certi giovanotti come alcuni che si è trascinato dietro in giunta, che sino a questo momento non hanno dato davvero prova di grandi capacità, tanto che per avere un assessore alla cultura come si deve, dopo un primo tentativo quantomeno imbarazzante (ma giovane!) Renzi è dovuto ricorrere a un personaggio della statura di Sergio Givone, sicuramente assai notevole ma …. classe 1944?

Intendiamoci; chi scrive crede veramente nei giovani, nella loro voglia di cambiare, nel loro idealismo e nel loro entusiasmo. Ma l’età da sola non è sufficiente a qualificare una persona. Rinnovare una classe dirigente significa certo ringiovanirla anche da un punto di vista anagrafico, ma soprattutto da un punto di vista di idee, modi di far politica,  volontà di agire per il bene comune; e per questo serve una collaborazione tra tutte le fasce di età, evitando magari  il nido e la clinica geriatrica. In questo puntare soprattutto sull’immagine mediatica,  sul  demonizzare l’avversario senza però contrapporre poi molto di concreto, Renzi sembra proporre invece un modo di far politica già sin troppo visto,  “vecchio” e ben poco degno di fiducia, anche se il suo talento comunicativo è indiscutibile.  

Certo, se riuscisse grazie al suo zelo a far perdere le sinistre e a scongiurare il rischio di un governo Bersani-Vendola, sarebbe comunque benemerito. Anche se poi bisogna  dire che per quanto riguarda  destra, centro e dintorni, fini e confini …. se Atene piange, Sparta non ride! E soprattutto hanno ben poco da ridere gli italiani.

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    4 commenti per questo articolo

  • Inserito da pietro46 il 11/09/2012 18:01:13

    Egr.DEl Nero,Le persone 'serie' frequentano siti più congeniali ai Loro convincimenti.Il fatto di avere pochi commenti non è un demerito,tutt'altro...se Lei scrive ed Io leggo e commento è perchè anch'io penso che non siamo molto lontani, politicamente parlando,o su una visione della stessa.Io,alla lontana ho precisato che nè io, e spero nè i figli miei, possano identificarsi nelle idee politiche di Renzi escluso il volere pensionare i suoi maggiorenti nel partito che sicuramente ,Più da vicino,per conoscenza più diretta come Fiorentino,è il suo stesso pensiero.Io cercavo di dire solo che bisognava prenderne l'esempio affinchè a dx o a cdx ci fosse uno che rompesse gli schemi,contestasse l'andazzo ventennale degli "arrivati" e ci richiamasse ad una nuova stagione "pulita".Anche non "imparato"come si sentono tantissimi a dx,ma che "imparasse"insieme a noi e chiedendoci di "imparare"con Lui.Che nasca anche da primarie non aperte alle truppe cammellate,ma per ora solo agl'iscritti da almeno due anni(perchè chi ci ha creduto,a modo suo, nel Pdl venga premiato.E poi agl'iscritti di non meno di tre anni,onde anche chi è fuori possa ri-inserirsi.Non pensi minimamente che possa essere una giustificazione per l'operato del genero dell'imprenditrice.Ricambio i saluti e se riscrive la leggerò molto volentieri.

  • Inserito da Domenico del Nero il 11/09/2012 13:32:11

    Gentile sig. Pietro, non mi sembra che io e lei siamo poi molto lontani. Dall'UDC e da tutto il gerontocomio (compresi i ragazzetti rampanti)che sta a sinistra, compresa la new entry del baldo "sfascista" gianfranco con il suo corteggio di nullità rampicanti, ci scampi e liberi il cielo; mi sembrava di averlo scritto a chiare lettere, soprattutto nel finale. Certo, se l'alternativa deve necessariamente essere tra loro e Renzi, beh, allora .... Ma temo che sarebbe solo un inganno (poi posso, e mi auguro, di sbagliarmi.) Vede, forse se non fossi fiorentino e non avessi avuto modo di conoscere (anche se supeficialmente, non credo certo di ricordi di me) il soggetto, forse la penserei come lei. Brillante, anche simpatico, tutto quel che si vuole; ma quanto a consistenza ... La sensazione insomma è che sia un personaggio dannatamente furbo, ma non molto diverso dagli altri. Potrei raccontarle numerosi esempi al riguardo, ma sarebbe troppo lungo e potrebbe se mai essere materia di un altro articolo. Che poi a destra e dintorni non si stia meglio, non ci piove. Io credo infatti che la vera alternativa (che però certo è lunga e difficile) sia azzerare totalmente questa ignobile classe dirigente, cercando soprattutto di coinvolgere i tanti giovani in gamba che ci sono. Utopia? Forse, ma se non si inzia a pensarci seriamente non so quale futuro ci possa spettare. Un cordiale saluto e grazie del suo intervento.

  • Inserito da pietro46 il 11/09/2012 01:34:29

    Egr.Del Nero:su Renzi e penso in generale, Lei dice...l'età non è sufficente a qualificare una persona.Rinnovare una classe dirigente significa certo ringiovanirla anche da un punto di vista anagrafico,ma soprattutto da un punto di vista di idee,modi di far politica,volontà di agire per il bene comune,e per questo serve una collaborazione fra tutte le fasce d'età,evitando il nido e la clinica geriatrica.Ora se ha visto,e sicuramente si,la prima fila delle poltrone alla "festa dell'Udc" e che dovrebbe essere(indubbiamente solo per la loro testa bacata)la prossima forza a governare questo paese insieme al Pd,Lei pensa che costoro possano avere "la volontà di agire per il bene comune" e si possa pensare di poter avere voglia di collaborazione con quella "Clinica Ambulante" della prima fila di cui sopra?Ma se non alzeranno il loro culo di scimmia da quelle poltrone neanche quando dovranno essere accompagnati con l'ossigeno(e sempre a ns spese)dalle badanti.Allora,anche se non per il mio voto,benvenuto Renzi e se non è tanto "imparato"come i suddetti(De Mita,Pomicino,Pisanu,Casini e i sx/sx tipo Bersani,D'Alema e compagnia),"imparerà con giovani come Lui.E se avremo fortuna di avere anche a dx(anche se ad ovest,penso che per molto tempo non ci sarà niente di nuovo)uno con la schiena dritta,che non dica cioè signorsì ogni trexdue(Tipo Bondi,Cicchitto,il primo Stracquadanio o la terza Santanchè per intenderci)al Grande Comunicatore,quello degli 800.000euro dati a Tarantini perchè non era giusto non farlo vivere nel lusso a cui era abituato.E i disgraziati ,senza lusso e che non riusciranno mai a vedere 800.000eu tutti insieme nella loro vita, che avevano creduto nel cambiamento promesso ecc.ecc.dovrebbero rivotare il PDL con simile personaggio?Che almeno per finta,dato che anche lui sa di non potersi ricandidare,lasci libero Angelino,anzi lo consigli di fare il Renzi di Dx contro di Lui...magari a sua insaputa dato che all'interno del cdx tanti personaggi hanno ricevuto...a Loro "insaputa".

  • Inserito da angeloniandre il 10/09/2012 11:28:31

    La vera natura del "renzismo" è abbastanza chiara sulle rive dell'Arno, il problema è capire se nel resto d'Italia si faranno stregare oppure no...

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