Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
TECNOLOGIA NFC
Sarà un vantaggio per gli sbadati doversi ricordare solo lo smartphone ( cellulare di ultima generazione ) ma a quel punto in tasca non avremo solo un telefono portatile e una semplice tasca potrebbe non bastare per custodirne il valore.
È da parecchio che si sente parlare di NFC, la nuova tecnologia che consente il pagamento tramite cellulare. Probabilmente l’anno in corso sarà quello che riuscirà a far decollare in modo definitivo questa tecnica, facendo dimenticare soldi contanti e carte di credito.
È stata la Vodafone a lanciare lo Smart Pass NFC per pagare via smartphone: proprio in questi giorni sta per essere “lanciato” a Milano.
Come funziona?
Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza: la NFC, acronimo di Near Field Communication (sviluppata da Philips, Nokia e Sony), è una tecnologia di connettività a radiofrequenza che consente la comunicazione bidirezionale a corto raggio tra dispositivi elettronici e quindi funziona solo a distanza ravvicinata, fino a un massimo di 10 centimetri.
La novità è che questa tecnologia può essere integrata all’interno della SIM, permettendo così agli operatori telefonici di inserire i servizi NFC direttamente sulla scheda stessa. Per effettuare i pagamenti saranno necessari uno smartphone con chip Nfc e l’integrazione di carte di credito (o di carte prepagate) nel dispositivo mobile e un POS Contactless (dispositivo per lettura di bancomat e carte di credito) equipaggiato anch’esso di chip Nfc.
Il POS Contactless è un dispositivo di ultimissima generazione che, oltre a garantire le funzionalità offerte dai Pos tradizionali, permette di accettare transazioni attraverso il semplice avvicinamento del cellulare al lettore di cui il POS è dotato. Per il pagamento di importi superiori ad una certa cifra (che può essere ad esempio di 25 o 30 euro) è necessario inserire sul cellulare il PIN di autorizzazione alla transazione/operazione. La procedura è pressoché istantanea e la lettura è confermata da un segnale sonoro e luminoso emesso dallo stesso POS.
Applicazioni apposite potranno garantire al consumatore di controllare l’avvenuto pagamento dell’esatta cifra e questo potrà essere utilizzato come riscontro della regolarità della transazione.
Sempre più dipendenti dalla tecnologia: il mercato dei borselli potrebbe subire un forte calo della domanda a meno che non inventino astucci per gli smartphone !
Sembrerà di catapultarsi in un film futuristico come “In Time” dove il denaro regola e condiziona la nostra vita ma non lo si vede; per la situazione economica attuale si potrebbe parlare del “mostro invisibile” e a questo punto anche il concetto smithiano della “mano invisibile” sarebbe quanto mai pertinente .
Sembra preistoria rileggere l’invenzione del cellulare: inventato da Martin Cooper, direttore della sezione Ricerca e sviluppo della Motorola, che fece la sua prima telefonata da un cellulare il 3 aprile 1973. Ma solo dopo 10 anni la Motorola decise di produrre un modello dal costo di 4000 dollari. Rapidamente i cellulari si sono diffusi nel mondo: in Italia, si sono diffusi a metà anni novanta, avendo un vero e proprio boom di vendite nel 2000[6]; nel 2007 il 50% della popolazione mondiale aveva un cellulare, all'inizio del 2009 la percentuale è salita al 61%.[7] In Italia, secondo i dati resi pubblici dall'Autorità per le Telecomunicazioni,[8] nel 2009, i minuti di conversazione al cellulare hanno superato quelli dal telefono fisso (113,8 miliardi contro 103,8) e tre famiglie su dieci hanno eliminato il telefono fisso.
L’importanza di questa scoperta è assoluta e oggettiva; adesso ci consente di navigare, di scrivere e vedere persone dall’altra parte del mondo, vedere la TV, giocare, registrare, fotografare, pagare e… non mi sembra poco.. ah dimenticavo, anche chiamare !
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