Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Alcuni mesi orsono, trattammo la tipologia dei Nerds, definendoli -quasi in tono dispregiativo- coloro che si contraddistinguono per essere degli sgobboni dagli spessi occhiali, con capelli sempre in ordine, gilet o maglie a paricollo e camicia chiusa fino all’ultimo bottone. Insomma, per farla breve dei veri e propri sfigati.
Oggi, in taluni paesi del nord, si sta cercando di modificare il dizionario nel tentativo di cambiare la definizione di "nerd".
Ma, dopo due decenni e più di "nerd" – con la sua parola gemella "geek" -, ormai sta completamente perdendo il suo connotato più denigratorio?
Nel celeberrimo film Revenge of the Nerds del 1984, la rivincita dei Nerds, il travolgente discorso finale di uno dei protagonisti inizia con l'affermazione: "Io, sono un nerd."
La trama può essere quella di un cartone animato, ma il film rivela un chiaro sfondo socio-culturale che descrive il nerd come persona socialmente imbarazzante, ma soprattutto socialmente inferiore.
Quelli che sono bravi nello sport o in altri gruppi sociali, o sono dei fusti, finiscono quasi sempre per vincere.
Le cose sono notevolmente cambiate.
I Social Network, nel 2010, sono entrati in un ambiente sociale molto diverso. Ora un nerd, o un "geek", possono tranquillamente essere una machiavellica tendenza che può portare al successo. Un Gordon Gekko in cappuccio con la zip.
Oggi, quando la gente pensa ai nerds sa che potrebbe benissimo accostarli a nomi del calibro di Bill Gates, Steve Jobs e Mark Zuckerberg , persone la cui immaginazione e conoscenza della tecnologia li ha resi multi-miliardari.
Anche gli sportivi sfacciatamente si riferiscono a se stessi come "nerd". Chris Kluwe del Minnesota Vikings, che è appena stato eletto "uomo più sexy dell'anno ", ha detto alla premiazione d'onore:" E’ tutto alquanto strano perché io sono un nerd, giocatore di videogiochi. "
Alcuni single, sui siti di incontri si definiscono nei loro profili "nerd" e "geek" – intendendo la parola in modo positivo – e la stessa Natalie Portman ha un profilo on line da Geek ; addirittura delle coppie si definiscono nerd, come Tim Burton e Helena Bonham Carter.
I nostri italici nerds sono Arisa, con i suoi immancabili occhialoni, Filippo Facci il giornalista, l’ ispirato Vittorio Feltri, il macilento Piero Fassino, Michelangelo Tommaso –il buon Filippo di Un Posto al Sole-, Anna Maria Tarantola presidente Rai, che sembra uscita da un cartone dei Simpson… Ma, come avrete notato, tutta gente che si è saputa ben barcamenare.
La rivincita dei Nerds, è il film che ha cementato nella mente della gente l'immagine di una persona socialmente imbarazzante, un gruppo intelligente che ha, soprattutto, saputo affrontare meglio di altri, dei palestrati e degli sportivi, il mondo della tecnologia.
C'è stata un’immersione profonda in questo cosmo da parte di tali ex-emarginati, che poi col tempo sono diventati popolari imparando l’uso dell’ html, degli url, link, siti web, e così via.
E’ stata la loro ancora di salvezza, lo scoglio al quale reggersi per non affondare nell’oceano della ghettizzazione.
La parola "nerd" –ora- denota una profondità di conoscenze in un settore particolare, mentre "geek" sembra aver assunto i toni più tecnici che prima possedeva il vocabolo "nerd”.
E’ un vivido processo di riappropriazione di coloro che si sono sentiti, senza un valido motivo, messi ai margini, perché secchioni, non bellissimi, non eleganti: loffi, molto loffi!
L'uso classico attuale di questi termini, adesso è un auto-descrizione generalmente accompagnata da qualcosa d'altro - "matematico nerd", "fisico geek", "storico nerd" e anche "cocktail geek" , “misicista-nerd”.
Secondo quanto si dice da tempo, l'Accademia svedese potrebbe cambiare la definizione in qualcosa di più neutro in futuro.
Quindi, la riappropriazione della parola "nerd" è una battaglia che è stata vinta, da paragonare a molti termini che sono stati originariamente destinati ad offendere i team di calcio e rugby: la squadra offesa ha preso il vocabolo come proprio distintivo d'onore.
Fa parte di un ciclo, che in termini di abuso si è poi modificato, in questo caso si è socialmente invertito.
Nella nostra mente, un nerd è qualcuno che è appassionato di, e molto bravo a fare qualcosa - che si tratti di matematica, letteratura, medicina, botanica.
In qualche luogo lungo la linea interpretativa, questa considerazione sui nerd o i geek, è mutata perché entrata a far parte di una certa cultura, che guardando la TV o confrontandosi con i media in generale, si è lasciata affascinare dalla tassonomia della persona umile ma intelligente, taciturna ma ben disposta. Ed il concetto, pertanto, è andato diversificandosi.
Io, personalmente, penso che tale parola sia stata svalutata.
In fondo, i secchioni sono stati sempre derisi, ma anche tanto invidiati; forse più invidiati che altro, perché, poi, nei film, come nella vita reale, sono sempre riusciti a realizzarsi in maniera totale, a differenza del giocatore di football che a 30anni è già sul viale del tramonto.
Inserito da Loredana il 16/11/2012 16:09:41
Ho visto anch'io quel film sulla rivincita dei nerds e, inutile dirlo, ero dalla parte dei nerds da subito. Non erano belli fisicamente, con le ragazze sbagliavano continuamente battute e approcci (tranne uno di loro, che pur disponendo di un fisico gracile, aveva studiato a fondo il Kamasutra e sapeva applicarlo a meraviglia), ma alla fine riescono a risolvere una situazione complicata ricorrendo alle loro conoscenze e alle loro doti di ragionamento. Tant'è che, alla fine, uno dei bellocci ripieni di muscoli della squadra di football che si divertiva a tiranneggiarli e a prenderli in giro, colpito dai loro poteri intellettuali, chiede di poter entrare nella loro fratellanza, e comincia a studiare e a vestirsi come loro. Ho sempre pensato che nerd fosse più negativo di geek, che indica soprattutto un genietto dei pc, ma ho sempre avuto fortissima simpatia per entrambe le categorie.
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