Juventus-Inter 1-3

Il volto malefico del calcio

I nerazzurri hanno semplicemente vinto perché più forti di tutto e di tutti... Ma, ahimè, tutto è tornato peggio di prima

di Veleno Puro

Juventus Inter 1-3.

Questo risultato avrebbe dovuto tranquillizzare tutti gli animi arroventati delle varie tifoserie anti-Juventus; anti-Juventus favorita dal sistema arbitrale è obbligo aggiungere.

Invece, assolutamente no.

L’Inter ha semplicemente vinto perché più forte di tutto e di tutti. Ha vinto pur subendo un gol da annullare all’istante; ha strameritato pur continuando a giocare nonostante ai bianconeri fosse stato riservato ancora una volta il solito trattamento di favore, mantenendo in campo Lichtsteiner , colpevole di un secondo fallo da espulsione.

Niente!!! Tutto come prima di calciopoli, anzi peggio!

Sabato sera tutto il mondo della pelota italica ha capito che forze oscure e subdole stanno pilotando ignobilmente anche questo campionato.

Soltanto la grande prova dell’undici nerazzurro ha potuto sconfiggere l’immane volto demoniaco del male sportivo; l’Inter è sorta a Cavaliere senza macchia né paura, ed ha stroncato i mille trucchi del drago malefico.

Cosa che non è riuscita al Catania, perché non in possesso dei vari Milito, Cassano, Palacio, Zanetti… e non potrà riuscire ad altre compagini senza simil giocatori.

Questa strameritata vittoria non deve assolutamente ammantare di nebbia i ricordi di tutti i tifosi italiani, ma deve ancor più spronare la gente che ama lo sport pulito e senza inganni a non dimenticare cosa può fare tal sistema calcistico.

Il presidente dell’Inter Massimo Moratti ha sintetizzato benissimo in poche parole: “Il primo errore sul gol in fuorigioco è grave. Il secondo, invece, è voluto. Bastava interessarsene e veniva fuori l'espulsione".

Giusto, “bastava interessarsene”, ma Tagliavento ha innegabilmente fatto finta di nulla… bastava semplicemente osservare il regolamento, ma si sa ormai per buttare fuori un giocatore di quella sponda occorre che lo stesso abbia prima torturato e poi ucciso a fuoco lento l’avversario… e forse, forse qualcosa potrà accadere.

Chiudiamo gli occhi e chiediamoci come sia stato possibile ritornare in un simile incubo.

Se continuerà così, il destino del campionato è segnato, poiché era stata intrapresa la strada da percorrere, una strada lunga, piena di buche e salite, ma stavamo giungendo alla meta, una meta favorevole solo a chi avevo speso la propria vita per ideali quali la correttezza e la lotta all’inganno, l’onestà e  la lealtà assoluta.