Quasi una visione Dantesca

A New York, dopo l'uragano Sandy, si teme l'invasione dei topi

Dopo i tremendi giorni di maltempo, usciranno in massa dai tunnel e dai percorsi della metro inondati, o periranno soffocati?

di Veleno Puro

Se si dà credito ad una leggenda urbana tutt’ora esistente, sembra che a New York vivano tanti topi quanti sono gli abitanti, cioè, quasi otto milioni.

Dopo il passaggio dell'uragano Sandy, usciranno in massa dai tunnel e dai percorsi della metro inondati, o periranno soffocati?

Alcuni newyorkesi evocano questi giorni di tragedia urbana come una specie di visione dantesca:  milioni di roditori che sorgono dai loro nascondigli per impadronirsi della capitale del mondo.

Altri, invece, disegnano contemporaneamente un'immagine morbosa e a suo dire dolce:  una moltitudine di ratti che galleggiano sulle superfici inondate del sud di Manhattan, con le zampe verso l'alto ed il ventre gonfio.

Nessuno sa in realtà quanti roditori abitano nelle viscere di New York.

Per il Dott. Richard S. Ostfeld specialista in patologie relazionate con l'ecosistema, del Cary Institute of Ecosystem Studies, è inutile predire l'effetto che avrà l'uragano Sandy sulla popolazione di topi.

"Essi tendono a stabilirsi nelle zone più basse delle città, e quindi sono più vulnerabili alle inondazioni. Alcuni moriranno, senza dubbio, soffocati o annegati, ma credo non saranno moltissimi: la maggioranza, vista la situazione, cercherà rifugio nelle parti alte", afferma con convinzione Ostfeld, al giornalista della CNN.

“Invece, i roditori sloggiati dai loro abituali territori da "Sandy", potrebbero rappresentare una minaccia per gli altri quartieri della città dove non proliferavano prima, in particolare perché trasmettono alcune malattie”, ha tenuto ad aggiungere l’esperto del Cary Institute.

Per il biologo Bora Zivkovic, della rivista "Scientific American", i topi più giovani morranno "soffocati." Però, quelli che sopravviveranno "troveranno, sin da subito, molto più cibo, proveniente dai frigoriferi rimasti in tutti questi giorni senza elettricità."

“Guardatemi dai sorci or che son unto”.

Pietro Aretino (Ultime parole prima di morire)