Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Renata Polverini se ne va
Renata Polverini si è dimessa, dopo una settimana di fuoco e la finale “scomunica” da parte del cardinale Bagnasco.
La Regione Lazio è formalmente senza governo e quindi nei tempi prestabiliti dalla legge andrà alle elezioni, fino ad allora ci sarà un reggente, in ipotesi il vicepresidente del Consiglio.
La spallata finale l’ha data Casini che ha ritirato il gruppo Udc dalla maggioranza che sosteneva il governatore Polverini, quell’Udc che, non dimentichiamolo ha sottoscritto il programma di Polverini, e soprattutto insieme ai partiti di minoranza ha sottoscritto, voluto e votato l’aumento del finanziamento ai gruppi dei partiti in regione da 1 milione a 6 milioni.
È l’epilogo, previsto e prevedibile, è il primo passo verso l’azzeramento dei politici e, speriamo la riforma definitiva della politica (che però non è ben chiaro di dovrebbe farla).
Rassegnando le dimissioni irrevocabili la Polverini ha dato la responsabilità dell’accaduto alla faida interna nel Pdl (leggi Battistoni vs Fiorito) che già domenica sera era stata chiamata in causa da Fiorito intervistato al Porro e Telese su La7, quel Pdl che, ricordiamolo vale la pena, non presentò la propria lista a causa di un pasticcio nella presentazione della medesima che non si è mai saputo se fosse stato doloso o stupidamente criminale (vi ricordate quel simpaticone che era andato a prendere un caffè giusto quando scadevano i termini orari?).
Ricapitoliamo quanto accaduto nelle ultime 24 ore.
Ormai è chiaro: i politici devono essere azzerati e la politica riformata completamente, lì sta il vero cancro
Domenica sera su La7 il duo Porro-Telese ha dedicato la trasmissione In Onda discusso e discutibile tesoriere della Regione Lazio, Franco Fiorito, presente in studio con il suo avvocato Taormina.
Un'ora di programma veramente illuminante, sotto tutti i punti di vista. Forse per la prima volta il cittadino-spettatore ha avuto modo di capire, o quanto meno di cominciare ad avvicinarsi alla verità, su questa intricata e incresciosa vicenda di troppi soldi spesi in modo inqualificabile.
Forse per la prima volta il cittadino-spettatore attento e non preda della sindrome della tricoteuse (quella che stava sotto la ghigliottina a vedere tagliare teste dell'odiato aristocratico sferruzzando con soddisfazione ha avuto una visione chiara di come e quanto gli organi di informazione diffondano false verità, come viceversa si possa fare buona e onesta informazione e altresì come all'interno della buona e onesta informazione si possa assistere all'esplosione di rancore di classe ingiustificato e ingiustificabile, riprovevole, e inqualificabile, ma comunque tale da non inficiare la bontà del programma .
Andiamo con ordine e iniziamo dal tema centrale Franco Fiorito, ormai ex capogruppo del Pdl nella Regione L'azione che aveva l'incarico di distribuire una vergognosa quantità di soldi agli uomini del suo partito. Fino a ieri l'immagine che si era diffusa disegnava un signore troppo corpulento che utilizzava soldi non suoi per se stesso (vacanze, auto, cene, feste, insomma quella che Telese ha definito un'esistenza da nababbo a spese del contribuente). Roba da linciaggio immediato!
Ieri sera i due giornalisti de La7 hanno sottoposto Fiorito ad un vero e proprio interrogatorio privo di qualunque accento di pietas (non doveva esserci e non c'è stata); di qualunque tentativo di giustificarne gli atti, anzi; ma col chiaro intento di cercare di capire come stessero veramente i fatti.
Aggiungiamo una cosa, Fiorito è indagato dalla Procura di Roma, (perciò si presenta sempre con il suo avvocato che lo stopperebbe se dicesse qualcosa che potesse incriminarlo, sia nel senso della diffamazione altrui, sia nel senso di ciò che lo riguarda) , dunque tutto ciò che egli dice potrà essere ritenuto parziale, nel senso di alieno dalla possibile auto incriminazione per i fatti contestatigli, ma nello stesso tempo è una forma di garanzia di verità, se infatti andasse a dire bugie in tv, seppure per difendersi, alla fine diventerebbero quasi prove della sua colpevolezza.
Ciò detto cosa abbiamo appreso domenica sera?
1. Fiorito ha malamente gestito denaro pubblico erogando fondi ai compagni di partito che glielo chiedevano, come prevede la sciagurata procedura che la Regione ha stabilito, senza controllare di volta in volta le motivazioni per cui veniva richiesto il finanziamento.
2. Soldi per i partiti. Ora lo stanno scrivendo tutti i giornali che come tante Alice del paese delle meraviglie scoprono ciò che dovevano sapere da tempo, ovvero che nel Lazio, delibera via delibera, con voto unanime di tutti, i partiti si sono aumentati i soldi da "devolvere" se stessi da 1 a 6 milioni, per fa questo hanno tagliato sui servizio ai cittadini con la scusa che siamo in tempi di crisi. Quindi via soldi per la sanità, via soldi per la cultura, ecc ecc.
3. gli uomini e le donne del Pdl in Regione si sono fatti finanziare, tramite l'accesso ai suddetti fondi moltiplicati per 6 in due anni, le spese più assurde, forti dei un'altra sciagurata disposizione che non prevede di dimostrare con le famose pezze d'appoggio come siano stati effettivamente spesi i soldi. Per esser più chiari: a quanto pare la quota parte di quei 6 milioni che TUTTI i partiti della Regione si sono suddivisi, poteva essere erogata a tizio o caio che semplicemente chiedeva soldi per la sua attività politica. Che l'attività politica fosse una festa, una cena una macchina, o un viaggio era ininfluente ai fini dell'erogazione del denaro, e il beneficiario non era neppure tenuto a riportare le fatture di quanto speso.
4. Fiorito stesso è stato accusato di essersi pagato con quei soldi una super vacanza in Sardegna costata un cifra spaventosa (28.000 euro) ma domenica sera ha dichiarato che si trattativa di un prestito chiesto al gruppo quando si è accorto che la propria carta di credito personale non copriva la spesa. Prestito peraltro restituito come da documentazione che dice di poter esibire.
5. Fiorito di fronte alla domanda più giusta , intelligente, e tagliente di Telese che gli chiedeva se lui -che apparteneva ad un partito che era stato prima MSI, poi An sempre contro il sistema della partitocrazia sparatoria dei soldi pubblici, un partito che nella sua corrente sociale (la più forte elettoralmente) aveva fatto una bandiera dell'onestá e della distanza dalla corruzione e dall'uso disinvolto del denaro pubblico- non si vergognasse di essere diventato l'icona delle ruberie della politica, ha onestamente ammesso di sì, aggiungendo però che la politica negli ultimi 20 anni è stata MILITARIZZATA dal denaro. Ormai il volontariato in politica non esiste più, chi è disposto a fare il famoso attacchinaggio senza corrispettivo compenso economico? Nessuno, un tempo era la prima forma di collaborazione alla politica di un giovane che si abituava a considerarla un servizio (ovviamente volontario) e non un lavoro.
Ecco messe così, le cose son un po' diverse da come apparivano all'inizio e il signor Fiorito appare assai meno colpevole personalmente, mentre si aggrava fino a diventare insostenibile la colpevolezza della politica che ha non solo permesso ma addirittura voluto questo ignobile spreco con i soldi dei cittadini contribuenti (che nel Lazio, sia detto fra parentesi pagano l'irpef più alta d'Italia) .
Detto questo dobbiamo riflettere su quello che per diversi giorno i mezzi di informazione ci hanno trasmesso: ovvero l'immagine di un signore corpulento tanto odioso quanto spendaccione e profittatore di soldi non suoi, mentre una bella trasmissione ha cominciato a far parlare i fatti invece delle mistificazioni giornalistiche ad usum sensazionalistico e/ o politico.
Questo anche se, e ci dispiace dirlo perché, abbiamo sempre apprezzato Telese! Uno dei due giornalisti, appunto il neo direttore del nuovo quotidiano "Pubblico", ha mostrato una enfasi emotiva francamente imbarazzante, dando voce a qualcosa che assomigliava troppo alla partecipazione viscerale dettata da invidia sociale o quanto meno da rancore ideologico, che non ha reso onore al suo ruolo di giornalista intervistatore e come tale non interlocutore politico di Fiorito.
Dunque Fiorito non è innocente, ma neppure colpevole come vorrebbero farci credere per scaricare su un solo individuo la responsabilità della diffusa malversazione.
La politica e i politici, TUTTI sono i veri colpevoli, coloro che hanno voluto questo stato di cose per poterne approfittare, volete una dimostrazione? Leggete questo la io dell'Adn kronos delle h16,59 di lunedì 24 settembre, sui lavori alla Camera:
"Un dibattito tra intimi, alla Camera, sulla questione dei contributi ai gruppi parlamentari, diventata di grande attualita' dopo il caso del Consiglio regionale del Lazio. In aula, ad ascoltare i relatori, tra gli scranni siedono in questo momento solo 12 deputati.
A questi, però si devono aggiungere altri quattro presenti tra relatori e componenti dell'Ufficio di presidenza e, soprattutto, quella di Gianfranco Fini che presiede. Nel merito, l'aula discute della proposta di modificazione al regolamento interno dopo le decisioni, molto discusse nei giorni scorsi, sui contributi ai gruppi e in particolare sul controllo dei conti da affidare ad una società esterna. Il voto della Camera è previsto per domani."
Vedremo quanti saranno presenti in Aula per voltare e come voteranno!
Dopo le dimissioni della Polverini, e di conseguenza le nuove elezioni alla regione, vedremo chi si incaricherà di sacrificare, doverosamente sacrificare i privilegi della politica e soprattutto la malagestione della medesima.
Vi terremo informati.
Inserito da pietro46 il 25/09/2012 22:07:59
Le cose sono chiarissime:dopo delibera di tutti i rappresentanti dei partiti facenti parte del cons.reg.del Lazio,Fiorito ha finanziato il più e il peggio delle richieste dei consiglieri del PDL. Le cose sono chiarissime:dopo delibera di tutti i rappresentanti di tutti i partiti del cons.reg.del Lazio,i pari grado di tutti gli altri partiti hanno finanziato il più ed il peggio delle richieste dei consiglieri dei loro partiti...e mangiare polli o conigli con contorno di erbette appena raccolte e il tutto annaffiato con ottimo vino e lo stesso che mangiare ostriche annaffiate con champagne d'annata.Seguire la moda dell'agriturismo di classe e lo stesso delle frequentazioni marinare dei "borgatari"(forse erano stufi delle ostriche avendo frequentato quei posti molto,ma molto prima di loro...antesignani sicuramente). Ciò non significa che Fiorito sia lontanamente giustificabile,nemmeno allo 0,00%.L'Identità,la Militanza non può essere mai persa...E non è vero che senza soldi non ci può essere partecipazione.Vedendo la platea di certi convegni,Berlusconi si svenerebbe se dovesse pagare tutti...e poi un fesso si trova sempre,si diceva ai miei tempi.E soprattutto chi ha conosciuto quei poveri ragazzi morti...non può svendere...l'onore. Bisognerebbe,però che qualcuno(di pari livello indubbiamente) avverta l'on.Bonino di farci sapere,come asserito nel programma "Quinta Colonna" di ieri 24/9 da un partecipante al dibattito,i nomi e cognomi di coloro che,da sx certamente essendo loro candidata)durante la campagna elettorale per la reg.Lazio,l'hanno "consigliata" di non toccare l'argomento rimborsi e elargizioni ai gruppi consigliari.Nel medesimo istante ricordare a chi voglia intendere(magistratura,agenzia delle entrate ecc)che da più di un mese non sentiamo di alcuna apertura di indagine sulla richiesta e relativo pagamento(per asserzione dell'elargitore)dei dieci milioni di vecchie lire(sempre soldi erano...e tanti)richiesti e dati in "nero" a B.Grillo(E' stata fatta la querela?o é stata solo annunciata?c'è ancora o è stata ritirata?)dal sindacalista cislino per la partecipazione ad una festa di quel sindacato.Anche per sfatare il detto che "i più puliti hanno la rogna".Polverini se vai con l'udc sarai come Fiorito.
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