Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
La storia è piena di casi in cui è coinvolta la politica in scandali a sfondo sessuale, tuttavia, uno dei più eclatanti e diversi fu quello che -non molto tempo fa- coinvolse il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, il francese Dominique Strauss-Kahn, poiché si trattava di una presunta aggressione sessuale.
Venne arrestato a New York, per le accuse di una cameriera di un hotel della Grande Mela, che assicurò agli inquirenti di essere stata vittima di soprusi da parte del diplomatico.
Le accuse si rivelarono, in seguito, insussistenti e la procura ne richiese l'archiviazione il 23 agosto 2011.
Molti in Francia ritengono che l'immagine del capo del FMI, in manette fuori dalla stazione di polizia dove venne trattenuto, abbia distrutto la sua carriera e le aspirazioni per sostituire Nicolas Sarkozy come presidente.
Alcuni anni orsono, uno dei "giovani talenti" del Partito Democratico degli Stati Uniti, John Edwards, vide la sua carriera politica distrutta dopo la notizia che lo vedeva intessere una relazione con un membro del suo partito, mentre sua moglie stava combattendo contro il cancro.
Nel 2004 e nel 2008, Edwards aspirò realmente alla nomination democratica. Sua moglie, morta nel 2010, fece rivivere lo scandalo di quei giorni.
In un'intervista al canale televisivo ABC, Edwards ebbe a precisare che il fallimento della sua folgorante carriera fu a causa “dell’egoismo, del narcisismo che portano a credere che puoi fare quello che vuoi. Sei invincibile e che mai ci saranno delle conseguenze."
Nel marzo 2011, l'ex presidente israeliano Moshe Katsav veniva condannato a sette anni di carcere per uno stupro commesso quando era ministro del Turismo nel 1998 e per altri crimini sessuali durante la sua presidenza dal 2004 al 2005.
Una delle vittime dichiarò, durante il processo, che Katsav la violentò in uno degli uffici del ministero e, alcuni giorni dopo, in un hotel di Gerusalemme.
L'ex presidente decise, in un primo momento, di accettare la sua colpevolezza per cattiva condotta sessuale così da evitare accuse più gravi, ma poi cambiò idea e negò ogni accusa.
Durate il processo, Katsav, che si era dimesso nel 2007, a causa dello scandalo, scoppiò in lacrime e gridò ai giudici che le imputazioni erano "solo sporche menzogne."
Nel 1987, l'ex senatore Gary Hart del Colorado, si presentava come il più forte pretendente per la nomina presidenziale democratica, fino a quando non apparve una foto di lui su uno yacht con una splendida modella seduta sulle sue ginocchia.
Era la seconda volta che Hart dovette dire addio alla sua corsa presidenziale. La prima volta fu nel 1984, quando sbucò dal nulla come avversario ostile e forte dell'ex vice presidente Walter Mondale. Allora era un giovane politico, energico, con nuove idee, che ricordava molto John F. Kennedy.
Fu il modello dei democratici fino al 1988, fino a quando la stampa lo sorprese con la modella Rice mentre usciva dalla sua residenza. Hart sfidò tutti i mezzi di comunicazione affinché trovassero un suo solo comportamento indebito; ed in meno di 24 ore uscì edita la famosa foto.
Fu impossibile, per lui, recuperare credito e i Democratici nominarono al suo posto Michael Dukakis, che venne battuto dal repubblicano George Bush alle elezioni.
I casi di eccessi sessuali tra i politici normalmente hanno risvolti sordidi.
Per tutti, ma non per John Fitzgerald Kennedy, che il tempo e la sua tragica morte ammantarono di un elegante alone i suoi legami extraconiugali, rimasti però presunti.
Dopo aver sposato nel 1953, Jacqueline Bouvier, formando la perfetta coppia da sogno, Kennedy avrebbe continuato a frequentare altre amiche, alcune anche all'interno della Casa Bianca.
Il più famoso legame sarebbe stato quello con la star del cinema Marilyn Monroe, da cui nacque il mito delle morti precoci.
Dopo tutto quello che è stato detto su questa, e altre presunte relazioni, è difficile sapere quale sia la verità e ciò che è pura invenzione.
Forse lo scandalo sessuale più famoso degli ultimi tempi è noto come il "caso Lewinsky", che per un niente costò la presidenza a Bill Clinton.
Egli, subì un processo d’ impeachment dal Congresso, dove veniva accusato di mentire durante un'indagine federale e, tra le altre cose, di mantenere una relazione con Monica Lewinsky, 22anni, mentre era stagista alla Casa Bianca.
Dalle iniziali smentite pubbliche di Clinton ("non avevo niente a che fare con quella donna"), si passò a un personale riconoscimento della propria gaffe ("Ho avuto un rapporto non appropriato"), in parte dovuto alla confessione della Lewinsky.
Il presidente dovette produrre una nuova dichiarazione giurata agli investigatori in cui, seguendo il consiglio dei suoi avvocati, pose il dubbio sulla definizione di sesso. Per gli esperti della Casa Bianca, “ricevere sesso orale non può essere annoverato nella pratica comune di fare sesso con qualcuno”.
E potremo continuare sino all’infinito, aggiungendo anche l’ex premier Silvio Berlusconi.
Questa summa di notizie, riguardo i Don Giovanni della politica Mondiale, vuole semplicemente spiegare che anch’essi sono esseri umani come tutti noi, magari con quella maggiore responsabilità etica che devono far fuoriuscire verso i propri elettori, non insabbiando anch’essi in sporche e marce campagne gossippare di basso livello.
E anche i giornalisti e gli editori dovrebbero molto spesso guardare nell’orticello di casa, senza prendere di mira una scappatella o una fuga dalla quotidianità, per poi montare casi sensazionali partendo da una semplice stretta di mano di questo o quel ministro con la modella del momento.
Forse è rabbia repressa?
AMMINISTRATIVE 2019, IPOTESI PATTO PER FIRENZE? Se ne parla sottovoce, ma in molti ci sperano.
En Bien! La Francia alle urne... ma per andare dove?
L'Italia senza Renzi è un po' più seria ma molto più imbambolata, meglio che torni magari in dosi meno esagerate
Subito elezioni? Forse meglio di no. Spiegalo al centrodestra.
Intellettuali snob, sondaggisti, cantanti pseudo-colti, giornali: tutti gli sconfitti insieme alla Clinton