Un sogno nel … garage

Alessandro Egger, un attore per le nuove generazioni

Intervista al neo idolo degli adolescenti presente in The Band, la serie Tv in onda su Super, canale 625 della piattaforma televisiva Sky

di Domenico Del Nero

Alessandro Egger, un attore per le nuove generazioni

Alessandro "Nick" Egger

Il mondo dei giovani attraverso i media?  A giudicare da molti film, soap operas, telenovelas e quant’altro sembra una sorta di pollaio animato da nerboruti galli da combattimento, dove l’unica cosa che conti sono il successo e i soldi; insieme al sesso, ovviamente. L’adolescenza, con le sue ingenuità, i suoi sogni e i suoi problemi sembra ormai relegata nelle soffitte di un passato archeologico.

A prescindere da quanto questa visione rifletta la realtà,  una serie decisamente (e felicemente) controtendenza è  “The Band” in onda su canale super : le vicenda un gruppo di ragazzi che hanno appunto formato   una band musicale, che prende il nome dal luogo abbastanza prosaico dove si riuniscono a suonare:  I Garage. Qui  l’affascinante ma ingenuo Nick, (Alessandro Egger)  lo squinternato e simpaticissimo Bonzo  (Ermes Califano), il piccolo ma educatissimo e simpaticamente saputello Umberto (Edoardo Marangini), la svampita e brillante Lucrezia (Carolina Tomassi),l’ecologista “alternativa” Viola Micol Grabelli) e la “ragazzina acqua e sapone” Maggy  (Francesca Calabrese) tra una prova  musicale e l’altra, con canzoni  tutto sommato niente male e cantate con notevole impegno e bravura, si scontrano con la realtà di tutti  i giorni e con un mondo che spesso frustra i loro sogni e le loro ambizioni: il tutto però presentato in modo leggero e ironico, dove l’ambiente dei ragazzi è caratterizzato da ingenuità e fantasia  ma anche da una notevole imbranataggine: i giovani di The Band non sono mai vincenti, ma sono di una umanità, simpatia e per certi aspetti realismo che oggi è difficile trovare.  Il tutto (il che non guasta affatto) finalmente made in Italy, senza …. Ragazzi venuti dal Brasile!

Spicca nel gruppo la figura e la personalità di “Nick”, Alessandro Egger,  attore e cantante ventunenne (studi liceo linguistico, ha vissuto a Como ma da un anno abita a Milano) che ha già alle spalle un discreto percorso.    Alessandro,  si è calato nella parte  con grande spontaneità ma anche notevole bravura, riscuotendo un successo che gli ha procurato non pochi ammiratori soprattutto ( ma non solo)  fra gli adolescenti. Una nuova promessa del mondo dello spettacolo? Date le premesse, c’è davvero da augurarselo.

Alessandro, come hai iniziato la tua carriera nel mondo dello spettacolo?

La mia carriera nel mondo dello spettacolo è iniziata recitando in varie pubblicità e telepromozioni ma la passione è nata già fin da piccolo attraverso le recite scolastiche.
Per me la recita non era solo uno svago pomeridiano, mettevo tutto me stesso nella parte, la studiavo e ripetevo in continuazione per dare il massimo per quell'evento che tanto aspettavo tutto l'anno, ovvero l'apertura del sipario e l'inizio della prima scena.

Egger e Francesca Calabrese

Parliamo di “The Band”; quando è nata l’idea, quanto ti identifichi nel personaggio di Nick? E con gli altri ragazzi, si è creato un rapporto anche nella vita reale?

L'idea di “The Band” é nata dal suo stesso autore.
Ho ricevuto una chiamata dalla mia agenzia che mi ha proposto di far parte del cast: quindi ho affrontato una lunga e faticosa serie di provini prima di essere scritturato, sino al giorno in cui ho finalmente avuto la notizia che sarei stato Nick.
Sembrava che l'ispirazione di quel personaggio fosse scaturita proprio dalla mia personalità, per questo non ho fatto fatica ad entrare nella parte con la massima spontaneità e naturalezza:  ecco la chiave del successo di Nick. Inevitabilmente con i ragazzi di The Band siamo diventati amici perché abbiamo condiviso questa esperienza per tanto tempo lavorando insieme sul set, su un argomento che rappresentava la nostra vita e che quindi non ha fatto altro che creare aggregazione e spirito di fratellanza fra noi, tra l'altro divertendoci come pazzi.

The  Band avrà un seguito, andrà avanti?

Visto il successo che la serie ha avuto e continua ad avere a distanza di anni e con innumerevoli  fans club che aumentano continuamente, io penso che sarebbe una vera follia che The Band non continuasse, però ai posteri l'ardua sentenza!

A proposito di fans; qual è il tuo rapporto con il tuo pubblico? Hai molti e molte fans, come ti fa sentire tutto questo?

Avere tutti questi fan mi fa sentire in buona compagnia perché sono le persone che sinceramente mi stanno vicino, la loro ammirazione non può che aumentare la mia voglia di continuare in questa direzione.
Sono molto grato ai miei fans e per questo ritengo un piacere rispondere a tutti loro perché li vivo non solo come ammiratori ma come amici, anche se a distanza.

La celebrità può essere un discreto  fardello, soprattutto quando si è giovani. Tu come la vivi?

Io non vivo la celebrità come un fardello, e soprattutto mi fa rimanere me stesso:  quando mi fermano per la strada per me è un vero piacere trattenermi con le persone perché provo per loro una forma di riconoscenza ed è sempre un grande piacere per me avere un contatto con loro. Quindi la vivo benissimo.

The Band

Qual è la tua idea sul mondo giovanile? Si parla di crisi di valori, di superficialità da parte del giovani. Tu sei d’accordo con questo giudizio (o forse pregiudizio)?

Penso che i giovani siano caratterizzati da nobili qualità, per esempio la spontaneità e il forte senso dell'amicizia vissuto come valore che se sviluppati nella loro potenzialità possono creare degli individui vincenti:  è questo che fa le differenza.
Pertanto credo molto in questa parte di gioventù che cerca di difendersi il più possibile dall'omologazione che come sappiamo non sempre porta a degli atteggiamenti positivi, perché ha capito che la carta vincente di un individuo è quella di essere sempre se stessi.

Quali sono le cose che preferisci nel tuo lavoro? I tuoi progetti per il futuro, le tue aspirazioni?

La parte che mi piace di più del mio lavoro è avere la possibilità di interpretare i ruoli più diversi tra di loro, per sperimentare le parti più diverse delle mie capacita; ma soprattutto riuscire a stabilire un contatto emotivo con il personaggio che sto interpretando,  come se fosse una parte di me, anche quando sembri non avere riferimenti con la mia personalità.
Progetti? Per il futuro i progetti non mancano mai, sono il motore del mio quotidiano.
Sto lavorano ad un mio album inedito di tre singoli che saranno accompagnati dai rispettivi video musicali che usciranno da settembre a dicembre.
Un altro progetto e quello della produzione di un film nel quale io credo molto e che per ora è ancora top secret!

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    1 commenti per questo articolo

  • Inserito da lol il 27/10/2013 07:49:34

    Alessandro sei un figo e bravissimo a cantare

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