Ennesimo femminicidio

Ragazza 14enne muore dopo 100 frustate con una canna di bambù

È venuto fuori che la comunità di anziani ha deciso di infliggere la punizione. Alcuni di questi macellai non sono ancora stati presi

di Veleno Puro

Ragazza 14enne muore dopo 100 frustate con una canna di bambù

Mosammet Hena

Ieri sera, una televisione asiatica ha trasmesso un’ interessante report sul femminicidio nei cosiddetti paesi terzi, e si è soffermata sulla vicenda di Mosammet Hena

Mosammet Hena, di 14 anni, è morta mesi addietro in ospedale, dopo essere stata colpita per più di 100 volte con una canna di bambù. Questa vergognosa punizione sarebbe stata inflitta in quanto, la ragazza pakistana, avrebbe avuto un rapporto sessuale con un cugino sposato che si chiama Mahbub (40anni). 
Questo, almeno, quanto ha riferito la moglie dell’uomo, Shilpi Begum, quando ha depositato la sua versione alle autorità. Una versione che, come riportato tempo fa dal Daily Mail, non condividono i media locali, affermando che si è, invece, trattato di violenza ad una minorenne. Nel frattempo, gli investigatori, si sono rivolti alla legge religiosa, un tribunale costituito da membri più anziani della comunità, alla quale apparteneva la giovane.

È venuto fuori che la comunità ha deciso di infliggere come punizione, per Mosammet e il cugino, 100 frustate per uno, che in seguito hanno causato la morte della ragazza.

Tutto è cominciato quando Shilpi Begum ha detto alla polizia di aver visto la giovane parlare con suo marito, Mahbub, vicino alla loro casa. 

Dopo che si è sparsa la notizia, 25 persone, tra le quali quattro donne, hanno trascinato Mosammet verso l'interno di una casa, dove è stata selvaggiamente picchiata. Una settimana dopo è morta all’ospedale di Dhaka. 

"Che razza di giustizia è questa?", ha detto indignato Dorbesh Khan, il padre della ragazza, alla BBC. "Mia figlia è stata frustata a morte, a morte in nome della giustizia." 

Per il momento, la polizia ha fermato quattro persone, tra cui anche Begum, e continua la ricerca di altre 14 individui implicati nel linciaggio pubblico di Mosammet, e accusati di avere partecipato o di essere complici attivi, non ostacolando i macellai che picchiavano a sangue la giovane.

Il cugino della 14enne ha ricevuto la sua punizione dalle mani di suo padre ed ora, secondo la polizia, l'uomo si trova in un luogo sconosciuto e solitario.

Ma, intanto, l’ennesimo femminicidio è stato perpetrato con la massima bestialità. A quando la fine?

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    2 commenti per questo articolo

  • Inserito da giorgio il 20/11/2012 18:33:22

    è una delle solite farse, laggiù la donna vittima di stupro è sempre colpevole in quanto donna, essere inferiore secondo i dettami della (loro) religione. Sono ancora nel medioevo e vogliono comandare il mondo, che schifezza. parlare di sinedrio dei saggi è semplicemente ridicolo, perfino se avessero assistito allo stupro i cosiddetti giudici avrebbero comunque condannato la giovane perché non si è tenuta nascosta dietro il velo o cavolate del genere, una gran pena ..

  • Inserito da Luisa Grasso il 13/11/2012 16:43:13

    QUESTO FATTO NARRA DELLA SOTTOCULTURA IN CUI VERSANO MOLTI PAESI MUSULMANI. L'IGNORANZA, IL SENSO RELIGIOSO E MORALE DISTORTO, LA CONVINZIONE CHE L'ESSERE FEMMINA, SIGNIFICHI ESSERE COLPEVOLE A PRESCINDERE. LA RAGAZZA QUATTORDICENNE, HA UN RAPPORTO SESSUALE CON IL CUGINO QUARANTENNE. DEI DUE, VIOLENZA PRESUNTA A PARTE, A CHI DEVE ESSERE ADDEBITATA LA COLPA? IN OCCIDENTE NON CI SAREBBE ALCUN DUBBIO: ALL'UOMO, DI CERTO NON ALLA RAGAZZINA! MA LA SPIETATEZZA DELLA CONDANNA INFLITTA DAL CONSIGLIO DEGLI ANZIANI, MI INDUCE AD UNA ULTERIORE RIFLESSIONE. LA VECCHIAIA DOVREBBE PORTARE SAGGEZZA, PONDERAZIONE DI GIUDIZIO E ANCHE BENEVOLENZA ALL'OCCORRENZA...MA A COSTORO A CUI EVIDENTEMENTE MANCA IL MINIMO RAZIOCINIO, HA INVECE INDURITO ANCOR DI PIU' L' ANIMA E IL CUORE...AMMESSO CHE LI ABBIANO!

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