Editoriale

La politica si è suicidata, non resta che cambiare la Costituzione

Ha scelto di non scegliere, così fingeremo di votare, ma ormai è tutto già deciso, continueremo così per la responsabilità di tutti

Giovanni F.  Accolla

di Giovanni F.  Accolla

l tempo è finito. La politica italiana pare abbia scelto di non scegliere - non una legge elettorale, non una chiara e definitiva decisione sulle alleanze - e alla fine qualcun altro deciderà (ha già deciso?) per lei. Non so neanche quanto meravigliarmi, ma ad oggi non scommetterei un euro su un altro orizzonte che non sia un Monti bis o qualcosa di molto prossimo, che si voglia chiamare grande coalizione o altro. Di certo, a mio avviso, ci sono solo le scadenze dell’agenda che ci porterà a delle elezioni farsesche il cui esisto - tranne sorprese dell’ultimissima ora - sembra scontato.

Tanto Napolitano che Monti, quello che dovevano dire lo hanno detto: a loro modo, certo, ma a buon intenditor… Il presidente della Repubblica se vuole concludere in prima persona ciò che ha iniziato (e a tal punto non si può neanche esimere) ha delle date precise: entro la prima settimana di gennaio dovrà sciogliere le Camere, fatevi i conti, dopo di che di saranno settanta giorni utili per il voto. Monti si nega alle mille lusinghe (e dal canto suo fa bene) che arrivano da mondi disparati (anche dalla stessa politica nazionale) perché non deve far altro che attendere.

Hanno poco da lamentarsi e da agitarsi i partiti: il programma per chi governerà è, pressoché, già scritto. Ai partiti rimarrà - forse - il potere di qualche nomina qual e là, la gestione misera di qualche Ente o consiglio di amministrazione, e bisognerà stare pure ben attenti con il partito dei giudici agguerrito e ben presente in parlamento (grillini e dipietristi), pronto a fare a pezzi tutti coloro che non piacciono.

Di Pietro, infatti, ha puntato allo sfascio politico già da tempo: la foto di Vasto l’ha strappata perché ha ben capito che peserà di più dagli scranni dell’opposizione (tanto al tavolo della grande coalizione non l’avrebbero invitato), Grillo, boh? Ancora non è stato invitato - come è avvenuto per una nutrita delegazione di giudici - alla festa de Il Fatto (ma vi rendete conto? Hai voglia l’Anm a richiamare Ingroia, perché fa troppa politica: qui si stanno facendo un partito!), ma, di fatto, è già l’ala movimentista della futura opposizione giustizialista.  

Casini ha tolto anche il suo nome dal simbolo dell’Udc e ha offerto asilo a tecnici vari (Passera, Ornaghi ecc.), pur di assicurare a sé una carica istituzionale degna della sua ambizione e ai suoi, un posto d’onore nel tecno- governo di grande coalizione. Poi uno dice che Montezemolo si incazza! Tranne il treno, gli ha sottratto ogni prerogativa! Sul vecchio fronte del Terzo polo, Rutelli è appena riparato alla chetichella nel Pd (visto mai un posto in listino lo rimedia), Fini non pervenuto. O meglio, come invoca il suo clone-pupazzo negli Sgommati: dopo la Camera datemi, al meno, una mansarda!

Tutto sommato, fa bene, allora, il Cavaliere (ma c’era bisogno di andare a Malindi? E dai!) ad attendere gli esiti della scena complessiva ed intestarsi - magari - l’agenda Monti in campagna elettorale, dinnanzi ad un Bersani sfiancato dalle dispute interne al suo partito e dalla complicata neo-coalizione con il Sel di Vendola (refrattario e riottoso alle politiche montiane), sempre che Renzi - di qui a qualche settimana - non lo rintroni del tutto. Certo, rimangono gli ex-An, che mica si sentono tanto al sicuro! Beh, a tal punto, tanto peggio per loro: perché ancora non si sganciano costituendo assieme a Storace una “cosa” di destra, non s’è capito. Forse non si decidono solo, ancora una volta, per paura e per calcolo (mi sa sbagliato).

Mi pare davvero che i giochi siano fatti. Magari mi sbagliassi. Però in cuor mio credo anche che sarebbe, tutto sommato, meglio arrivare alla “destituzione” dei poteri della politica con un piano concordato e negoziato, piuttosto che per l’esito disastroso di una tornata elettorale che - conti alla mano -  costringesse, ancora una volta, ad affidarsi in modo emergenziale ad un governo guidato da un tecnico.

Il prossimo parlamento, al di là  dell’agenda Monti e dei  passi che “ci chiede l’Europa”, avrà necessariamente un compito importantissimo, che non è tanto eleggere il nuovo capo dello Stato, ma  (nessuno lo dice abbastanza chiaramente) è quello di mettere le mani sulla Costituzione: una carta - nobile quanto si vuole  -  ma vetusta e inadeguata ai tempi. Con le sue regole, il nostro Paese sarà ancora al palo o ancora a lungo affidato a badanti.

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    4 commenti per questo articolo

  • Inserito da Matthewelevy il 19/12/2021 06:28:03

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  • Inserito da pietro46 il 14/09/2012 01:08:25

    Mi ero dimenticato del Signore che richiede la mansarda,dato che di camera non se ne riparlerà.Ha fatto lo stesso un bel superenalotto:non vede come difendono con le unghie(Pivetti)e con i denti(Bertinotti)i post-privilegi della carica?Certo la scorta è ridotta...ma molto diversificata e più adeguata per gli hobby...

  • Inserito da pietro46 il 14/09/2012 00:54:29

    Il Monti bis,a parere di un profano,ci sarà qualora vincesse una coalizione(pre o post elezioni)di cdx,perchè qualora fosse vincente una di csx finirebbe come nel 2006 con Prodi:120 a zero(tra ministri,sottosegretari,presidenze di commissione(esclusa qualcuna insignificante),nomine nell' "alta burocrazia" che il cds ha mantenuto(Befera ed altri dato che non si sentivano capaci),presidenze di garanzia(Camera e Senato) e mantenimento della maggioranza fino alla nomina del "loro" Presidente della Repubblica.Tanto, a dx, all'orizzonte(nè in fondo al tunnel)non si vede uno con la schiena dritta capace di "candidarsi" contro il Cav.Un giovane o una giovane capace di rivendicare...Anche spaccando il pdl...tanto più spaccato di così...anche se mi vien da pensare che i "tanti capitan codardo"si allinerebbero,dato che Cirino Pomicino non può imbarcare tutti nell'udc e Italia Futura non vuol sentire neanche la p....(l'odore volevo dire)...ma effettivamente chi può pensare che possano essere un valore aggiunto?Cambiare la Costituzione Lei auspica.Per perdere i privilegi garantiti da questa costituzione?Ma se i "garanti della costituzione"si sono accordati con la mafia e non si riesce a perseguirLi(neanche moralmente,figuriamoci penalmente dopo tanti anni).Speriamo che Renzi scuota l'ambiente.Militanti di dx,non voteremo mai a sx nè a csx(Casini compreso),ma per favore,non fateci diventare "Grillini".

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