Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Giancarlo Giannini
La parola “famoso” suona come un grido, uno slogan, un jingle. Significa importante, noto, conosciuto, però, è molto più di questo: un'epoca che si estende tra gli anni '70 e '80, dove la "celebrità" era uno stile di vita, un atteggiamento, un’abitudine .
Micheal Sarrazin
Le fotografie di quegli anni mostrano tutto ciò: vediamo star rilassate, disinvolte, naturali, spesso divertenti e accattivanti. Ma sempre "star" nel loro modo di respirare, camminare, ridere.
La loro immagine rimaneva intatta da mattina a sera, fino alla loro morte.
Loro non banalizzavano mai. Possedevano la fragilità, l’arroganza e la disciplina di quel periodo. Quei giorni, ahinoi, sono passati.
Federico Fellini
Fellini, quell’atmosfera, l'ha descritta ne La Dolce Vita, mostrando addirittura che pure il paparazzo faceva parte della famiglia dei famosi, pranzava, cenava, usciva in auto, passava le vacanze con le star.
Tutto si giocava in amicizia, rispetto, gentilezza e totale fiducia.
Oggi, la celebrità è divenuta un prodotto, una cosa prevista.
Tele-realtà sconosciute che diventano famose e poi scompaiono dall’oggi al domani...
Con tutto ciò che questo significa: traumi, ansia, depressione e persino suicidio.
Ci sono ancora le vere stelle: George Clooney, Julia Roberts, Angelina Jolie, Brad Pitt, Robert De Niro, per giocare ai nomi più famosi, come un tempo a Hollywood.
Pitt-Jolie
Sì, ma lo sono perché visibili. Non trascorre una settimana senza un servizio, nelle riviste, di Angelina e Brad con i loro sei figli, che se la spassano da un luogo ad un altro del pianeta. Si ha anche l'impressione che facciano ciò a ragion veduta: mostrarsi. Questo non è non un altro modo di mettersi in scena?
Robert De Niro
I famosi sono spesso presi dal desiderio di essere stelle e allo stesso tempo gente comune. Qual è la differenza?
Le vecchie celebrità erano veri astri: rari, sublimati e inaccessibili. La loro brillantezza avvolgeva tutti dopo il loro verificarsi.
Poi, sono arrivate le star che sono diventate famose, più popolari, meno brillanti, più effimere. Questo fenomeno è la conseguenza dell'estensione planetaria della cultura della celebrità. Altra conseguenza: la tendenza ad una notizia meno interessata all’essere e più attenta alla intimità, alla privacy.
Essere guardati, sentendo di esistere attraverso lo sguardo di uno sconosciuto che sa chi sei, sapendo che tu non ne sai niente, può diventare una vera e propria dipendenza.
Andy Warhol ha detto che tutti un giorno aspiriamo ad avere i nostri quindici minuti di fama. Le star non aspirano oggi ad un quarto d'ora di anonimato?
Molte celebrità sognano di trasformarsi per andare al cinema in incognito. Sognano sicuramente l’anonimato ... ma non più di dieci minuti; questa è la realtà.
Molto esplicativa la celebre frase della Garbo: “Non ho mai detto che volevo stare da sola, ho solo detto che volevo essere lasciata in pace. Questo fa una grande differenza”.
Inserito da carlo il 12/10/2012 17:25:10
ORAMAI, SI E' "LAICIZZATA" ANCHE LA CELEBRITA': E' DIVENUTA ALLA PORTATA DEL POPOLO, CHE "SMANIA" DALLA VOGLIA DI ARRIVARE IN TV, DI VENIRE NOTATO, DI VIVERE, PER DIRLA CON ANDY WHAROL:"UN MINUTO DI CELEBRITA' "LA TV E' IL DISCOUNT DELLA POPOLARITA'!!!" SALVO POI ANDARE IN CRISI QUANDO SVANISCE, MA NESSUNO VI PENSA PRIMA...
Inserito da angelica il 12/10/2012 17:23:33
la frase della Garbo dice tutto , le celebrità ieri erano soggetti , brillavano di luce propria ,erano amati, discussi inseguiti dai fotografi per carpirne qualche scintilla da condividere con il pubblico. se oggi appaiono e scompaiono è perchè sono frutto di studio , inventati ,spremuti del poco succo di cui dispongono e da usare subito , perchè comunque sono a breve scadenza.senza scandali, senza eccessi, senza volgarità chi li ricorderebbe ? nell era dell usa e getta pochi restano, per gli altri, tutti uguali , c è il cestino della carta straccia. seguono la legge di mercato, la domanda e l offerta e per star dietro la domanda credo rimanga solo l orrido.
Inserito da Loredana il 12/10/2012 12:44:13
In passato la celebrità veniva da dentro: sono persone che avevano qualcosa da esprimere, mostrare. Un modo di cantare, di muoversi davanti ai riflettori, un talento che brillava sempre ed era talento di vita, oltre che artistico. Oggi c'è il quarto d'ora di fama, che livella una serie di nullità angoscianti, che esprimono solamente il desiderio affannoso di essere ricordati e riconosciuti, non sostenuto da nessuna spinta artistica o spirituale. Diversamente, è facile aspirare all'anonimato quando il proprio viso è proprietà planetaria (come nel caso della Jolie); ma se il quarto d'ora di anonimato si prolungasse, nella maggioranza dei casi si scatenerebbero crisi preoccupanti di crisi dell'autostima...