Una donna contro il permissivismo maschile

In scena stupro, sesso orale e abusi su minori, licenziati gli insegnanti

Nel regno Unito un corso di teatro si trasforma in un’ orgia di adolescenti. Un giudice assolve i responsabili, una giudice li rinvia a giudizio

di Veleno Puro

In scena stupro, sesso orale e abusi su minori, licenziati gli insegnanti

Due insegnanti di recitazione drammatica sono stati licenziati per aver indotto gli studenti della GCSE (General Certificate of Secondary Education) a  esibirsi in un gioco che coinvolgeva la rappresentazione di stupro, sesso orale e abusi sui minori all'interno di una famiglia, di fronte ai loro genitori e compagni di classe. 


La lezione - prevedeva che un allievo recitasse il ruolo di un padre che aveva abusato sessualmente di sua figlia – ha lasciato alcuni insegnanti, e tutti i genitori sconvolti, causando profondo disgusto e pianti; alcuni padri e madri hanno persino vomitato dal disgusto.

Le lamentele sono state fatte da un gruppo di genitori e studenti e, i due insegnanti, i cui nomi al momento non sono stati resi noti, che stavano soprintendendo alle lezioni degli scolari 15 e 16enni, sono stati  immediatamente rimossi dal loro posto per gravi colpe verso adolescenti.

I due hanno deciso di ricorrere al tribunale per licenziamento per ingiusta causa, ma il Employment Appeal Tribunal (EAT) ha sentenziato che una decisione a loro favore sarebbe “troppo perversa” per le famiglie e il caso dovrà essere rivalutato con calma.

Essi insegnavano teatro in una scuola ancora non menzionata dalle forze dell’ordine, come riportato dal Daily Mail. Uno, addirittura, era capo del dipartimento - ed erano responsabili della vigilanza degli studenti GCSE per le prove scritte, orali, prove di produzione…

La giudice Smith, che si occupa del caso, ha detto che è stato sequestrato del materiale non consono all’età dei ragazzi, come disegni e foto di sesso, stupri, violenze sessuali fra padre e figlia, orge di gruppo in famiglia, sesso orale…

Al Direttore della salvaguardia del consiglio provinciale e locale per l’istruzione, gli è stato mostrato un filmato in merito a queste performance, e lo stesso è rimasto scioccato e preoccupato del fatto che gli studenti avevano avuto il permesso di impegnarsi in tali riprovevoli comportamenti.

La denuncia principale è arrivata da un genitore che ha descritto non solo la sua angoscia, ma la sofferenza di molti altri studenti, tra cui una ragazza che singhiozzava dopo la “recita”, e un ragazzo che stava vomitando dal disagio sofferto interpretando tali scene.

Il Direttore ha poi aggiunto, alle forze dell’ordine, “ che si è trattato di un grezzo ritratto di forme di abuso, e non sappiamo quanto questi ragazzi potranno rimanere devastati da simili eventi”.

Combattendo il loro licenziamento, gli insegnanti incolpati degli accadimenti si sono appoggiati a un giudice del lavoro affinché prevalesse l’idea di licenziamento senza giusta causa. Lo stesso ha detto che non vi era 'alcuna prova convincente' di un rischio reale, o di un danno permanente per i giovani coinvolti.

Ma come affermato sopra, la giudice Smith ha ribaltato la decisione di tal giudice di pace.

In un mondo che sta andando completamente alla deriva dal punto di vista etico, morale, dei valori, forse la speranza di recupero viene dalla sensibilità e vera compassione delle donne, come dimostra la giudice Smith.

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    3 commenti per questo articolo

  • Inserito da NewBalance547 il 15/11/2014 10:39:19

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  • Inserito da bea il 26/10/2012 16:01:57

    Posso comprendere l'intento degli insegnanti: calarsi nei panni delle vittime, provare a immedesimarsi in chi subisce abusi e violenze, può, in un certo qual modo, far comprendere, e interpretare, stati d'animo difficili da cogliere. Il lavoro dell'attore è questo: sapersi calare nella parte significa estraniarsi da se stessi e diventare qualcun altro, senza per questo diventare un assassino o uno stupratore. Ma 16 anni sono pochi, per poter gestire simili ruoli, si è ancora soggetti in formazione, più fragili, più suggestionabili di un adulto. Di questo bisogna tener conto. Mettere in piedi, poi, un intero spettacolo basato sulla violenza, di fronte a genitori giustamente sconvolti dalle scene, mi sembra proprio fuori luogo. Probabilmente sono stati sbagliati i tempi, il luogo e le modalità. E gli insegnanti è giusto che rispondano di un errore commesso, pur essendo, magari sotto altri profili, ottimi insegnanti.

  • Inserito da Loredana il 26/10/2012 11:30:40

    Ah, non ci sarebbe prova convincente di rischio "reale" di danni futuri? Magari ora no, a parte il fatto di piangere e vomitare addirittura dal disagio (e questi non sono segni di danni, vero?). Dobbiamo proprio aspettare che tra qualche tempo, uno di questi giovani si trasformi INSPIEGABILMENTE in uno stupratore seriale con manie omicide, per accorgersi: "oh, forse un danno c'è stato sul serio"? Tutta questa vicenda mi sembra, sinceramente, la fiera del cretino irresponsabile e pericoloso. Non si possono lasciare giovani vite in mano a gente così superficiale e dalle tendenze quantomeno discutibili, se non vogliamo rovinarli per sempre.

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