Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Il goal di Samuel
E oggi parliamo del derby!
L’Inter ha ipotecato la vittoria solo dopo tre minuti con un goal bellissimo di Samuel.
Poi, ci ha pensato Milito a mantenere la partita in bilico sbagliando una rete praticamente già fatta; il Milito di due anni fa per renderla un po’ più difficile l’avrebbe segnata a occhi chiusi.
E, invece, si fa anticipare dalla malridotta statua marmorea di Mexes, dopo lo svarione da portiere di tornei amatoriali, di Abbiati.
Il Milan, colpito nell’orgoglio, ha iniziato a premere mettendo sotto l’Inter, ma mai impensierendola più di tanto.
Tiri dalla distanza di Montolivo, di Boateng e di El Shaarawi, quest’ultimo quasi mai pervenuto.
Nel secondo tempo fuori Nagatomo per doppia ammonizione, e nerazzurri per oltre 43 minuti con un uomo in meno.
Attacchi all’arma bianca da parte milanista che s’infrangevano sulla muraglia guidata da un immenso Samuel.
Cross, strafalcioni delle punte rossonere ( vedi Bojan), tiri alle stelle di Montolivo e un presunto, molto presunto rigore, urlato a gran voce da Allegri per un leggero sbilanciamento di Robinho in aerea da parte di Walter Samuel.
Il 75% delle volte non viene concesso, per l’allenatore del Milan sembrava il fallo più evidente del mondo.
E poi, appunto, lo show di Massimiliano Allegri, uno spettacolino niente male, iniziato con un “ lei venga qui” all’arbitro Valeri per un presunto fallo non concesso solo dopo un minuto e mezzo. Francamente è la prima volta che un allenatore chiama al suo servizio un arbitro per cazziarlo ben bene. Mah, forse il livornese avrà dei permessi speciali.
Subito appresso il goal dell’Inter: il destino !
Alla fine della partita incalzato da alcune domande della D’Amico, super simpatizzante milanista, ha dato vita a un repertorio di frasi di cui ho finito stamani di terminare la costruzione diretta, ma che all’incirca vorrebbero significare questo : “ l’arbitro ha condizionato la gara dall’inizio alla fine. Il cartellino di Nagatomo era giusto, il rigore su Rubinho c’era, Valeri ha terminato molto prima la fine del primo tempo. Però non voglio, con queste parole, accampare alibi”. No, no, macchè!!!
La vera grande occasione, tornando a parlare italiano, capita -al contrario- proprio all’Inter con Palacio, che invece di avanzare e tirare a colpo sicuro sventaglia in bocca ad Abbiati.
Finisce tra il tripudio interista simboleggiato dall’esultanza alla Mou di Stramaccioni.
La telecronaca di Fabio Caressa, è sembrata essere fatta dagli studi di Milan channel.
Vittoria meritatissima dell’Inter.
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