Editoriale

Politica collassata per ignoranza, destra allo sbando, domanda inquietante

Gli attori dello sfascio hanno imparato solo un po' di aritmetica, quella che serve per fare i conti. Intellettuali mai così marginalizzati

Giovanni F.  Accolla

di Giovanni F.  Accolla

er fotografare l’attuale stato della nostra politica, l’ottimo Salvatore Merlo qualche giorno fa ha intitolato la sua analisi pubblicata su “Il Foglio”, evocando “Sommario di decomposizione” di Emile Cioran, straordinario libro del pensatore rumeno, dove si leggono, quasi scolpite nella pietra, frasi come:  “Mi basta sentire qualcuno parlare sinceramente di ideale, di avvenire, di filosofia, sentire dire ‘noi’ con tono risoluto, invocare gli ‘altri’ e ritenersene l’interprete - perché io lo consideri mio nemico.” Ecco, è vero: siamo arrivati alla disgregazione assoluta del rapporto tra politica e cittadini, tra individui direi.

Il concetto di rappresentanza è oramai minato alla base. Nessuno che abbia un po’ di amor proprio e un po’ di sale in zucca, si sente più rappresentato dalla classe politica che abbiamo a disposizione. Ha dunque buon gioco gente come Grillo ad incrementare consensi chiamando gli elettori alla partecipazione diretta, a evitare addirittura i giornalisti e servirsi della rete web e della piazza per diffondere il loro… pensiero (?). Quindi non solo la politica, anche i suoi tradizionali sistemi e mezzi di comunicazione hanno perso, quasi del tutto, la loro già traballante credibilità.

Nessuna mediazione, dunque, e non è un caso che le poche testate apprezzate dai lettori - che spulciano e compulsano sempre più il web, fatto di mille blog e aggregatori vari e spesso deliranti -  siano “Il fatto” e “Libero”: giornali diversi ed uguali nell’anteporre la denuncia sistematica al commento e all’analisi.

Sento parlare di liquidità come un bene, però credo che nei partiti liquidi, come nella democrazia liquida, dopo averci un po’ sguazzato, ci si possa facilmente affogare. Poi, per dirla tutta, ciò che è liquido può essere facilmente bevuto in un sol sorso dal primo che abbia lo stomaco per farlo: un magistrato di ritorno dal Sud America, chissà, un Robespierre di risulta, un Masaniello nuovo di zecca cresciuto nei vicoli di Napoli o di Bari, un Pancio Villa senza cavallo e senza grammatica, un tecnico, magari questa volta venuto da Marte…

Si sarà capito, a me la politica piace ancora. E sono certo che la politica abbia bisogno dei partiti, ma anche sono ancor più certo che i partiti abbiano senso se elaborano delle idee. Veniamo al punto, dunque,  a mio avviso centrale: la politica e i partiti hanno perso la loro credibilità e quasi il loro motivo di esistere, man mano che le idee venivano a mancare, man mano che le classi dirigenti - consumando i loro già scarsi neuroni per curare la sopravvivenza e la perpetuazione dello loro ben retribuito incarico - non sono state in grado di elaborare idee e di intercettare nel tempo e nelle persone, le istanze di questo e di quelle.

In sintesi, credo che la politica sia collassata per ignoranza. Mettiamola così: secondo voi, Fiorito quanti libri ha letto in vita sua? A che serve leggere - direbbe - a me basta far di conto!  E quella ragazzotta (sicuramente una bravissima persona, non dubito) che dal Pdl avevano tirato fuori per sostituirlo, ha mai letto una sola riga di Codreanu (si, quello che scrisse: “Per un politico la politica è una attività di mercato, per un Legionario la politica è una religione”), nonostante l’abbiano criticata proprio perché rilasciò un’intervista con alle spalle un manifesto che ritraeva il comandante della Guardia di ferro rumena? Sulle “feste galanti” (manco sapessero chi è Verlaine) sorvolo. E’ come sparare sulla Croce rossa, non vi pare?

Dell’ignoranza arrogante della sinistra non ne parlo affatto. Soprattutto di quella dei suoi intellettuali. E’ evidente e non mi interessa: scomparissero tutti, quelli del Pd, risucchiati dal vuoto pneumatico e soave del giovine Renzi. Si sposassero e si adottassero tra di loro tutti i maschi del SeL fino all’esaurimento della loro stessa specie.

Mi voglio occupare della destra, questa mi interessa, questa è ora allo sbando come mai. E con lei - diciamo la verità - anch’io.

La stessa Polverini, a mio avviso, è naufragata per ignoranza e terrore della politica: si è arroccata con il suo manipolo di ex-sindacalisti nella sua Giunta (ignorantelli, ma fidati) e per non farsi condizionare dai politici e dalle loro beghe di partito, li ha riempiti di denaro fino a farli strozzare. E poi, forse a me è sfuggito, qual era il suo progetto politico (e quindi culturale) per il Lazio? Il medesimo piano della giunta di Roma Capitale, immagino, mutatis mutandi, ovviamente. Nulla, o meglio: per quanto possibile - che nevichi o meno -  “tenere botta”, come si dice a Roma. Del resto, primum vivere, deinde philosophari!

Che peccato.

Qui mi torna in mente un dubbio antico: non sarà che la destra politica, amici miei, odia i suoi intellettuali? Per pietà e anche per una certa rassegnazione, evito di fare la lista dei proscritti come delle tante occasioni perse. Anzi, propongo un gioco - tanto per farci un po’ del male, tanto... - a voi l’onere dei nomi. 

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    1 commenti per questo articolo

  • Inserito da pietro46 il 27/09/2012 18:00:17

    Allora...quando eravamo...per rimanere duri e puri nell'idea ,tanti,non abbiamo voluto varcare l'entrata di una qualsiasi agenzia del Banco di Roma o di tantissimi altre entrate gentilmente offerte dall'altra parte.Sempre pensando che per"il Legionario la politica è una religione"per rimanere duri e puri tanti si ritrovano disoccupati senza disoccupazione o pensionati senza pensione...però, l'altruismo che ci distinse, non può che farci gioire per aver fatto godere economicamente il camerata Fiorito...e i tanti che presto saranno "scoperchiati".Certo meno male che gli abitanti di Coglio si chiamano Coglioti e non...come si potrebbe ,di getto,pensare. Dal disfacimento non godrà sicuramente Grillo.Chi da questa totale confusione non riesce a scalfire quel 55% fra non votanti e astenzionisti dove vuole che arrivi.Rappresentanza certo,di decine di eletti,ondivaga tanto.Qui serve stabilità e se vincerà le primarie(il circolo mediatico introdotto non permetterà Napoli2 il ritorno)Renzi farà il pieno degli elettori del pdl...Casini,i tuoi elettori saranno i primi a seguirlo,più del pdl.Con stima.

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